CHIRURGIA PEDIATRICA, ENNESIMA EMERGENZA SANITARIA?
potere, è quello di organizzare, programmare l’attività dei singoli
Presidi Ospedalieri e al loro interno delle singole Unità Operative, per
dare al Cittadino, fruitore e in fondo padrone dell’intera Azienda
Sanitaria, il servizio migliore possibile. Sembra che il Direttore
Generale in quanto rappresentante della ASL/LE dimentichi che anche i
bambini sono cittadini da tutelare, lasciando alla buona volontà dei
singoli la gestione di molte patologie. Spesso non si tratta di
patologie rare o super-specialistiche che necessariamente necessitano di
una “massa critica” per essere affrontate con la dovuta competenza ed
esperienza, ma al contrario di patologie frequenti, banali e spesso
urgenti. Basta una semplice appendicite in un bambino od anche in un
ragazzo che l’Ospedale Vito Fazzi, ospedale considerato “di terzo
livello” debba alzare bandiera bianca e sia costretto a delegare altri,
nello specifico la Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale di Casarano, per
risolvere il problema.
A farne le spese sono ovviamente i piccoli pazienti, costretti a recarsi
presso altro nosocomio per qualsiasi intervento, ma anche solo per un
consulto chirurgico specialistico, magari per un dolore addominale di
dubbia origine. Infatti la Chirurgia Generale di Lecce, di fatto,
ricovera con difficoltà per cronica carenza di posti i ragazzi sopra i
dodici anni e non può ricoverare quelli di età inferiore, che devono
stare in reparto pediatrico: perciò tutti i bambini con una semplice
appendicite devono essere trasferiti.
A Lecce è anche presente una delle due UTIN salentine (Unità di Terapie
Intensive Neonatali) in cui vengono ricoverati i piccoli nati
prematuramente e tutti i neonati con problemi; con circa 450 ricoveri
l’anno è probabilmente una delle più importanti della regione. Di tutti
i piccoli ricoverati che l’unità ospita, almeno il 10% necessita di un
consulto specialistico chirurgico – e per questo deve essere trasportato
presso l’ospedale di Casarano! – mentre almeno il 4-5% di tutti i
ricoverati in prospettiva potrebbe avere necessità di essere sottoposto
ad intervento chirurgico. Va focalizzata l’attenzione sul fatto che si
tratta di piccolissimi pazienti, spesso in condizioni critiche, magari
venuti al mondo a seguito di gravidanze a rischio o dopo tentativi
infruttuosi proseguiti per anni. La nascita è un evento bellissimo e la
gravidanza che magari arriva dopo anni d’attesa può complicarsi nel
finale: non è difficile immaginare quanto possa pesare ai genitori già
angosciati per loro conto lo stress aggiuntivo di essere per giunta
costretti ad ulteriori spostamenti e peregrinazioni per assicurare
assistenza e soccorso medico ai propri piccoli.
Da anni si parla di uno spostamento della Chirurgia Pediatrica presso il
Vito Fazzi di Lecce, o di un distaccamento dell’U.O. Di Casarano presso
questo Presidio Ospedaliero, ma ancora oggi nulla si è mosso, anzi
sempre più spesso semplici consulti chirurgici dal Pronto Soccorso di
Lecce vengono inviati in quel Reparto per dirimere un dubbio diagnostico
con ovvio disagio per i piccoli pazienti e dispendio di risorse.
Viene spontaneo chiedere cosa stia aspettando la Direzione Generale
della ASL che, mentre stila progetti faraonici di aperture di Ospedali
Pediatrici a Lecce, non riesce a garantire un’assistenza dignitosa per
patologie così frequenti, pur in presenza di interi piani di degenza
vuoti nel corpo centrale del Fazzi.
Forse si aspetta, purtroppo, il caso eclatante, la vera emergenza,
l’immancabile denuncia al medico di turno che ha cercato di fare il
possibile, ma il possibile non sempre basta a salvare una piccola vita
come purtroppo già successo in passato quando una piccola paziente di
tre anni trasferita a Casarano morì per una perforazione intestinale.
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Movimento Cinque Stelle Lecce – Meetup Salentini Uniti con Beppe Grillo
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