CRISTINA DONA’ A LECCE

| 24 Settembre 2014 | 0 Comments

Sabato 18 ottobre (ore 22.00 – ingresso 10 euro + dp, posto a sedere – prevendite nel circuito BookingShow) alle Officine Cantelmo di Lecce appuntamento con Cristina Donà e i brani di “Così vicini”. “L’incantautrice” presenterà dal vivo il suo nuovo disco, affiancata dal musicista e produttore Saverio Lanza, con un particolare ed inconsueto concerto-storytelling che racconterà il suo nuovo lavoro in un modo diverso, più intimo e “vicino”.

Dalla metà degli anni ’90 è una delle voci più originali della scena musicale italiana. Accanto a gruppi come i La Crus, gli Almamegretta, gli Afterhours o i Marlene Kuntz ha contribuito a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea, riuscendo a conquistarsi il plauso di Robert Wyatt, David Byrne o Peter Walsh. Cristina Donà è sicuramente una delle poche artiste italiane capaci di “rivaleggiare” con le grandi colleghe all’estero che, proprio come lei, hanno reinventato il modello di interprete femminile nell’ambito della musica rock.

Il concerto rientra nel progetto Officine della Musica promosso dall’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Lecce con il sostegno di Puglia Sounds – PO FESR Puglia 2007-2013 Asse IV.

Prevendite presso Officine Cantelmo di Lecce e circuito Bookingshow.

Biografia Cristina Donà

 

All’inizio ci furono gli studi accademici e una passione ardente per la musica, il cinema, l’arte: oggi basta chiedere di lei, della sua voce e delle sue canzoni, per sentirsi rispondere che Cristina Donà ha lavorato intensamente e con pazienza per dar vita ad un lungo e felice percorso artistico di cantautrice, che la distingue nel panorama musicale contemporaneo. Grazie alle sue prime performance sospinte da una voce unica, nei primi anni novanta viene notata da Manuel Agnelli degli Afterhours: nasce la collaborazione che porta all’album di debutto, “Tregua” (1997), prodotto magistralmente dallo stesso Agnelli. Cristina vede arrivare i primi riconoscimenti: il pubblico, che la accoglie come una novità,  la comunità musicale, che le riconosce un esordio sorprendente, la critica, che le assegna la Targa Tenco per il miglior album di debutto. Al concerto che la vede vincitrice del festival “Max Generation” conosce Robert Wyatt, che a distanza di poco vota “Tregua” tra i suoi cinque album preferiti per l’influente mensile britannico “Mojo”. Cristina sta scrivendo il materiale che andrà a comporre l’album “Nido” (1999): ci sono collaborazioni importanti (Mauro Pagani, Morgan, Marco Parente e ancora la produzione di Manuel Agnelli) suggellate dal “grande uomo magico” Robert Wyatt che interviene in una delle canzoni più amate dal pubblico: “Goccia”.

 

A inizio millennio Cristina esce dal guscio, parte con una serie di spettacoli dal vivo cheCristina Donà live si chiudono con un debutto in libreria (Mondadori lancia “Appena sotto le nuvole” nell’autunno 2000). La Targa SIAE del Club Tenco (miglior artista emergente), chiude degnamente l’annata. Nel 2001 arriva l’invito al Meltdown Festival, alla Royal Festival Hall di Londra: per la prima volta un artista italiano sale sul palco della manifestazione. Su questo palco Davey Ray Moor (allora membro dei Cousteau) la vede in azione e mentre Cristina è impegnata a rifinire nuove canzoni, nel gennaio 2002 suona all’Eurosonic Festival di Groningen (Olanda) e decide che è tempo della sua prima produzione internazionale. Davey Ray Moor é l’uomo giusto e un anno dopo arriva “Dove Sei Tu” (2003), registrato tra Italia ed Inghilterra, che entra in classifica anche grazie a tre singoli, di cui “Triathlon”, remixato da Max Casacci dei Subsonica, va in alta rotazione su MTV. Dopo un nuovo intenso periodo in tour con la sua band, il settembre 2004 vede uscire anche in Italia l’eponimo “Cristina Donà” (2004), il primo album in inglese pubblicato in tutto il mondo da Rykodisc International. Billboard Europe scrive di un prodotto finalmente originale dall’Italia, il prestigioso Sunday Times, inserisce una canzone di Cristina Donà in un cd allegato al giornale accompagnata da una bellissima recensione. L’uscita dell’album è seguita da numerose date in Europa (Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svezia, Belgio). A fine 2004 ritira il Premio Chatwin come artista nel mondo e la targa Siae. Al ritorno in Italia ancora live! Cristina sperimenta sul palco i percorsi sonori che la condurranno al nuovo album: è una scelta che sfocia nello splendido tour teatrale “Il suono della Luce” nella primavera 2006. Da queste annate passate a sperimentare ed esprimere la gioia di essere sul palco, nascono i presupposti dell’album che segnerà il transito al futuro (anche discografico, dopo il passaggio alla Capitol/EMI): “La quinta stagione” (2007). Scritto tra il 2006 e l’inizio del 2007 “La quinta Stagione” è prodotto da Peter Walsh (già produttore di Scott Walker, Peter Gabriel, Simple Minds, the Church, etc) che sintetizza i diversi stili musicali della Donà. L’album ruota intorno al concetto di “preparazione all’eventualità di dover verificare la forza del tuo essere persona” e viene premiato come miglior album italiano del 2007 da Musica&Dischi, con un referendum tra oltre cento giornalisti. Nel marzo 2008 esce “Piccola faccia”, un album che rappresenta la summa dei migliori brani di tutto il repertorio di Cristina, con l’aggiunta di due affascinanti cover (“I’m in you” di Peter Frampton e “Sign your name” di Terence Trent D’Arby), con l’intento di far conoscere ad un nuovo pubblico una veste acustica che la cantautrice milanese, da sempre, ama molto. La rilettura chitarra-voce viene impreziosita dalla presenza di Giuliano Sangiorgi (Negramaro) nel brano “Settembre”.

