Lecce, la Curva Nord sprona i propri giocatori: “Ci vogliono grinta e sudore”
La spinta dei tifosi, non c’è dubbio, rende il Lecce una squadra più disinvolta e più propositiva.
Le statistiche parlano chiaro, i giallorosi in casa, dalla partita di Coppa Italia con il Foligno, hanno sempre vinto e sommando le reti anche delle partite contro Barletta e Reggina, si arriva a otto gol all’ attivo e zero al passivo. I numeri evidenziano una solidità difensiva che in pochi si aspettavano, viste le assenze di D’Ambrosio, Diniz e Vinetot che potevano rischiare di destabilizzare l’equilibrio nel reparto arretrato. La coppia centrale Abruzzese-Sacilotto sta tenendo bene, sempre concentrati e attenti ai particolari.
Nelle partite in trasferta, il Lecce registra in tre incontri tre gol subiti e uno segnato. Si potrebbe parlare di coincidenze ma la differenza di rendimento è lampante; ciò che fa storcere il naso ai tifosi è il modo in cui i giallorossi non riescono a volte a incidere durante le partite. Il tasso tecnico dell’organico a disposizione di Mister Lerda è fuori discussione, le altre squadre di Lega Pro non possono vantare personalità come quella di Miccoli, Moscardelli, e Doumbia, che quando punta l’uomo crea sempre scompiglio. I sostenitori giallorossi quindi dimostrano perplessità davanti a prestazioni non esaltanti come quella contro il Matera o la Lupa Roma.
Il problema, se così vogliamo chiamarlo, sta dunque nel mettere in campo non solo le gambe ma anche grinta e sudore, proprio come espresso nello striscione esposto dalla Curva Nord durante Lecce – Reggina.
Laura Ricci
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