A proposito delle polemiche politiche di questi ultimi giorni LE CENERI DI MAURO E L’INDECENZA DELLA INDIVERI

| 4 Febbraio 2014 | 1 Comment

di Giuseppe Puppo

Come al solito, ma questa volta con ancora più vergognosa opera di disinformazione sistematica, quasi tutti i mass – media, asserviti al sistema, di cui sono parte integrante, a spese dei cittadini, si sono limitati a rappresentazioni folkloristiche, variamente colorate, degli avvenimenti politici di questi ultimi giorni.

Essendo in viaggio e trovandomi dunque ad assistere in diverse circostanze ai vari telegiornali, allibito, ho dovuto spiegare io ai miei commensali che le reazioni dei nostri portavoce in Parlamento (perché il M5S sono io, perché il M5S siamo noi tutti che abbiamo aderito e come possiamo, per le nostre capacità e possibilità, lo sosteniamo) erano la sacrosanta reazione ai provvedimenti, gli ultimi di una lunga serie, che il Pd e il Pdl, con le loro aggregazioni, hanno architettato, ai danni di tutti gli Italiani: una legge elettorale ancora più porcata della precedente dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale; un decreto che ha regalato miliardi alle banche; e la continua opera di sostegno e di intervento politico diretto di un presidente della repubblica che uccide i limiti del proprio mandato e ravviva il sistema di potere dei partiti.

E’ vero, ha ragione Beppe, così come sono, sono già morti, ma nel frattempo si sono trasformati in zombi che camminano e provocano continuamente, con i loro sussulti cadaverici, tesi ad occupare il potere, servire i potenti e uccidere la speranza.

Speranza poi– che ne è l’icastica rappresentazione, pure nella disperata e disperante opera di mascheramento nella versione renziana – sarà evidentemente l’ultimo a morire.

***

Da solo, invece, tornato a Lecce, questa mattina ho letto il commento più meschino di tutti, in cui Ezio Mauro accusa il M5S di disprezzare la democrazia e di produrre cenere politica.

Vale la pena ricordare al direttore de “La Repubblica” e a tutti i mestatori professionisti della disinformazione di regime, che ancora credono che questo sistema possa produrre “un cambiamento autentico che restituisca legittimità alla politica e fiducia ai cittadini” ( il tentativo di Renzie, insomma) che le cose stanno in maniera ben diversa.

Il M5S – e posso parlare con cognizione di causa, per aver studiato e per aver frequentato, prima di poter così affermare – è contro questa democrazia, così come l’hanno ridotta i partiti zombie e i loro politici camerieri dei potenti.

IL M5S è a favore della democrazia partecipativa, organica e rappresentativa dal basso in cui ognuno lavora e vota per sé stesso e per gli altri del bene comune e delle giovani generazioni.

Il M5S è contro questa politica che alimenta il potere economico e finanziario; che ha distrutto il ceto medio del decoro e della dignità e che fa diventare i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri; che ha prodotto disastri e non sa come porvi rimedio; che ha bruciato l’entusiasmo, la creatività, l’orgoglio e la dignità.

Ma non tutto è perduto.

Abbiamo archiviato un movimento dei forconi che, come era facilmente prevedibile, si è dimostrato velleitario e inconsistente.

Ma l’opposizione c’è. C’è l’alternativa, vera e globale, nelle proposte concrete in cui si articolano le idee del M5S, portate avanti con coerenza e articolate con concretezza, soprattutto per le giovani generazioni.

***

Si parva licet componere magnis, ma giusto per offrire un altro esempio della disinformazione fraudolenta e della sistematica denigrazione operata dai mass – media contro il M5S, a tutti i livelli, dopo il fondo di sabato del direttore de “La Repubblica” analizzato nella precedente nota, mi piace riflettere insieme a voi su un articolo, sempre di prima pagina, ospitato il giorno dopo dal quotidiano locale, a firma Rosanna Indiveri, con l’altisonante titolo “L’indecente spettacolo offerto in Parlamento”.

Va da sé, tanto che non c’è nemmeno bisogno di dirlo: tutta colpa del M5S!

 

L’autrice nemmeno non lo dice apertamente, infatti, anzi, bontà sua, abbozza pure qualche timido motivo di comprensione, per quanto fraudolento, ma tutto ciò rientrerebbe nel sacrosanto diritto di opinione, diritto inalienabile, se corretto dalla onestà d’animo e se sorretto dalla veridicità dei fatti.