 

Il 2009 e 2010 sono anni in cui Cristina intreccia la sua vita artistica con l’esperienza della maternità. E’ l’inizio della collaborazione con Saverio Lanza, chitarrista e pianista, con il quale condivide, per la prima volta nella sua vita, la composizione di tutti i brani che daranno poi origine all’album “Torno a casa a piedi” (2011). Cristina vuole seguire una nuova rotta e con l’aiuto di Lanza, che ne firma anche la produzione artistica, approda ad un album musicalmente ricco e sfaccettato ma anche lieve e luminoso. Il 7 luglio 2011 al Traffic Free Festival di Torino, Cristina ha l’onore di ospitare nella sua session il grande Francesco De Gregori che duetterà con lei su “Miracoli” , il singolo di “Torno a casa a piedi”. A sua volta De Gregori la ospiterà durante il suo concerto cantando insieme a lei svariati brani del suo repertorio. Tra queste la bellissima “La donna cannone”, un brano che De Gregori prima di allora non aveva mai cantato in duetto con nessun altro artista. Nel 2012 Cristina partecipa con la canzone “Agnese” alla compilation Tributo a Ivan Graziani. Nel brano proposto la Donà suona con Saverio Lanza e riprende la collaborazione con Cristian Calcagnile. A settembre 2012 il MEI Supersound di Faenza le conferisce il premio come miglior cantante live. Alla fine dell’anno Cristina compone, sempre insieme a Saverio Lanza, “Come non mi hai visto mai” uno dei soli due inediti presenti in “Irene Grandi & Stefano Bollani” l’album omonimo di cover dei due artisti, uscito per Carosello Records. Nel 2013 riceve la Targa Musica da Bere 2013, si esibisce nell’ambito dell’omonima rassegna presso il CTM di Rezzato. In aprile “Universo”, uno dei brani più noti del suo repertorio, è incluso nella colonna sonora del film “Ci vediamo domani” con Enrico Brignano per la regia di Andrea Zaccariello e distribuito da Moviemax. Per il Festival di Sanremo 2014 compone uno dei due brani presentati da Arisa, “Lentamente (Il primo che passa)”, co-scritto insieme a Saverio Lanza e la stessa Arisa. La cantautrice firma inoltre altri tre brani per la cantante potentina: “Dici che non mi trovi mai”, “Chissà cosa diresti” e “Se vedo te”, quest’ultima scelta da Arisa come title track dell’intero album. In occasione del Festival rivela inoltre su facebook di essere sul punto di entrare in sala di registrazione, ancora una volta insieme a Saverio Lanza, per incidere il suo nuovo disco, in uscita alla fine del 2014. Sempre nel 2014 partecipa alla riedizione dell’album “Hai paura del buio?” degli storici amici Afterhours, collaborando al rifacimento del brano “Televisione” in un bellissimo duetto con “The Friendly Ghost“ of Robert Wyatt.

Category: Costume e società

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