AGGRESSIONE FERMO AL SEMAFORO
FERMO AL SEMAFORO VIENE AGGREDITO CON PUGNI SUL VOLTO PER MOTIVI DI VIABILITA. IMMEDIATE LE INDAGINI DELLA POLIZIA PERMETTONO DI INDIVIDUARE NELLA NOTTE L’AUTORE DELL’AGGRESSIONE
Alle ore 20.15 circa, una volante veniva inviata nei pressi dell’incrocio semaforico di viale Grassi con via vecchia Carmiano, dove un uomo dichiarava di essere stato aggredito da due giovani a bordo di autovettura lancia Y di colore scuro che, successivamente si erano allontanati.
Il richiedente spiegava agli operatori che, poco prima, mentre si trovava a bordo della propria auto, notava due persone a bordo di una Lancia Y le quali si avvicinavano, affiancandosi alla sua autovettura, lato guida e dopo aver avuto un alterco , per motivi di viabilità, gli sferravano dei pugni al volto.
Sul posto si faceva intervenire personale del 118, che provvedeva al trasporto del predetto presso il locale Nosocomio V.FAZZI, ove i sanitari di turno gli riscontravano un “TRAUMA MAXILLO FACCIALE E CRANICO COMMOTIVO CON SOSP, EMOVITREO POST-TRAUMATICO”, con una prognosi di gg.30 s.c., e lo ricoveravano presso il reparto oftalmico
Gli agenti effettuavano degli accertamenti attraverso la targa fornita e risalivano all’intestatario dell’auto, un uomo residente in provincia, il quale specificava che l’auto è in uso al proprio figlio L.F. del’73 che era uscito nel pomeriggio e da allora non lo aveva più visto. L’uomo, alla presenza degli operatori di Polizia contattava telefonicamente il figlio comunicandogli che si sarebbe dovuto presentare in Questura per meglio chiarire la sua posizione in merito ai fatti accaduti.
Presentatosi in Ufficio L.F. che inizialmente avrebbe negato l’aggressione dichiarando di aver avuto un semplice alterco per motivi di viabilità, messo alle strette, confessava di aver preso a pugni il malcapitato automobilista, e veniva pertanto denunciato in stato di libertà per lesioni personali gravi. In merito alla presenza di una seconda persona, avrebbe dichiarato di essere stato solo lui l’autore dell’aggressione e che il suo conoscente sarebbe rimasto in macchina.
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