Invece…Sempre senza nemmeno dirlo apertamente, la Indiveri si avventura in spiegazioni sociologiche, facendosi forza di citazioni involute, di uno dei tanti mestieranti della così detta informazione elevati a “maitre a penser” dal sistema televisivo del buonismo e dalla cultura di regime del renzismo, ruminate a fatica ed evidentemente pure mal digerite.

Sostiene Indiveri, pertanto, che la politica non sia per chiunque voglia intraprenderla, ma debba essere riservata a chi possiede “merito, capacità, saperi, sensibilità” per esercitarla: ne consegue implicitamente, che la colpa dello “spettacolo indecente” è del M5S che ha fatto entrare alla Camera e al Senato politici non professionisti, se non manipoli al bivacco.

 

Ecco, ecco un perfetto esempio – perché spesso le cose grandi si capiscono partendo proprio dalle piccole – di sedicente informazione che maschera il calcolo politico, del neo Pd in versione Renzi, e che poi nemmeno conosce ciò di cui parla a vanvera, soltanto per denigrare.

Ora, a parte che i “portavoce” dei cittadini in Parlamento eletti nel M5S hanno tutti quanti “merito, capacità, saperi, sensibilità” in abbondanza e nessuno di essi è quella sorta di discolo impenitente, o cattiva ragazza, come vengono comunemente considerati dalla disinformazione di regime.

A parte, ancora, che il Parlamento italiano ha visto vere e proprie gazzarre indegne e anzi vere e proprie battaglie campali, scatenate in passato dai politici di professione, la maggiore delle quali fu “combattuta” dal PCI nel 1953.

A parte che le proteste in aula di questi giorni sono state fin troppo civili, a mio modo di intendere, se paragonate al metodo con cui è stato impedita l’opposizione a provvedimenti veramente truffa, come la legge elettorale, o alla sostanza dei provvedimenti adottati, per cui sono stati regalati miliardi di euro alle banche, mentre gli Italiani muoiono di fame e si suicidano per disperazione, a parte tutto questo c’è un discorso di fondo, che mi piace spiegare alla Indiveri, o chi per essa, e che io ho capito, non ruminando, ma frequentando, non sproloquiando, ma confrontandomi.

 

Vale la pena spiegare che alla base della vera e propria rivoluzione che il M5S sta operando c’è proprio una diversa concezione della politica, intesa come interesse di ognuno in prima persona, come coinvolgimento di tutti per il bene comune, come partecipazione attiva e sensibile, tutto il contrario insomma della politica dei notabili professionisti, della casta del Palazzo, rivoluzione che parte dall’intimo privato.

 

Il M5S non chiede un semplice voto individuale: chiede una rivoluzione interiore personale.

Ed ecco l’entusiasmo, vivaddio la passione, che anima tutti gli aderenti, i militanti, gli elettori del M5S.

Se no, continueremo ad avere a rappresentarci carrieristi, trasformisti, lobbisti, servi dei banchieri, schiavi degli usurai.

Vogliamo invece avere a rappresentarci cittadini, moralmente integri e decorosamente partecipi come noi.

Se del M5S non si è capito questo, che è la cosa sua più bella, insieme al superamento delle vecchie ideologie e delle logiche stantie, del M5S non si è capito niente.

Poi, certo, uno può anche non interessarsi di politica…Ma tanto la politica si interessa di lui. Mettendogli nuove tasse, mentre finge di levarle, o abbassandogli lo stipendio, o negandogli la pensione, mentre regala miliardi ai mercanti di armi e agli speculatori della finanza internazionale.

Giuseppe Puppo

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Category: Costume e società

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Comments (1)

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  1. gildo ha detto:

    Non condividevo il M5s perchè lo ritenevo troppo vicino alla sinistra ma devo ammettere che da quando sono in parlamento mi stanno piacendo sempre di più.
    1) sono seri e coerenti no a compromessi con la vecchia classe dirigente
    2) fanno gli interessi dei cittadini non delle lobby o dei potentati
    3) gli vanno tutti contro vuol dire che danno fastidio, smuovono le acque della palude della casta dall’interno sputtanando tutte le schifezze e le porcherie.
    Sul fronte destro (??!!!) devo ammetter che la meloni mi piace ma si è unita con l’amico di ligresti e non credo che questo c’entri nulla con noi e la nostra storia

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