Si fa uno strano “non uso” delle telecamere in questa città.
Prendiamo il caso di via Condò (quella che conduce all’ippodromo), dove le solerti sollecitazioni di un residente hanno portato alla nostra attenzione un caso abbastanza singolare. Nei pressi dei cassonetti dei rifiuti, sono state collocate delle telecamere per controllare l’area e prevenire e reprimere il fenomeno di abbandono di rifiuti di ogni genere (in special modo, di rifiuti speciali come gli pneumatici). Un provvedimento richiesto a gran voce da oltre tre anni dai residenti della zona che trovavano in prossimità dei quei cassonetti una sorta di discarica permanente a cielo aperto. Gli stessi residenti, però, dopo l’installazione della videosorveglianza, non hanno visto le cose cambiare in meglio, anzi nuovi pneumatici sono stati abbandonati lì di recente. Quello che loro si chiedono e anche io mi chiedo, quindi, è: le telecamere sono o no in funzione? Se sì, sono stati identificati e puniti i trasgressori o almeno si è provveduto a denunciarli?
La stessa domanda viene spontanea farsela per quanto riguarda il centro storico: c’è chi quotidianamente espleta i propri bisogni fisiologici vicino a chiese e monumenti, trasformando alcune strade in vere latrine in mezzo al Barocco leccese. Strade pure in questo caso videosorvegliate. Anche qui, la domanda sorge spontanea: ma le telecamere funzionano o sono state messe solo come deterrente e mi pare chiaro che nemmeno a questo stiano servendo?
Chiamo alle sue responsabilità, dunque, l’amministrazione comunale perché ci chiarisca le idee e ci spieghi se i soldi dei contribuenti spesi per installare telecamere ovunque siano stati sprecati oppure no.
Paolo Foresio
Capogruppo Partito Democratico Comune di Lecce
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