BIKE SHARING, “POLEMICA INUTILE E INTEMPESTIVA”
L’assessore al Traffico e alla mobilità, Luca Pasqualini, interviene per replicare alle critiche del consigliere Salvemini e per elencare tutti gli adempimenti da parte del Comune.
Inutile e intempestiva l’ennesima polemica sollevata sul sistema cittadino di bike sharing dal consigliere Salvemini. Probabilmente preoccupato dalla manifesta volontà dell’Amministrazione Comunale di voler a tutti i costi sostenere e promuovere l’utilizzo della bicicletta in città, Salvemini dimentica che il comunicato stampa del 26 settembre conteneva, di fatto, già la risposta alla sua domanda.
Non a caso, il comunicato inviato dall’Ufficio Stampa del Comune di Lecce al quarto capoverso recitava testualmente: “Considerato che alcuni aspetti dell’attuale sistema di Bike Sharing si sono dimostrati poco funzionali ed onerosi, si sta lavorando ora su una forma integrata di manutenzione a lungo termine tra la ditta costruttrice degli impianti e le molteplici associazioni locali operanti nel campo della mobilità ciclistica, che prevede anche l’utilizzo di distributori automatici dei kit necessari per l’utilizzo dei ciclo veicoli. Ciò al fine di superare il problema legato alle difficoltà riscontrate nella vendita delle tessere, dovuta alla mancanza di proventi per i distributori. La residua gestione del servizio, prima della chiusura invernale necessaria per il fisiologico calo di utilizzatori in tale periodo, è stata affidata alla ditta realizzatrice dell’impianto che si occuperà anche dei lavori di ripristino delle strutture danneggiate dai furti e dagli atti vandalici”.
Proprio in questi giorni la ditta in questione sta provvedendo infatti:
- in contemporanea alle manutenzioni ordinarie, ad eseguire una manutenzione straordinaria dell’intero impianto;
- ad aggiornare la piattaforma tecnologica del sistema dandone notizia via mail a tutti i possessori di scheda;
- alla fornitura di 20 nuove biciclette;
- alla sistemazione delle biciclette già in circolazione.
L’urgenza di procedere ad un affidamento provvisorio di due mesi, scaturisce proprio (operando con un minimo di tranquillità), dalla necessità di eseguire le operazioni appena menzionate, di attrezzare il sistema con i distributori automatici, di creare la giusta sinergia tra il Comune e coloro i quali attraverso le iniziative di evidenza pubblica di prossima attuazione vorranno con lo stesso collaborare.
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