LADRO D’APPARTAMENTO DENUNCIATO DALLA POLIZIA
Durante un servizio di controllo del territorio in via Giammatteo, personale della Sezione Volanti notava delle persone sospette che si aggiravano tra le villette della zona, alcune delle quali si erano allontanate a bordo di un’autovettura, mentre un’altra si era data alla fuga a piedi tra i campi dopo avere lasciato nella vicina via Nutricati un ciclomotore. Quest’ultimo, un uomo alto circa 1.70 cm., corporatura normale, con capelli rasati, indossava jeans e giubbotto scuro con fascia bianca orizzontale e si trovava in compagnia di un’altra persona, anch’essa con capelli rasati e giubbotto scuro, si erano aggirati con fare sospetto vicino ad un muro di cinta di alcune villette poste all’intersezione stradale tra via Canudo e via Tinelli proprio nel punto in cui la strada curva leggermente verso sinistra per ricongiungersi con la via Giammatteo. Gli stessi, accortisi di essere stati notati, dopo aver scambiato alcune parole con delle persone a bordo di un’auto che poi si allontanava in direzione di Frigole, si dirigevano a piedi verso la vicina via Nutricati ove uno dei due ragazzi si allontanava dopo essere salito a bordo di un ciclomotore, mentre l’altro si dirigeva a piedi in via Stura per poi sparire tra le campagne adiacenti.
Presumendo che il ciclomotore parcheggiato fosse in uso al ragazzo fuggito a piedi, dalla targa si cercava di risalire al proprietario.
Dal controllo espletato si appurava che la proprietaria del ciclomotore è la moglie di B.I. leccese del’78, noto alla forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e sottoposto alla sorveglianza speciale.
Tenuto conto che lo stesso nel mese di Maggio dell’anno 2013, in un luogo molto vicino a quello dove la volante si trovava, si era reso responsabile dei reati di inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di Surbo e false dichiarazione sulla propria identità personale, reati per i quali era stato arrestato, i poliziotti presupponevano che il fuggitivo fosse proprio lui e che si stesse aggirando nella zona per commettere altri reati.
In considerazione di ciò, si effettuava un accurato pattugliamento della zona alla ricerca di elementi utili al rintraccio dei fuggitivi. Finalmente, in via Ausonio che dista circa 500 metri dal luogo del ritrovamento del ciclomotore si rintracciava una persona le cui sembianze fisiche e l’abbigliamento corrispondevano a quelle della persona fuggita a piedi.
Sottoposto a perquisizione, si rinveniva all’interno della tasca sinistra del giubbotto un cappello di lana di colore nero ed un paio di guanti da lavoro con la parte del palmo della mano plastificata.
Veniva anche perquisito il ciclomotore e nel bauletto portaoggetti nel quale vi era una sacca di tela di colore grigio, con stampata sopra la scritta PRADA in rosso, contenente oggetti ed arnesi atti allo scasso.
Giunti nei pressi del muro di cinta posto a preservare un terreno, sito proprio all’imbocco della via Tinelli procedendo dalla via Canudo, si accertava che aldilà di quella recinzione vi erano gettati in terra una scala in alluminio ed una grossa giara in terracotta . Presupponendo che quella fosse refurtiva lasciata da ignoti ladri, uno degli operatori accedeva a quel terreno e percorreva a ritroso le tracce lasciate nell’erba alta e giunto al muro di cinta della villetta confinante con ingresso dal civico 46 di via Giammatteo, e sul terreno poteva vedere alcuni segni di scarpe su alcune piastrelle appoggiate al muro.
Il proprietario giunto sul posto confermava che la giara era stata effettivamente asportata dal giardino della sua casa così come altre tre giare rubate in altri episodi simili e già denunciati.
Considerato che al momento non erano emersi elementi utili e tali da poter effettivamente collegare la presenza del B.I in quei paraggi con il tentativo di furto descritto, lo stesso veniva indagato in stato di libertà per il possesso ingiustificato di arnesi ed oggetti atti allo scasso e la segnalazione all’Autorità competente per l’inosservanza delle prescrizione impostegli dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora in Surbo.
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