ARTE: UNCONVENTIONAL AT TRACTIONS
testo critico di Paolo Marzano
La mostra personale londinese dal titolo “UNCONVENTIONAL AT_TRACTIONS”, di Daniele Dell’Angelo Custode, è un approdo importante, per il lavoro di sperimentazione e ricerca dell’artista. Le varie installazioni d’arte contemporanea con le sue sculture in metallo, realizzate in edifici storici o la creazione di ambientazioni urbane, concettualizzano sempre più il suo intervento nei ‘luoghi del tempo’, strutturando una relazione importante col paesaggio e stabilendo coordinate inattese, nello spazio. L’arte di Daniele Dell’ Angelo Custode, continua ad esprimere quella proprietà fortemente indirizzata al complesso e sofisticato dosaggio degli spessori materici applicati alla sua componente comunicativa per eccellenza: il metallo.La scelta, è tutta nella ‘consistenza’ data, a quel materiale naturale, plasmabile, trasformabile, riconvertibile e altamente comunicativo.Daniele Dell’ Angelo Custode continua la sua ricerca sollecitando le diverse densità ‘di strato’, consumando forme apparentemente perfette, intaccandone gli equilibri e arrivando a soluzioni interessanti che nell’ultimo periodo hanno coinvolto maggiormente quegli “elementi d’uso del mondo”, come afferma lo stesso artista. Vengono, infatti, coinvolti degli oggetti che l’uomo ‘rifiuta’, isola, abbandona, per cui l’arte, poi, ne rivela la continuità di vita, riproponendoli e inserendoli in spazi ‘altri’, condivisi da tempi d’esistenza, diversi e alternativi.
Investendo sempre più energia, sul suo lavoro e quindi sulla sua incessante attività espositiva, conseguente all’interesse che questo tipo di lavorazione materica, ha suscitato nei paesi europei dove ha esposto, l’artista dimostra come il confronto tra linguaggi diversi, rappresenti già un evento performativo; l’arte muovendosi e spostandosi nei diversi contesti o paesaggi, è in continua evoluzione. E’ come se l’opera assorbisse lo spazio, e fosse capace, dunque, di ‘contenere’ il mondo, mutando.L’ approccio al metallo e alle sue molteplici varianti, rimane il naturale spazio di ‘scrittura’ e anche di ‘ri-scrittura’ delle idee di Daniele Dell’ Angelo Custode. “UNCONVENTIONAL AT_TRACTIONS” quindi, come dilatazioni, urti, deformazioni, torsioni, ossidazioni, combustioni, lucenti riflessi, poi pieghe corrose, combuste, comprovano l’esistenza di quella dimensione ricercata e sempre attesa, dove il consumo della materia e la trasformazione dello spazio, tornano ad essere il viaggio nel tempo, dell’artista.
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Category: Costume e società