ELEZIONI EUROPEE: RENZI ARRIVA PRIMO, GRILLO FA UNA PAUSA, BERLUSCONI HA ANCORA UN CERTO APPEAL TRA I VECCHIETTI.

| 26 Maggio 2014 | 0 Comments

Renzi stravince, la vecchia politica democristiana prima e berlusconiana poi, per intenderci, quella dei bonus e delle promesse in campagna elettorale, ha funzionato.
Grillo a mio avviso è stato penalizzato da attacchi mediatici tramite programmi televisivi che sono continuati persino il giorno prima dell’apertura delle urne, senza ovviamente che nessuno dei Cinque Stelle potesse replicare.
Inoltre, credo che il riferimento al comunismo buono e a Berlinguer, e mimare il Benigni che prese in braccio il segretario del P.C.I., sia stato un errore, il Movimento Cinque Stelle doveva puntare a prendere i voti del centro-destra e della destra, un mondo in disfacimento, invece con i riferimenti a uomini e comportamenti della sinistra, si è alienato il voto di quanti in passato hanno votato per Forza Italia e Alleanza Nazionale.
In Italia gli elettori di destra esistono solo che non c’è mai stato un partito serio che li rappresentasse.
D’altro canto la destra in tutta europa avanza, solo in Italia ciò non avviene, anche se la Lega che da qualche mese, ha cominciato a fare un discorso di destra, aprendo anche alle istanze de sud del paese, viene premiata con il 6,4%.
Grillo e il suo movimento non è finito, semplicemente deve affinare le armi. Il suo è un elettorato giovane, culturalmente molto preparato, ma non basta più la rete. Per ogni iscritto ci sono almeno altre dieci persone che sarebbero pronte a trasformarsi in attivisti solo se qualcuno glielo chiedesse, e ora che il Movimento si cominci a radicare sul territorio.
Berlusconi, ha indicato a suo tempo, Renzi quale suo erede, e se questo al sindaco di Firenze ha procurato qualche fastidio all’interno del suo partito,  di contro però, ha portato molti ex forzisti a guardare al leader del PD, con simpatia.

Il partito di Alfano al 4,2%, e la sinistra radicale al 4,1, rischiano do restare esclusi.
Fratelli d’Italia-A.N.,resta sotto il 4%, ben lungi dal rappresentare una nuova destra, al di là del suo leader nazionale, Giorgia Meloni, che è una bella figura, ripropone però vecchi tromboni della politica, e con una presenza televisiva e nelle piazze sottotono, senza idee forti, e senza identità.
Insomma un pezzo del centro destra, e non una destra decisa per la quale in questo momento storico ci sarebbe spazio, basti pensare che è Salvini, il leader della Lega, che si reca in Francia dalla Le Pen a chiudere accordi.
Insomma ancora una volta la sinistra per vincere utilizza un democristiano, da Prodi, il genio che ci regalò l’euro così com’è, a Renzi che con gli 80 euro si è comprato qualche milione di voti.
Renzi è all’inizio del suo mandato, quello che gli esperti chiamano la luna di miele, appena questa finirà vedremo cosa è capace di fare, quello che a suo tempo si presentava come il rottamatore, a noi oggi invece pare l’erede di un vecchio modo di fare politica.
Tutta proclami e promesse.
Ci verrebbe da dire alla De Niro, tutte chiacchiere distintivo. Chiacchiere, le sue, e distintivo, quello del PD, con annessi e connessi, D’Alema e compagni  compresi.

Ma il clima che si respira in Italia è tale , che a usare usare la  frase di un film, c’è il rischio di essere messo all’indice al pari di un mafioso.

VALERIO MELCORE

 

 

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Category: Costume e società

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