MASSACRATA A MARTELLATE DENTRO CASA UNA COPPIA DI CONIUGI DI PORTO CESAREO.
Avevano 54 e 55 anni Luigi Ferrari e Antonella Parente(nella foto), sposati, due figli, gestori di un circolo ricreativo, poco distante da casa loro, in via Amerigo Vespuccci, nel centro di Porto Cesareo. Questa mattina la figlia Alessandra, che era andata a trovarli per un appuntamento, li ha trovati morti, in un lago di sangue, all’interno dell’abitazione.
I Carabinieri prontamente intervenuti hanno scoperto che la cassaforte a muro di casa era stata divelta e asportata. Non hanno al momento però recuperato l’arma o le armi adoperate per il duplice omicidio, probabilmente un martello, o altri corpi contundenti, tipo uno scalpello.
Sono giunti i reparti speciali per i rilievi scientifici, le indagini sono state subito avviate, ma al momento mancano ulteriori particolari.
Non erano ricchi, i coniugi uccisi. Erano stati molto tempo a lavorare all’estero, come costume diffuso nella zona, prima di tornare in patria, al loro paese d’origine. D’estate, quando Porto Cesareo si trasforma in una rinomata e affollata località turistica, arrotondavano con lavoretti vari. Eppure qualcuno sapeva, o ha ipotizzato, che custodissero chissà quali somme di denaro nella cassaforte.
Sono stati sorpresi a notte fonda, da chi è entrato di nascosto, probabilmente da una scala che dà sul retro della villetta, riuscendo poi a forzare la vetrata della finestra.
Ripetiamo, al momento non si hanno conferme. Ma se il duplice omicidio dovesse avere davvero la rapina come movente, specie a opera di residenti, la vicenda acquisterebbe caratteristiche ancora più inquietanti per gli scenari di ordine pubblico dell’intero Salento, dove mai si sono registrati episodi simili, purtroppo verificatisi più volte negli anni scorsi nel Nord Italia.
Infatti, una rapina premeditata da qualcuno che conosceva la coppia, o un tentativo di rapina occasionale degenerato nel modo peggiore, appaiono al momento le ipotesi più plausibili.
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