UN INQUINAMENTO SALUBRE di Sabrina Tommasi
La nostra amica Sabrina ci scrive dalla Francia e noi con immenso piacere la pubblichiamo.
Con gli occhi all’insù a guardare il mondo da un’altra prospettiva vedo le nuvole rincorrersi e il sole, che da queste parti non è di casa, risplendere e abbracciare ogni cosa. Mentre i miei pensieri si accavallano velocemente, i progetti si mescolano ai sogni e intanto il parco rivive e si arricchisce di sfumature che quasi non si ricordavano più. Bastano 15°C e per loro è estate, così riaffiorano nella mia mente l’estati salentine all’insegna dei 40°C e non posso fare a meno di pensare che potrebbero strapparsi la pelle se venissero dalle mie parti. Un sorriso scivola via al sol pensiero. Sembra tutto così facile qui, a parte la burocrazia e le sue lunghe trafile, sembra tutto più raggiungibile! Circa 400 euro per le tasse universitarie annuali e chi ha un reddito familiare basso ha accesso a tante agevolazioni, muoversi gratuitamente nella città usando i trasporti pubblici è una di queste. Si, perché qui file interminabili di auto non se ne vedono, pur essendo più grande di Lecce, chiunque raggiunge i vari luoghi tramite metro, bus o bici, anzi questa appare la scelta più logica e naturale. Proprio come dalle nostre parti, che pur abitando in un paesino della Provincia, preferiamo andare in piazza in macchina e oltretutto sembra l’unica soluzione possibile e ragionevole. Giusto un insignificante cambio di prospettiva, mettiamola così! Poi chiacchieri con uno studente come te e ti accorgi che uno degli stipendi più bassi è quello da magazziniere di 1.200 euro e l’unica cosa che ti passa per la mente è “Chissà se troverò mai un lavoro!”. Il confronto con altre realtà non può far che bene per crescere e migliorarsi. A sostenere questa politica c’è l’UE, che ha stanziato su per giù 14 miliardi di euro tra il 2014 e il 2020, con un aumento del 40% rispetto al 2007-2013. Dopo aver compiuto 25 anni, l ‘Erasmus da Gennaio 2014 si è dotato di un nuovo programma, che stando agli ultimi aggiornamenti, prenderà il nome di “Erasmus per tutti”. Trascorrere un periodo all’estero aiuta, per quanto si ami la propria Terra, si riesce a prendere consapevolezza delle contraddizioni intrinseche al sistema organizzativo del territorio, dove l’accedere a determinare agevolazioni dipende dalle conoscenze che si hanno, da quel “favore”che ti fanno e non da una struttura statale che vuole tutelare il cittadino in tutto e per tutto, assicurandogli le condizioni esistenziali per vivere dignitosamente. Un contesto in cui la famiglia costituisce ancora un ammortizzatore sociale di primaria importanza, dove un ragazzo al di sotto dei trent’anni ha difficoltà a lasciare i propri genitori ed essere economicamente autonomo. Non vedo l’ora di tornare a casa e di “inquinare” la mia Terra con ciò che ho appreso tramite questa esperienza, per quanto sia possibile ad una ventitreenne. In fondo non costa nulla provarci! Questo è l’unico inquinamento che auspico alla mia già martoriata Puglia! Au revoir!
Rennes, 23/03/2014 Sabrina Tommasi
Category: Costume e società