NUOVO SINGOLO PER IL DUO POP DI GALATINA “LA MUNICIPAL”
E’ uscito oggi “Valentina Nappi”, il nuovo singolo de La Municipàl, fratello e sorella nella vita, ma legati anche nella musica dal progetto di pop cantautorale nato nel 2013.
Il videoclip è realizzato con la tecnica dell’animazione stop motion da Gianni Donvito e la Bottega d’Arte Ateneriena e mostra attraverso un bianco e nero d’altri tempi, i sogni e le inquietudini di un adolescente alle prese con gli stati d’animo tipici della sua età – https://www.youtube.com/watch?v=pKLwbi30iYQ –
Così lo commentano gli autori: “Valentina Nappi parla dell’amore fraterno, di quello che lega due persone a prescindere dal corso degli eventi e dai giudizi della gente. La nostalgia di un’infanzia felice e spensierata, dove tutto era semplice, si scontra con un presente corrotto dallo scorrere del tempo, dove le parole non dette e l’incomunicabilità sembrano costruire un muro tra gli anni migliori e il presente. Da qui il desiderio di costruire una macchina del tempo, che rimetta a posto ogni pezzetto di quel puzzle che ha preso una forma inaspettata, trasformando quella bambina che giocava nel cortile in una diva del porno mondiale”.
La Municipàl sono fratello e sorella, Carmine e Isabella Tundo.
La Municipàl prende forma nel 2013 dalla la voglia di raccogliere le canzoni più ironiche e romantiche scritte negli anni e decide di andare controcorrente e di non apparire mai, affidando a vari disegnatori e artisti la creazione di un avatar, un artista che non c’è. Da qui nasce la collaborazione per il primo singolo “Via Coramari” con Plasmedia ed Hermes Mangialardo, e con Gianni Donvito e Bottega Ateneriana per il secondo singolo “Valentina Nappi”.
E la doppia anima de La Municipàl è tutta espressa in una piccola nota che accompagna l’ultimo singolo: “Valentina Nappi” ha un bside, un contraltare dolce, la ninna nanna in francese “Mon Petit Raphael”, un ritmo cadenzato che ti culla tra le note di un carillon lontano, per stemperare un pezzo dal titolo “impegnativo” quanto il nome della star mondiale del cinema hard cui appartiene.
Lo si può ascoltare qui: https://www.youtube.com/watch?v=YYCu9zUL-t4.
Carmine Tundo nasce a Galatina il 26 dicembre del 1987 e comincia a scrivere le sue prime canzoni da bambino. Nell’adolescenza entra in una band ska punk, i Cruska con la quale gira l’Italia suonando nel circuito alternativo. Intanto prende forma il suo progetto solista, Romeus, che viene scoperto da Corrado Rustici, produttore di fama mondiale, con il quale comincia a lavorare al suo primo album, con il supporto di Caterina Caselli che da subito sposa il progetto.
Da qui la collaborazione con l’etichetta Sugar, che nel 2010 porta alla pubblicazione del suo album d’esordio, “Romeus”, registrato da David Frazer in California, e masterizzato da George Marino allo Sterling sound studios di New York.
Nel frattempo vince Sanremolab, che lo fa accedere a Sanremo Giovani 2010, dove si esibisce con il brano “Come l’autunno“.
Continua la sua attività da produttore, arrangiatore e autore, che lo porta a scrivere canzoni per numerosi artisti, tra cui “Il tempo non inganna”, scritta a sei mani con Malika Ayane e Pacifico.
Carmine è stato poi il vincitore assoluto della XXII edizione di Musicultura con “Caviglie Stanche”, brano premiato inoltre con il Premio della Critica.
Comincia da qui un percorso artistico che lo porta a sperimentare nuove strade e collaborare con artisti provenienti dalle diverse arti. Scrive la colonna sonora per l’opera teatrale “La pescatrice di scarpe” e da vita a un progetto cinematografico con il regista Antonio Passavanti incentrato sulla raccolta di storie in giro per l’Europa, di cui scrive anche la sceneggiatura e la colonna sonora.
Ma la dimensione da palco di Carmine Tundo continua a prevalere e, oltre a La Municipàl, nel 2013 dà vita insieme al bassista Giuseppe Calabrese a Nu-Shu, duo noise rock in cui suona anche la batteria, con il quale pubblica il primo singolo “Funky Superstar“.
Nel 2014 nasce invece Uriel, band post rock, in cui è autore voce e batterista in trio con i chitarristi roberto mangialardo e raffaele littorio
Category: Cultura
Troppo bravi,i fratelli Tundo hanno una ironia fuori dal comune grande musica belle sequenze d’immagini chapeau!!!