IL SOCIOLOGO ONOFRIO ROMANO ROTTAMA MATTEO RENZI

| 21 Febbraio 2014 | 0 Comments

Una voce libera al di fuori del coro della disinformazione asservita .
Prevedere il futuro, per prepararlo in qualche modo, è difficilissimo: soltanto in pochi ci sono riusciti, ultimo il genio lucido e profetico di Pier Paolo Pasolini. Ma almeno di capire il presente e spiegarlo con chiarezza, soprattutto con onestà, dovrebbe essere compito imprescindibile dell’intellettuale, o di chi comunque a vario titolo opera nell’informazione e nella cultura.

Dovrebbe.

Perché poi gli esiti esistenti sono sconfortanti, in quanto nel grigio e desolato panorama italiano l’informazione è sostanzialmente asservita al potere economico e la cultura risponde al potere politico, a sua volta servo di quello finanziario.

Ma le eccezioni ci sono, a volte illuminanti, specie se spuntano fuori dal teatrino della politica e si dipartono dai più congeniali spazi dello studio, dell’approfondimento e della riflessione, coltivati con sincerità di intenti e indipendenza di giudizio: territori per lo più sconosciuti, qualità merce rara.

Capita poi ancora che i giornali – non certo quelli televisivi, capaci solo di fare confusione – quasi tutti emanazione dei grandi gruppi dei poteri forti – è noto come l’Italia sia vergognosamente agli ultimi posti al mondo per libertà di stampa, dia spazio, per lo più quale foglia di fico per coprire le proprie vergogne, qualche contributo illuminante.

Quello ospitato dal Corriere della sera, nel suo supplemento meridionale, martedì scorso, per l’autorevolezza dell’autore, per la franchezza dell’analisi, per la semplicità dell’esposizione, è di straordinario valore.

In un’intervista compunta quanto godibile, Onofrio Romano, 43 anni, di Molfetta, sociologo, docente all’università di Bari, illustra in sintesi estrema, ma efficace, gli esiti fallimentari delle politiche varate da Nichi Vendola in Puglia, con tesi che meritano ulteriori approfondimenti e specifiche riflessioni.

Lo faremo e ne riferiremo.

Ma non basta.

Liquida come “fascista” – insomma: il termine va inteso non in senso storico, bensì nel lessico famigliare all’attualità, quale dispregiatore del metodo democratico – direttamente Matteo Renzi.

Ora, Onofrio Romano è estraneo alle beghe partitiche. Insegna in un’università statale. Pubblica con Laterza. Vota a sinistra.

Insomma, vogliamo dire che intanto tutte queste cose sono un valore aggiunto alla sua tesi e la rendono preziosa, quanto insospettabile.

Ecco come chiude la sua intervista, sui cui altri contenuti ritorneremo doverosamente a parte:

“Matteo Renzi si sta comportando in modo inqualificabile. Chiedo ai parlamentari del Pd, espressione anche del mio voto: avallate il progetto di Renzi che solo sulla base della legittimazione delle primarie, svoltesi senza controllo in un’ associazione privata quale è un partito, dice di voler guidare un governo di legislatura, per essere poi giudicato sulla base di ciò che realizzerà? Questo è fascismo, l’efficienza misurata al di là di ogni criterio democratico. Matteo Renzi ha innestato un processo al di fuori del processo democratico. Questo è fascismo”.

In un appello ai parlamentari del Pd da parte di elettori delusi, firmato anche dallo stesso Onofrio Romano, veniva inoltre sostenuto: “Speriamo non vogliate menare il can per l’aia sostenendo che occorrerà vedere il programma di Renzi prima di decidere. Lo conosciamo bene il programma di Renzi e poi come ogni soggetto post-politico, egli non ha alcun programma: è solo al servizio dei poteri e della potenza. E questo porta a fare cose all’apparenza contraddittorie, come accarezzare al contempo Marchionne e Landini”.

Bisognerebbe qualificare poi anche il ruolo che continua ad avere il Presidente della Repubblica “al di fuori di ogni criterio democratico”. Ma intanto, per riflettere su quanto sta avvenendo, per documentarsi, per capirci davvero qualcosa, tutto questo basta e avanza.

Giuseppe Puppo

Tags:

Category: Costume e società

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.