A CAVALLINO RITORNANO RITORNO DI PAZZI…
Lo scrittore e poeta Roberto Pazzi ritorna a Cavallino per presentare il suo romanzo “D’amore non esistono peccati”. L’incontro alla Galleria del Palazzo Ducale dei Castromediano venerdì 11 aprile alle 19.
Letteratura e amore, un binomio caro a letterati e lettori, si ritrovano in D’amore non esistono peccati, il romanzo di Roberto Pazzi edito da Barbera che venerdì 11 aprile alle ore 19 sarà presentato alla Galleria del Palazzo ducale dei Castromediano di Cavallino in un incontro con l’autore siglato dall’Amministrazione Comunale e a cura di Alessandro Turco. Ad introdurre la serata saranno i saluti del Sindaco di Cavallino Avv. Michele Lombardi e dell’Assessore alla Cultura On. Avv. Gaetano Gorgoni. A dialogare con Roberto Pazzi saranno invece Simona Manca, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Lecce e la giornalista Silvia Famularo.
La trama
Un uomo di mezza età si ritrova in un luogo in riva al mare dove non gli pare di essere mai stato, molto somigliante a un albergo di lusso dalla stravagante clientela. Starà sognando, magari fra poco si risveglierà… Ben presto però si imbatte in due giovani che dichiarano di essere Romeo e Giulietta e che gli si rivolgono chiamandolo Mercuzio. La storia che raccontano tuttavia non somiglia affatto a quella che abbiamo conosciuto in Shakespeare. Ma le sorprese non finiscono. A un tratto il supposto Mercuzio si accorge di essere inseguito da una strana voce di donna, che canta una popolare canzone d’amore. A chi appartiene e da dove proviene quella incantevole voce? Come deve interpretare ciò che gli sta accadendo? Passano i giorni e, aggirandosi nel parco del misterioso hotel che impara essere il Mon Repos, fa la conoscenza di altri sorprendenti ospiti, celeberrime coppie della storia, reale e letteraria: Paolo e Francesca, Abelardo ed Eloisa, Napoleone e Giuseppina, Oscar Wilde e Bosie, Proust e Agostinelli, la Yourcernar e Grace Frick, Leopardi con Ranieri, Michelstaedter e Nadia… Tutto ciò non è solo stupefacente ma anche inquietante. La cosa migliore forse è fuggire da quell’apparente paradiso per cercare di far ritorno all’esistenza reale. Andarsene dal Mon Repos sembra però piuttosto complicato, a meno di volersi affidare al cuore fino in fondo, rispondendo alla chiamata d’amore della donna che cantava, colei che lo porterà a capire dove si trovi…
Roberto Pazzi
Scrittore e poeta, Pazzi vive a Ferrara dove insegna all’Università e tiene annuali corsi di scrittura creativa, svolgendo un’intensa attività di conferenziere nei vari paesi del mondo dove è diffusa la sua opera. Tradotto in ventisei lingue, ha esordito in poesia con una silloge apparsa sulla rivista «Arte e poesia» nel 1970, prefata da Vittorio Sereni. Il suo esordio narrativo avviene nel 1985 con «Cercando l’Imperatore», prefato da Giovanni Raboni. È stato due volte Premio Selezione Campiello, Premio Superflaiano, Premio Montale, Comisso, Stresa, Scanno, Procida – Elsa Morante e due volte finalista al Premio Strega. Attualmente, dopo dodici anni di collaborazione esclusiva al Corriere della Sera, scrive in Italia sulle pagine culturali di diversi quotidiani italiani fra i quali Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno e all’estero su The New York Times. È pubblicato nella «Storia e testi della Letteratura italiana» di Giulio Ferroni, edita da Mondadori per l’Università, da Einaudi per la Scuola. Pazzi, recentemente, è stato in Canada per il Festival della Letteratura Internazionale del Quebec, dove ha rappresentato l’Italia e al Salone del Libro di Ginevra, assieme a Luciano Canfora. Nell’ottobre del 2010, a Potenza, gli è stato assegnato, alla carriera, il Premio Internazionale «Basilicata», dalla giuria coordinata dal critico Leone Piccioni. Il suo diciassettesimo romanzo «Mi spiacerà morire per non vederti mai più», edito da Corbo, è stato vincitore dell’ultimo Premio Montale per la Narrativa. Quest’anno è stato ristampato da Bompiani «La stanza sull’acqua», con la bella nota di Dacia Maraini che rivede nella fiaba la Salambò di Flaubert. Roberto Pazzi ha partecipato per conto del Ministero della Cultura Italiano, alla Transiberiana, una delle manifestazioni culturali più importanti del 2011 che vede alcuni scrittori italiani pubblicati in lingua russa salire sul treno della Transiberiana per attraversare per due settimane la Russia e fermarsi in alcuni dei luoghi più significativi della storia del Paese. «D’amore non esistono peccati» è il suo diciottesimo romanzo.
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