UNITI CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE… si ma per limitarsi a chiaccherare?

| 22 Novembre 2013 | 0 Comments
(ndr)
Siamo tutti contro la violenza, e su questo non c’è discussione, sulle donne poi.
Se però essa sia il retaggio di una cultura patriarcale, o invece è la conseguenza dei lascivi comportamenti di questa società, è tutto da dimostrare. E anche il riferimento al razzismo mi pare che abbia a che fare come il cavolo a merenda.
Si ha l’impressione che tutti gridino per far vedere come sono sensibili e bravi, ma che poi nessuno voglia andare a fondo alla questione e dire le cose come stanno.
Anche perchè questo richiederebbe ad ognuno di noi un esame di coscienza serio, approfondito e sopratutto onesto. E riconoscere di aver sbagliato, e dirlo pubblicamente e molto difficile per non dire impossibile. Riconoscere che tante battaglie che da ragazzi ci sembravano sacrosante hanno prodotto tanti guasti richiede un coraggio ed un’onesta intellettuale non comuni.
Spesso sentiamo dire che la violenza sulla donna  e lo stesso omicidio nascano dalla voglia di possesso, dal considerare una donna come un oggetto. E allora ci domandiamo, un uomo che prima uccide la moglie e poi si toglie la vita, lo fa perchè vuol possedere un oggetto? Qualcuno può seriamente pensare che per non perdere un oggetto uno perda la cosa più preziosa, la propria vita? O invece vi è un disagio più profondo, legata al nostro tempo che non riusciamo a interpretare  a comprendere, o magari non vogliamo comprendere?
Nella società tradizionale la donna era il sesso debole, e nonostante ci trovassimo in presenza di una società dove il tasso di violenza era certo più alto che ai nostri giorni, “la donna non la si doveva toccare nemmeno con un fiore”. Chi lo faceva era tacciato di vigliaccheria, e ogni altro uomo che pure non avesse a che fare con quella donna era legittimato ad intervenire in sua difesa. Un uomo che usava violenza su una donna, non era sicuro neppure in galera.
Poi un bel giorno ci siamo raccontati  che la donna è uguale all’uomo, che può fare il militare, che può fare la guerra, che quindi è un guerriero, e così abbiamo smesso di considerarla una cosa diversa dall’uomo, che doveva godere di una maggiore protezione, abbiamo smesso di alzarci nell’autobus per cedergli il posto, abbiamo deciso che invece della dolcezza, della femminilità, i tratti che dovevano caratterizzare la donna moderna, dovevano essere la decisione, la fermezza, al centro del suo mondo non più la famiglia, ma la carriera. Non più mogli, amanti, amiche complici…ma donne in carriera, veline, competitori decisi e disposte a tutto.
Poi, ad un certo punto, smarriti, ci siamo chiesti ma come mai la famiglia non funzionasse più, come mai sempre più donne usassero la seduzione come arma per far cadere ai propri piedi, non il marito, il compagno, l’amante, ma il capoufficio colui che può dare uno mano per far carriera, per aver maggiore potere da utilizzare non solo su i colleghi, ma anche sul proprio uomo.
Poi…. un brutto giorno scatta la violenza, a volte la follia omicida, questi uomini, compagni perfetti, ottimi mariti, padri esemplari per una vita, che all’improvviso diventano terribili assassini.
E noi tutti rimaniamo increduli e incapaci di comprendere, e così finiamo per limitarci a piangere sulle tragedie ed ad augurarci che non si ripetano più, magari lanciando strali su un fantomatico uomo, dimenticando che quell’uomo ci assomiglia, o assomiglia ai nostri uomini, in maniera incredibile.
Ed ecco il comunicato.
La violenza è sempre deprecabile, ma lo è ancor più quando è un gesto codardo che si scaglia contro la persona che si dice di amare. L’imposizione di un marchio su di un altro essere umano è frutto di un latente razzismo, che trova le sue radici in una cultura sociale di stampo patriarcale che mal si adatta alla modernità. È necessario capovolgere la prospettiva per guardare con ottimismo al futuro. Il 24 novembre, dalle ore 16.00, Galatina (Le) sarà rischiarata dai lumi di chi chiede di fermare la cultura delle differenze. Numerose associazioni della provincia salentina chiamano tutti coloro che avvertono questa esigenza a sfilare Uniti Contro La Violenza Di Genere, manifestazione nata per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dall’ONU per il 25 novembre di ogni anno. L’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dall’Ambito Territoriale Sociale di Zona di Galatina, dopo aver chiesto agli uomini un impegno concreto contro la violenza sulle donne, con l’adesione alla campagna White Ribbon, si aprirà con una fiaccolata in rosso (è richiesto ai partecipanti di indossare qualcosa di tal colore). Il rosso, assurto nell’immaginazione collettiva a simbolo della lotta contro la violenza di genere grazie all’azione/arte pubblica di Elina Chavet e delle sue Zapatos rojos, non è più il simbolo del filo di sangue che ci ha portati alla presa di coscienza, ma è simbolo di vita, di lotta appassionata per la difesa dei valori di eguaglianza e dignità umana. Il corteo partirà dalla Basilica di Santa Caterina D’Alessandria e terminerà presso il Palazzo della Cultura “Z. Rizzelli”, ove seguiranno la proiezione di un video-messaggio di alcuni Parlamenti, i saluti istituzionali del Sindaco di Galatina Cosimo Montagna, gli interventi del P. M. Antonio De Donno, della sociologa Irene Strazzeri, della Presidente dell’ARCI Lecce Anna Caputo, testimonianze di Polizia di Stato e Carabinieri, letture teatrali, letture poetiche, flash mob e coreografie di danza, a cura delle associazioni organizzatrici e dei ragazzi dei licei classico e scientifico galatinesi.
Uniti contro la violenza di genere è un coro di voci diverse tra loro e individuali, accomunate da un unico desiderio di riconoscere il diritto alla dignità delle donne.
Le associazioni organizzatrici sono A.geAgedo LecceARCI Eutopia GalatinaARCI LecceArs & GalleryAss. Arma Aeronautica GalatinaAss. Nazionale Carabinieri GalatinaAss. Nazionale Polizia di Stato GalatinaClub UNESCO Galatina, Compagnia TheatrumDNA DonnaEterarteGalatina2000Galatina Arte Storia Cultura,Galatina LetterataGruppo scout A.G.E.S.C.I., Il MandorloIntervalla InsaniaeOfficine17P. ArtPro Loco GalatinaPortatori Sani Di SorrisiProtezione CivileQuelli di Piazza San PietroSan Francesco d’AssisiSel GalatinaUniversità Popolare “Aldo Vallone” Galatina.

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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