Il “buen retiro” leccese di Gerard Depardieu

| 14 Gennaio 2014 | 0 Comments

(Rdl)Beh, in realtà, come definizione, avrebbe pure ragione. Trasportato dalla moda delle vacanze nel Salento cantate da Biagio Antonacci, l’attore francese si era deciso ad accasarsi a Lecce, come tanti altri così detti Vip che negli ultimi tempi avevano scelto il Salento per il loro “buen retiro”, cioè un luogo appartato e tranquillo dove si cerca e si riesce a trovare riposo, e tranquillità per le proprie attività”.

Lo aveva trovato in pieno centro storico, vicino al convitto “Palmieri”, ma commettendo l’errore fatale di andarsi così a trovare col suo alloggio vicino ad un locale commerciale che fa musica fino a notte fonda, con il titolare del quale è andato avanti per settimane a colpi di proteste, litigi, secchiate d’acqua e querele, fino alla decisione di andarsene da Lecce, con relativa coda di spiegazioni problematiche e accuse velate e denudate, per quanto la vicende non sia ancora conclusa.

L’attore famoso a livello internazionale, che ha appena compiuto 65 anni, l’uomo di mondo, l’esperto di relazioni, è scivolato sulla buccia di banana in un centro storico bellissimo, come quello di Lecce, ma abitato, a differenza degli altri, non da fantasmi, ma da gente vera, con tutto ciò che comporta, “movida” compresa, che poi è a Lecce un tocco di città del mondo, a livello sociale, oltre a essere una boccata d’ossigeno a livello economico, nel commercio al tempo della crisi.

Ma poi, benedetto uomo, invece di impartire lezioni non richieste di bon ton, invece di prendersela, come tanti di sinistra, alla fine, con tutto ciò che è popolare, invece di spargere qua e là la puzza sotto al naso che si portava, se voleva il silenzio, non poteva trovarsi una masseria di campagna? Ce ne sono tante, e pure vicino alla città…

Così, meritatissima, la bonaria prese in giro di una satira feroce e non volgare, che in queste ore impazza sui social network, a opera di qualche leccese core preciatu, che “cu sfutte” porta scritto nel proprio dna, e di cui riportiamo qui qualche mirabolante esempio, per seppellire tutto, appunto, con una risata.

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Category: Costume e società

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