IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA TRA DICKTAT EUROPEI E INTERESSE NAZIONALE – il report del convegno di Nardò di Tonio Leuci

| 9 Maggio 2014 | 0 Comments

Sono molte le note degne di attenzione e molte le considerazioni degne di riflessione che sono emerse dal recente convegno di Nardò sul “Futuro dell’agricoltura tra dicktat europei e interesse nazionale”.

Nella sua “mission” di informazione quale documentazione operativa, leccecronaca.it     ha seguito l’evento, perché lo abbiamo ritenuto di fondamentale importanza per il nostro territorio, affinché i nostri lettori potessero avere a disposizione il materiale necessario alla loro libera elaborazione.

 

Riferiamo qui di seguito quindi, in sintesi giornalistica, gli esiti che ci sono sembrati più significativi. A parte –  nella sezione “video” – troverete invece le  interviste realizzate dal nostro direttore ai relatori, che consentono un ulteriore e non mediato approfondimento delle posizioni emerse durante i lavori.

 

Il convegno era organizzato dalla comunità militante  neretina “Andare oltre”, il cui consigliere comunale Pippi Mellone, nel fare gli onori di casa, ha aperto i lavori sottolineando il valore fondamentale dell’agricoltura, nel contesto di una necessaria politica ambientalista.

 

In tal senso, proprio il presidente dell’associazione ambientalista “Fare verde”, Graziano De Tuglie,  ha denunciato la massificazione dell’uso di fertilizzanti chimici promosso dalle politiche comunitarie in materia, e ha ricordato un dato inquietante, di come cioè i fondi comunitari finiscano per la maggior parte non nelle mani pulite, perché sudate dal lavoro, degli agricoltori, bensì in quelle comunque sporche, perché arricchite dai traffici, degli speculatori.

Ha concluso con l’invito a rivalutare il rapporto osmotico fra uomo e terra, e a inquadrare l’agricoltura anche come salvaguardia e difesa del territorio, dal momento che molti disastri naturali e dissesti idrogeologici sono dovuti proprio al cattivo rapporto, per non dire all’abuso, dell’uomo con il territorio in cui vive: il ruolo dell’agricoltura per preservare la natura e difendere il patrimonio degli avi, da trasmettere ai posteri, è un concetto che va posto di nuovo e prima che siano troppo tardi all’attenzione primaria della considerazione generale.

 

E’ stata poi la volta di Felice Lecciso, rappresentante del comitato spontaneo di agricoltori del Nord Salento, il quale ha puntato l’obiettivo dell’attenzione sull’uso dei fertilizzanti, e ha inquadrato quello che è successo e quello che sta succedendo nei nostri campi nel contesto di una possibile manovra speculativa, volta a favorire la desertificazione dei territori, resi così adatti a speculazioni di ogni tipo.

Ha calorosamente difeso l’inseminazione naturale, condannando il ricorso agli organismi geneticamente modificati, i così detti OGM.

Raccontando poi delle incredibili modalità, sia dal punto di vista scientifico, sia legale, con cui le autorità europee e nazionali hanno dato il via all’abbattimento dei nostri ulivi, in seguito a una presunta infezione, ha invitato alla lotta diretta e militante, senza mediazione alcuna di partiti, o sindacati, o altre organizzazioni di categoria.

Infine, è toccato prendere la parola, in una sala – convegni piena di un pubblico partecipe e direttamente attento a tutti i discorsi affrontati, a Cristian Casili, molto atteso, perché di Nardò, perché agronomo di professione, ma soprattutto perché candidato al Parlamento Europeo nelle liste del M5S.

Ha spiegato quindi doverosamente il senso della sua appartenenza politica, in linea con quella professionale, perché si è detto da sempre estraneo a organizzazioni di categoria conniventi con un sistema che ha prodotto danni rilevanti e oramai allarmanti, e infatti ha denunciato quella che ha definito vera e propria “connivenza” delle associazioni di categoria con le multinazionali e con le lobby degli interessi economici.

Proprio per combattere lobby e multinazionali, per difendere i buoni metodi tradizionali e naturali in agricoltura, per stroncare l’impiego di fertilizzanti chimici e l’introduzione degli OGM, Casili chiede il voto, per essere presente al Parlamento Europeo, vero e proprio crocevia di fatti e misfatti del settore.

“L’Europa ci sta togliendo pure la sovranità alimentare, dopo averci tolto quella monetaria e quella economica”, ha denunciato, salendo nei toni del suo intervento, che non ha mancato poi di mettere punti fermi e di chiedere la chiarezza necessaria per affrontare i danni della così detta “infezione” degli ulivi salentini.

Il sospetto, quello di trovarsi anche nella fattispecie di fronte a una grande speculazione. Il sospetto è l’anticamera della verità.

Tonio Leuci

 

 

 

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Category: Costume e società

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