DISOCCUPATO MINACCIA UNA PROSTITUTA RUMENA PER FARSI DARE 50 EURO

| 26 Aprile 2014 | 0 Comments

Nella tarda mattinata di ieri i carabinieri hanno convocato in caserma una ragazza di ventisei anni, di origini rumene, perché aveva assistito ad un incidente sulla Nardò-Avetrana dove, insieme ad altre ragazze, esercita il mestiere più antico del mondo e quindi avrebbe dovuto testimoniare sull’evento e sulla dinamica del sinistro. Infatti, un’autovettura, condotta da un uomo di Porto Cesareo, il giorno prima aveva investito una sua amica, mentre attraversava la strada. La ragazza, nel cadere, aveva riportato la frattura del setto nasale. Mentre la testimone si trovava in caserma ha ricevuto una telefonata con richiesta di aiuto da una terza amica, che si trovava sempre sulla Nardò – Avetrana. Quest’amica le ha raccontato che si era avvicinato il solito tipo, spacciandosi per un mafioso della zona, ordinandole di pagare una tangente di cinquanta euro alla settimana, con la frase se volete stare da noi dobbiamo mangiare tutti. La testimone ha quindi messo l’apparecchio telefonico in vivavoce facendo ascoltare la telefonata facendo sentire anche ai carabinieri presenti con, in sottofondo, la voce dell’uomo che reiterava le minacce: se non fate come dico vi sparo con questa pistola.

I carabinieri sono intervenuti subito sul posto e l’uomo era ancora lì, con la sua pistola alla cintola, come quella in uso alle forze dell’ordine, che poi si è rivelata essere un’arma giocattolo. L’uomo è stato arrestato e condotto in caserma. Qui, oltre alla denuncia della ragazza minacciata in diretta telefonica, che ha riferito di aver subito solo quel tentativo di estorsione, la testimone dell’incidente ha denunciato di avere subito altre tre tentativi simili, nei giorni precedenti, dalla stessa persona per ottenere cinquanta euro a testa o prestazioni sessuali gratuite, con la minaccia di essere armato ed appena scarcerato perché mafioso e con i mafiosi non si scherza.

Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato presso il proprio domicilio e sottoposto ai domiciliari, come disposto dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce, Francesca Miglietta.

 

 

 

Category: Cronaca

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