Gestione contenitori culturali: si punti su trasparenza e competenza
Nella foto l’ex Stazione Ippica data in gestione a dei privati.*****
La gestione pubblico-privata dei contenitori culturali e turistici più importanti di Lecce è un tema molto importante e delicato, con ricadute sul futuro dell’economia cittadina rilevanti sia nel caso queste ricadute siano positive sia nel caso siano negative. Si tratta, insomma, di una grande responsabilità che bisogna si senta addosso sia l’ente che affida la gestione sia la società che la prende in carico.
Personalmente, non sono contrario al coinvolgimento attivo di imprese private nella gestione e valorizzazione di questi contenitori – d’altra parte, è un modello che in Italia e all’estero, se ben realizzato, è anche redditizio per gli enti pubblici. Ma tutto sta, appunto, nel come e da chi viene svolto il servizio. Il Comune pensa di dare in gestione a terzi il Must? Benissimo. È lecito, però, chiedere che ci siano condizioni chiare: prima fra tutte, l’assoluta trasparenza amministrativa sia in fase di gara e di aggiudicazione sia durante la gestione effettiva dell’immobile e poi la comprovata esperienza pregressa nel settore specifico delle società che partecipano al bando.
Sarebbe auspicabile, infine, che l’affidamento non venisse fatto sempre ai soliti noti, con i cognomi giusti e i santi in paradiso. Ci sono tanti ragazzi preparati e in gamba, in questa città, per i quali, però, chissà come mai, il curriculum e l’esperienza non sono mai sufficienti. Sarebbe il caso che si cambiasse verso, una volta per tutte, e si giudicasse realmente il merito.
Paolo Foresio
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