MINO DE SANTIS E DARIO MUCI

| 22 Aprile 2014 | 0 Comments

Mercoledì 23 aprile (22.00 – ingresso 5 euro) l’articolata programmazione del Piccolo Teatro Tenda di San Cesario di Lecce prosegue con “Fame… Amore e Libertà”, concerto/spettacolo nato dalla collaborazione tra Mino de Santis e Dario Muci. Storie d’amore e di emigrazione, di denuncia e di dolore. Storie di un Sud amaro che entrano nel profondo della vita ordinaria della gente comune che vive ogni giorno le promesse mancate della politica.

Mino de Santis e Dario Muci, accompagnati da Mauro Semeraro al mandolino, Pantaleo Colazzo alla fisarmonica e Antonio Calò alle letture, interpretano un repertorio rabbioso, ironico e dolce che narra gli scenari sociali e politici in cui versa il nostro paese destinato all’abbandono e alle braccia delle mafie e dei potenti. Un incontro “unico” per un percorso nella canzone d’autore e tradizionale del Salento e del Sud Italia, intrecciato a momenti storici significativi che hanno caratterizzato la vita di milioni di Italiani.

Ogni qual volta si ascoltano le canzoni di Mino De Santis, si hanno ben chiare le sue radici, la sua storia, le origini musicali e i suoi ascolti al jukebox. La voce e l’ironia amara di De Andrè, ma anche l’impegno di Stefano Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non abbandonarsi a facili semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere play. Mino De Santis è a tutti gli effetti un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia. Dopo “Scarcagnizzu” (Fondo Verri) e “Caminante” (Ululati/Lupo Editore) anche in questo terzo album “Muddhriche” (Ululati/Lupo Editore) si raccolgono piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero proprio molliche minute ed essenziali, messe insieme per farne pane e nutrimento.

Musicista di musica popolare e ricercatore di tradizioni orali, Dario Muci, ripropone la cultura musicale Salentina dal 1997, collaborando con i gruppi più rappresentativi della sua terra (Officina Zoè, Uccio Aloisi, Salentorkestra, ecc.). Discepolo del maestro Luigi Stifani di Nardò (barbiere violinista e massimo informatore sul “Tarantismo” in Puglia) continua a riproporre gli antichi canti acquisiti direttamente dagli anziani, dai testi etnomusicologici e dalla continua ricerca sul campo. Considerato una tra le voci giovani più interessanti del panorama tradizionale salentino, ha collaborato anche in progetti jazz, world ed elettronica cantando con: Paolo Fresu, Ernst Reijseger, Paolo Vinaccia, Raffaele Casarano, Tenores de Orosei, Marco Bardoscia, Giorgio Distante, Valerio Daniele, Justin Adams, Julde Camara, Paolo Rocca, Fiore Benigni, Andrea Stocchetti, Mirko Signorile.

Info 3406025793 – variarti@gmail.com


Category: Costume e società

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