L’ASSESSORE MARTINI E L’ARCHITETTO MANIGLIO FANNO IL PUNTO SULLE COSTE LECCESI.

| 31 Maggio 2014 | 0 Comments

 

 

 

 

 

 

All’interno Video e galleria fotografica ———————————————-

Oggi, nella tarda mattinata si è tenuta una Conferenza stampa, presso l’assessorato all’urbanistica, per fare il punto sulla situazione delle coste che fanno parte del territorio di Lecce.

Una serie di dati sono stati sciorinati, dall’assessore all’Urbanistica Severo Martini, dal Responsabile del Settore Arch. Gino Maniglio, dall’Ing. Ostuni  e dall’Arch. Rizzo.
Quanti chilometri saranno dati in concessione( Km.3,78 +2,00) e quanti no, come saranno utilizzati, e così via.
Insomma tutti quei dati che in queste occasioni gli uffici forniscono a noi poveri mortali, che naturalmente con molta difficoltà riusciamo a seguire, a volte perchè non siamo dei tecnici, molto più spesso perchè non abbiamo, e sopratutto non ci vengono messi a disposizione, elementi per poterli confrontare.
Questa volta per fortuna non è stato così, alle domande sono seguite esaurienti risposte.

Una ci stava particolarmente a cuore: “questo Piano a cui si sta dando vita  ridurrà le concessioni? Ci sarebbero stati operatori del settore, imprenditori che per colpa degli enti avrebbero rischiato di chiudere la loro azienda?”
La risposta è stata no.
Il lavoro dei nostri operatori turistici sarebbe stato garantito, i loro lidi sarebbero rimasti aperti, i lavoratori che in quelle strutture trovano un’occupazione anche se stagionale, non sarebbero rimasti disoccupati, insomma nell’estate 2014 ormai alle porte, si potrà lavorare, crisi permettendo.
Spiagge libere sarebbero state garantite a quanti, invece come il sottoscritto, preferiscono non avere vincoli di sorta, e non solo  per un fattore economico, di risparmio, ma anche e sopratutto, per una cultura popolare che ci si porta addosso come una seconda pelle.

Insomma si è riusciti a  trovare il giusto compromesso tra il diritto al lavoro,  e  la libertà di quanti giustamente pretendono di poter andare al mare senza necessariamente pagare dei servizi.
Per una volta la politica e sopratutto la burocrazia non avrebbero messo il bastone fra le ruote, a chi si sforza di fare impresa, in questa terra dove tutto è più difficile che altrove,  nello stesso tempo salvaguardando la libertà dei cittadini di poter fruire della spiaggia e del mare come meglio credono.
Il Piano del comune, naturalmente dovrà fare i conti con altri enti e realtà a cominciare dalla Regione Puglia, il cui rilievi sono datati in quanto risalgono a circa 10 anni fa.

Infine alla nostra domanda se questo Piano avrebbe visto la luce prima dell’estate 2015, vi è stata una tranquillizzante risposta, “certamente si”.

Valerio Melcore

Category: Costume e società

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