L’ARTISTA CRISTICCHI E L’ANTIFASCISMO MILITANTE CHE NEGA LA STORIA SULLE FOIBE
10.000 FAMIGLIE furono gettate nelle doline istriane dai comunisti slavi, 250.000 famiglie dovettero scappare per non fare la stessa fine, ma c’è ancora chi nega questa verità storica.
Dal Gazzettino di Firenze.
SCANDICCI
Show sulle Foibe, Cristicchi contestato
Renzi: solidarietà, venga a Firenze
Giovedì alcuni membri dei centri sociali sono saliti sul palco e hanno esposto lo striscione con la scritta «La storia non è una fiction. Non ricordiamo tutto»
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SCANDICCI – «Ieri sera, dopo il servizio del TG1 e poco prima di iniziare lo spettacolo ho ricevuto la telefonata di Matteo Renzi, che mi ha manifestato vicinanza e solidarietà per quanto avvenuto a Scandicci. Inoltre mi ha invitato a presentare Magazzino18 a Firenze, la città di cui è sindaco. Ripeto: questa storia deve appartenere a tutti!». Così il cantante Simone Cristicchi sul proprio profilo facebook dopo il caso innescato dall’incursione, giovedì sera, di una trentina di giovani dei centri sociali a Scandicci (Firenze) che hanno tentato di bloccare l’inizio del suo spettacolo ‘Magazzino 18’, sulla vicenda delle foibe e degli esuli dell’Istria, Fiume e Dalmazia
IL CASO – «Nessuno dei manifestanti ha ritenuto fosse importante assistere in prima persona a ciò che erano venuti a contestare per scoprire se stavano dicendo o no la verità». Così il cantante Simone Cristicchi, sulla sua pagina Facebook, ha commentato la contestazione, giovedì sera al Teatro Aurora di Scandicci, dei gruppi «Noi saremo tutto» e «Firenze antifascista» prima del suo spettacolo «Magazzino 18» sull’esodo istriano del 1947. Una trentina di persone sono salite sul palco e hanno esposto lo striscione con la scritta «La storia non è una fiction. Non ricordiamo tutto» davanti a circa 800 persone accorse per l’evento.
IL MOVIMENTO – «Abbiamo rivendicato – si legge in una nota del movimento – la volontà di non trasformare la storia in una fiction. Questa volta a giocare sporco è Simone Cristicchi, che con il suo spettacolo mette in scena il peggior revisionismo storico volto a legittimare il nazionalismo italiano anti-slavo». Sul posto sono arrivate diverse pattuglie dei carabinieri ma i contestatori se ne erano già andati, senza creare ulteriori problemi. «Lo spettacolo – ha detto Patrizia Coletta, direttore di Fondazione Toscana Spettacolo – racconta pezzi di vita di una storia controversa, trattata da Cristicchi con molta delicatezza e rispetto dei vari punti di vista. Non è uno spettacolo di parte».
«ESULI OFFESI DA QUESTA PAGLIACCIATA» – «Dispiace solo che tra il pubblico – ha scritto il cantante sulla sua pagina Facebook – ci siano stati molti esuli, offesi oltremodo da questa ridicola pagliacciata». Al riguardo è intervenuto anche Giovanni Donzelli, Presidente del Gruppo regionale di Fratelli d’Italia, esprimendo «solidarietà all’autore e a esuli». «L’irruzione – si legge in una nota di Donzelli – allo spettacolo di Cristicchi sulle Foibe avvenuta a Scandicci è disumana, non doveva essere consentita».
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Catone19601 FEBBRAIO 2014 | 15.25
Lo sappiamo che non ricordate tutto , avete tenuto nascosti gli eccidi di Stalin per decenni . Ora ci provate con quelli degli slavi .
Vit1 FEBBRAIO 2014 | 18.09
La solita gentaglia del: “Ognuno è libero di pensarla come vuole (purchè la pensi come me)” che non accetta un’idea di Storia diversa da quella distorta che gli hanno “insegnato”
Lettore_98013201 FEBBRAIO 2014 | 17.52
Già… come al solito. Firenze antifascista nera (dicono loro…), ma fascista rossa. Gli opposti che non sono opposti, particelle + e – che provengono dalla disintegrazione dello stesso nucleo, quello dell’odio e della violenza politica.
Lettore_15265091 FEBBRAIO 2014 | 17.50
C’è poco da fare e da dire. Le foibe hanno inghiottito migliaia di persone innocenti e non ci si sono buttati volontariamente.
dottquixote1 FEBBRAIO 2014 | 17.35
Vergognoso. In Istria c’e’ stata pulizia etnica. Pulizia degli italofoni pianificata a tavolino ed ammessa tranquillamente dai vertici titini. Il terrore non era rivolto a punire i fascisti, ma a far scappare il popolo istroveneto dall’Istria, dove esso era presente da almeno 500 anni (Repubblica di Venezia). E numerosissimi erano i socialisti, se non addirittura i comunisti … La rabbia e il livore contro gli italiani, da parte di altri italiani, e’ l’indice piu’ chiaro dello stato in cui versa la ns. coscienza nazionale. Dai tempi di Maramaldo sembra non sia cambiato nulla.
Lettore_28969921 FEBBRAIO 2014 | 17.22
Come Togliatti ancora in Russia approvo’ ufficialmente l’uccisione degli ufficiali italiani prigionieri perche’ fascisti, cosi’ il PCI non ha mai capito ne’ voluto capire il dramma dei 300.000 esuli istriani giustificando la nefanda azione delle autorita’ jugoslave comuniste nei confronti di una popolazione che abitava quelle terre da secoli. Vedo che a Scandicci, roccaforte del pensiero avanzato, nulla e’ cambiato dopo 68 anni.
Lettore_27241211 FEBBRAIO 2014 | 17.18
Sti pseudo democristiani, e radical chic, sempre contro il nazionalismo di casa, per poi elogiare e osannare dittature africane, israeliana, angloamericane.
SSG_521 FEBBRAIO 2014 | 17.05
In Italia la storia non esiste, ci sono solo testi di partito da adorare quanto la bibbia e chi li tocca muore.
abia681 FEBBRAIO 2014 | 16.35
Vorrebbero dimenticare le stragi comuniste… vorrebbero che solo i fascisti fossero ricordati per l’olocausto, quando aolo in Ucraina Stalin fece 11 MILIONI di morti (necessari per l’affermazione dell’ideale Marxista) Sono solo un manipolo di beceri pupazzi della peggior propaganda comunista !!!
Il censore1 FEBBRAIO 2014 | 16.11
Siete voi “antifascisti da macchietta” ad essere una fiction
Lettore_32070791 FEBBRAIO 2014 | 16.02
Voilà, Signore e Signori, la sinistra italiana.
erme1 FEBBRAIO 2014 | 15.54
Già, la vita non è una fiction….una decina di anni fa la rai ne tirò fuori una, Il cuore nel pozzo, se non ricordo male, che puntava i riflettori sull’infelice contraddizione partigiana. E io, che non amo tanto le fiction, non ho avuto altra scelta: volevo portare in classe un po’ di quell’oggettività che manca nei nostri libri di storia.
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