I LAVORI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
Patrimonio immobiliare dell’Ente, costi dello smaltimento rifiuti, società partecipate: sono stati questi i temi al centro dei lavori del Consiglio Provinciale di Palazzo dei Celestini, tornato a riunirsi nella giornata di oggi in seduta straordinaria.
Il Consiglio ha discusso sull’immobile di proprietà provinciale sito in Tuglie denominato “Villa Luisa”: approvazione transazione ed indirizzo all’alienazione.
Ampia e di merito la discussione che si è sviluppata in aula. L’assise al termine degli interventi dei consiglieri ha prima votato all’unanimità, con i voti del Pd (consiglieri Cosimo Durante e Salvatore Piconese), un emendamento proposto dal consigliere provinciale Raffaele Capone che modifica il Piano delle Alienazioni e delle Valorizzazioni del patrimonio immobiliare della Provincia, nel senso che l’importo originario di 7 milioni e 300 mila euro per l’alienazione di “Villa Luisa” viene variato in 6 milioni e 240 mila euro.
Approvato questo emendamento, il Consiglio, sempre all’unanimità, ancora con i voti del Pd, ha deliberato di transigere il potenziale contenzioso con la società “Villa Luisa srl” ed avviare, contestualmente, il procedimento di evidenza pubblica preordinato ad una collocazione del bene “sul mercato”, stabilendo a tal fine le modalità essenziali della procedura di seguito specificate: la vendita è effettuata in unico lotto; il prezzo a base d’asta complessivo è pari ad 6 milioni 240 mila euro; la cauzione è pari al 10% del prezzo a base d’asta e dovrà essere presentata unitamente all’offerta; la misura minima dell’aumento da apportare all’offerta è di 10 mila euro; sono escluse offerte in diminuzione; in favore della società “Villa Luisa srl” è riconosciuto il diritto di prelazione, da esercitare entro sessanta giorni dalla comunicazione da parte della Provincia, al miglior risultante dalla procedura.
Il presidente della Provincia Antonio Gabellone nel suo intervento ha dichiarato: “Intanto voglio rivolgere un plauso a chi, puntualmente, ha predisposto questo atto, che risulta essere un esempio di chiarezza e trasparenza. Dinanzi alle inadempienze della società ‘Villa Luisa’, rispetto alle modalità di concessione, ai tempi ed alle coperture economiche, la Provincia ha inteso avviare un dialogo con la Società stessa. Preso atto che le condizioni poste non venivano rispettate, come Provincia abbiamo comunicato alla stessa Società, su mandato del Consiglio, che quell’atto di concessione fosse venuto meno. La società non ha eccepito alcun motivo di contrapposizione e l’Ente ha espresso la volontà di chiudere la questione in forma transattiva, evitando, difatti, alcun tipo di contenzioso. Con la delibera odierna è evidente, attraverso la procedura di alienazione, la volontà che abbiamo di recuperare quelle somme, che corrispondono al valore dell’immobile prima dell’intervento realizzato dalla società Villa Luisa, intendendo il bene nella sua consistenza originaria: la stessa Società, inoltre, si impegna ad acquisire il bene anche se l’asta dovesse andare deserta”.
Il Consiglio ha poi approvato all’unanimità la mozione presentata da alcuni consiglieri (primo firmatario consigliere Mario Pendinelli) su “Alba Service e altre partecipate. Limitazione spese inutili, rispetto evidenza pubblica per acquisizione beni e servizi dall’estero, rispetto procedure di selezione personale dall’esterno, verifica attività di gestione”.
Con questa mozione il Consiglio da indirizzo al presidente affinché interessi il direttore generale ed il dirigente dei Servizi finanziari per un controllo puntuale sull’attività della società Alba Service e delle altre società partecipate.
Contestualmente si impegna il presidente: a verificare la assoluta correttezza delle procedure attraverso le quali le società partecipate acquisiscono beni e servizi dall’esterno, e stabiliscono rapporti a qualunque titolo con personale esterno; ad avviare un monitoraggio al fine di evitare qualsivoglia spreco di risorse finanziarie, in considerazione del fatto che gestioni passive possono determinare danni per il personale dipendente; ad adottare ogni iniziativa utile a fare in modo che l’acquisizione di beni e servizi, così come il reperimento di personale esterno, avvengano solo in casi di indubbia necessità e si realizzino attraverso procedure di chiara e precisa evidenza pubblica e mediante l’uso di altrettanto precisi criteri di valutazione.
Infine il Consiglio impegna il presidente a segnalare all’amministratore unico l’opportunità di evitare il pagamento di affitti inutili e rivedere la scelta della chiusura della sede distaccata di Casarano che diminuisce l’operatività in tutta un’area del territorio provinciale.
Sempre all’unanimità approvata la mozione presentata dal gruppo consiliare Pd (primo firmatario consigliere Alfonso Rampino) su “Richiesta inserimento linea di collegamento Trepuzzi-Casalabate nel nuovo Piano di Bacino del Trasporto Pubblico Locale”. Con la mozione deliberata il Consiglio impegna il presidente della Provincia a prevedere nella proposta del Piano di Mobilità l’inserimento della tratta Casalabate-Trepuzzi-Squinzano, a completamento della nuova linea Casalabate-Squinzano prevista nello strumento pianificatorio.
Il Consiglio ha infine approvato all’unanimità, l’ordine del giorno proposto dal consigliere Mario Pendinelli avente ad oggetto “Costo dello smaltimento rifiuti urbani”.
Con l’ordine del giorno in questione il Consiglio Provinciale chiede alla Regione Puglia: di avviare con sollecitudine una fase di studio e monitoraggio del Piano Regionale dei rifiuti con l’obiettivo di individuare scelte finalizzate ad abbattere il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che gravano sulle famiglie pugliesi, e vedere la costruzione di impianti pubblici finalizzati a chiudere il ciclo dei rifiuti; di procedere ad una analisi dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per verificare se il servizio, così come organizzato, favorisca l’attuarsi di forme di cartello che mantengono alti i costi e se sono possibili modifiche che consentano, anche con un maggior intervento pubblico, il contenimento della spesa in capo alle famiglie; di avviare con urgenza un esame approfondito di tutte le più moderne soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per verificare la possibilità di inserire nuove soluzioni capaci di abbassare il costo mantenendo fermo il principio della salvaguardia dell’ambiente.
Contestualmente il Consiglio chiede all’Ato di Lecce di farsi promotore di questa iniziativa per favorire un processo di aggiornamento del Piano Regionale dei rifiuti che possa per tempo migliorare le condizioni a cui sono sottoposti i cittadini pugliesi.
Infine con l’ordine del giorno si impegna il presidente della Provincia affinché l’Upi regionale faccia propria questa iniziativa e, pur nell’imminenza della trasformazione delle Province italiane, porti la delicata questione dei rifiuti ai primi posti dell’agenda della politica con l’obiettivo di intervenire a vantaggio dei cittadini.
Lecce, 7 aprile 2014
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