RENZI: EMERGENZA SALUTE BAMBINI DI TARANTO? CI VEDIAMO UN’ALTRA VOLTA.
Riceviamo e con disappunto pubblichiamo, perchè davanti alla salute dei bambini un’ora di tempo un premier la trova, specie quando si tratta di un politico che tutti i giorni trova il tempo per giocare con facebook per raccontarci quanto è bravo e quanto e veloce nel fare le cose.
Renzi è il politico che passerà alla storia come “Premier sveltina”.
Veloce a parole, inefficace nei fatti, e che lascia insoddisfatti.
L’associazione dei pediatri di Puglia e Basilicata aveva, da tempo, inoltrato una lettera ed una richiesta di colloquio al Presidente del Consiglio Renzi per parlare dell’emergenza salute per i bambini (e non solo) di Taranto.
L’ occasione della sua visita in città sembrava essere perfetta per incontrarsi e poi che succede?
La Dott.ssa Annamaria Moschetti viene chiamata improvvisamente per recarsi da Renzi, quando comunica che aveva bisogno di 45 minuti per arrivare, le viene detto di rinunciare, troppo tempo. Renzi pensava di fare una cosa rapida, al volo, giusto un salutino magari?
Una questione cosi drammatica, urgente, devastante la si vorrebbe trattare al volo, en passant?
Renzi voleva forse mettersi un’altra tacca sulle cose fatte?
Sì perchè, oramai, a questo stiamo assistendo attoniti.
Renzi è ovunque e, indipendentemente dalla gravità o complessità del problema, gli bastano poche parole, giusto quelle che entrano in un twitt, per risolverlo.
Renzi è il nuovo Attila (ma in senso buono), ovunque passi lascia un twitt e i problemi sono risolti.
A Taranto è stata una questione di sfortuna, voi pediatri volevate portare Renzi a conoscenza della gravità della situazione, far presente che oramai non servono conferme, studi, ricerche, commissioni parlamentari etc, a Taranto i nostri bambini corrono rischi di salute concreti e purtroppo a volte il rischio si trasforma in terribile realtà.
Ma il nostro Presidente del Consiglio una soluzione la troverà in ogni caso, ha già dichiarato che non ha avuto tempo e che quindi “poi ci sentiamo per telefono”. Sì, una questione come quella della salute dei bambini a Taranto e provincia la affrontiamo con una telefonata.
Ma almeno quella la potevi fare, Renzi?
No, perchè, piange il telefono e non ha ancora squillato.
Voglio chiudere, però, in modo positivo. Taranto non aspetterà questa o altre telefonate miracolose, primo perché l’attesa potrebbe essere vana e poi perché la Città, si sta risvegliando da sola.
Oramai la gente è consapevole che l’industria, non solo non è la sua vocazione ma la sua rovina e condanna.
La Città non accetta più imposizioni, ora si ribella democraticamente, partecipa, si informa, ha capito che il suo futuro sta nella pesca, nell’agricoltura, nel turismo e nella valorizzazione della sua storia.
Taranto sta già rinascendo e anche da sola costruirà il suo domani migliore.
Quindi Renzi, non ti preoccupare, “poi ci sentiamo”.
Rosa D’Amato
Portavoce M5S
Parlamento Europeo
Gruppo EFDD
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