La Filodrammatica Lupiae presenta “I casi sono due”, brillante commedia in tre atti di Armando Curcio. Scritta nel 1941 e resa celebre dall’interpretazione di Peppino De Filippo, proposta a Lecce con la traduzione dal napoletano realizzata da William Fiorentino e con la sapiente regia di Giovanni De Giovanni. La vicenda è ambientata nella casa del barone Eugenio Maria Laprendiquà e della moglie Aspasia. La vita dei due coniugi procede senza screzi ma, ormai vicini alla vecchiaia, sentono il peso delle giornate che trascorrono vuote, non avendo mai avuto figli. Entrambi hanno colmato questa assenza come meglio potevano: Aspasia riversando il suo istinto materno verso il cane Billy, Ottavio somatizzando la frustrazione in una serie di malattie psicosomatiche. Finché, un bel giorno, Eugenio Maria decide di cercare il figlio illegittimo nato da una sua relazione giovanile. Il ritrovamento del giovanotto da parte di un investigatore privato rivoluzionerà la vita in casa Laprendiquà. Il barone scoprirà presto che il figlio tanto atteso non è come l’aveva immaginato. Ma, soprattutto, cosa succederà quando saranno due i giovani ad agognare all’ambito ruolo di figlio del barone? Sarà il teatro a raccontarcelo.