TARANTO: GLI APPALTI PRESSO LA MARINA MILITARE ALL’ATTENZIONE DEL GOVERNO
Ben 44 lavoratori dei servizi di ristorazione di Maricentro e Mariscuola più 350 impiegati in servizi di sanificazione, lasciati soli dallo Stato, su cui il deputato pugliese De Lorenzis (M5S) ha presentato una interrogazione parlamentare .
La vicenda dei 44 lavoratori che prestano servizio di ristorazione presso “Maricentro” e “Mariscuola”, appaltatrici presso la Marina Militare a Taranto, giungono all’attenzione del Governo. A presentare una interrogazione del Ministro della Difesa Mario Mauro e del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini, per far luce sulla vicenda, è il deputato pugliese Diego De Lorenzis (M5S). Si tratta di 20 lavoratori e lavoratrici impiegati nel servizio di ristorazione che sono dipendenti di una ditta esterna che ha vinto in appalto il servizio presso la mensa di “Maricentro” e che sono attualmente senza lavoro, a causa del rifacimento della struttura iniziato senza alcuna previsione di un loro rimpiego. Medesima sorte per altri 24 dipendenti che prestano servizio presso “Mariscuola”.
“Non possiamo e non dobbiamo lasciare soli questi lavori – dichiara Diego De Lorenzis (M5S) – Comprendiamo le motivazioni del perché ci siano dei tagli alle spese della Difesa, ma perché, invece di tagliare sul costo del personale, non punta alla riduzione delle enormi spese effettuate per acquisire macchinari e apparecchi di guerra e di morte. Si tagli sul programma di acquisto dei mal funzionanti caccia F35, si tagli sulle spese delle missioni all’estero (circa mezzo miliardo di euro che lo Stato Italiano spenderà tra gennaio e giugno di quest’anno)”.
Ai 44 lavoratori del servizio di ristorazione si aggiungono circa 350 impiegati in servizi di sanificazione, sempre in appalto per conto della Marina Militare: “Ben 350 famiglie che avranno presto delle serie difficoltà e non devono esser lasciati soli dallo Stato – continua De Lorenzis – Questo avviene in una città già gravemente colpita dalla crisi economica e dal modello di sviluppo imposto e basato sul duopolio ‘militari-industria’. Un modello di sviluppo che non favorisce le alternative economiche e le vere vocazioni territoriali e che oggi presenta il conto con un altissimo tasso di disoccupazione e inoccupazione che a Taranto supera il 44,5%. Lavoro, ma quale lavoro?”.
Ai ministri Mauro e Giovannini viene richiesto se, in merito alla internalizzazione parziale o completa dei servizi delle forze armate che oggi sono appaltati a ditte esterne, prevedano che questi servizi siano erogati da personale attualmente impiegato nelle forze armate ovvero se intendano procedere alla redazione di eventuali concorsi pubblici per l’assunzione di ulteriore personale e, in quest’ultima ipotesi, se abbiano già valutato quanti lavoratori saranno impiegati per svolgere tali funzioni. Viene richiesto quale sia il numero totale di dipendenti di aziende private che, in appalto a Taranto e provincia, prestano servizio presso e per conto delle strutture militari nonché quante e quali aziende private sono coinvolte nel fornire servizi alla Difesa e quale sia la spesa complessiva che i ministeri impiegano per tali appalti. “Comprendiamo la logica della internalizzazione dei servizi – conclude il deputato M5S – ma a fronte di tanti lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro, quanti e quali saranno quelli che svolgeranno adeguatamente questi servizi all’interno degli edifici militari? Come saranno scelti? Ci saranno dei concorsi pubblici?”.
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