La ciclabilità in Europa: come rendere un paese bike friendly
Roma. Venerdì 14 febbraio 2014 si è svolto il seminario organizzato a Montecitorio dall'associazione FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) in collaborazione con il gruppo interparlamentare per la Mobilità Nuova coordinato dall'onorevole Paolo Gandolfi.
Un importante tavolo tecnico per la mobilità nuova alla presenza di esperti, amministratori, politici e rappresentanti di alcune delle tante associazioni FIAB presenti sul territorio e tra queste anche la delegazione leccese (“Cicloamici Lecce”).
l’Italia, poco amica delle due ruote, ne esce malconcia e con le ruote sgonfie.
Nel Belpaese per raggiungere un livello accettabile di mobilità ciclistica c’è ancora tanta strada da percorrere; nel mondo sono 20 le città amiche della bicicletta, nessuna è italiana (classifica redatta dal “Copenaghenize Index”).
I lavori sono aperti dalla vicepresidente della Camera Marina Sereni, a seguire il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D’Angelis, l’assessore alla Mobilità di Roma Guido Improta e poi la presidente Fiab Giulietta Pagliaccio.
I temi affrontati durante il seminario sono tanti, tra questi il doppio senso per le bici nelle strade a senso unico per tutti gli altri veicoli, una maggiore sicurezza in corrispondenza di rotatorie, zone 30 e la realizzazione delle “case avanzate” in prossimità degli incroci.
L’ on Diego De Lorenzis , socio e consigliere dell’associazione Cicloamici Lecce affronta il tema del furto delle biciclette ponendo l’attenzione su un sistema di identificazione nazionale gratuito e facoltativo che consenta di risalire al proprietario di una bici rubata.
Valerio Parigi – responsabile di Ciclabilità e Mobilità urbana FIAB illustra l’ esperienze dei paesi europei a ciclabilità avanzata.
Lo scambio di esperienze anche al di fuori dei confini nazionali è fondamentale e quanto mai necessario, per sviluppare una politica duratura in materia e raggiungere gli importanti obiettivi di spostamento modale, attraverso la definizione, per la prima volta nel nostro Paese, di una “Legge quadro per la Ciclabilità in Italia”, quale punto di riferimento univoco a livello nazionale.
Impegnata da tempo a colmare lo spread con L’Europa sul tema della ciclabilità e delle mobilità urbana – attraverso iniziative e proposte concrete di tipo informativo, istituzionale e di ricerca – FIAB ha invitato al seminario, tra gli altri, Frederik Depoortere, Dirigente Ciclabilità della Regione di Bruxelles, per condividere l’esperienza di ciclabilità avanzata attuata nella capitale belga.
E nonostante nel 2012 siano state venute più biciclette di automobili, 1 milione e 606mila bici contro 1 milione e 450mila macchine, l ‘Italia non è una nazione a misura di bici
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