Orrore. A Gaza cadaveri di bambini stipati in un congelatore. Se ne può parlare senza essere definiti antisemiti.
A Rafah gli ospedali non sanno più come conservare i cadaveri . Mentre la carneficina di Gaza continua: ammazzato oggi un altro bambino.
Degenera la situazione sanitaria sulla Striscia di Gaza dove i continui raid israeliani hanno messo in ginocchio in particolare la città di Rafah. In questa città sono morte duecento persone sotto le bombe e le continue incursioni militari degli israeliani hanno reso la situazione sanitaria drammatica. Presso il Kuwait Hospital di Rafah i corpi sono stivati nel freezer e tra questi anche molti i cadaveri dei bambini. Lo ha detto un medico dello stesso ospedale davanti alle telecamere.Le immagini trasmesse dalle agenzie di stampa in queste ore sono decisamente crude. In queste vengono mostrati i resti delle giovani vittime, avvolti in un panno bianco, immersi nel sangue.Nel frattempo un’altra bambina palestinese di otto anni è rimasta uccisa nel bombardamento di una casa del campo profughi di Shati (a nord di Gaza). dopo l’inizio di una tregua umanitaria proclamata da Israele.Per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, la sicurezza non giustifica il massacro di civili palestinesi tra cui bambini, anziani e disabili. Quanti morti serviranno ancora per fermare questa carneficina. L’Italia deve prendere urgente posizione per pretendere un immediato ” cessate il fuoco” e favorire tutte le procedure per attivare gli aiuti umanitari che risultano improrogabili.
ndr
Condividiamo in toto il contenuto del comunicato, infatti non è più accettabile che si resti a guardare, Israele che manda i suoi militari a massacrare vecchi e bambini.
Sappiano quanto sia delicato è pericoloso trattare il tema degli ebrei, però vi è un evidente stridore tra quando si chiede agli altri popoli di solidarizzare con il popolo ebreo per le sofferenze subite in passato, e poi vedere quello stesso popolo, infliggere oggi, sofferenze atroci ai suoi confinanti.
Credo che queste cose possano essere scritte senza per questo, D’Agata o altri debbano essere definiti razzisti o antisemiti.
Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo