Sequestrato un cucciolo sfruttato per accattonaggio
L’episodio è avvenuto ieri sera in via Leuca. L’appello dell’assessore Andrea Guido: “Non date soldi ai mendicanti che sfruttano gli animali per l’accattonaggio. E’ una pratica vietata che nasconde spesso ancor più gravi crudeltà”
Un altro sequestro di un cucciolo di cane sfruttato per accattonaggio. Questa volta il fatto è accaduto in via Leuca, nei pressi del supermercato Di Meglio. Ieri sera, poco prima delle ore 20, un giovane rumeno è stato sorpreso mentre era intento a sfruttare un meticcio femmina di circa 3 mesi per impietosire i passanti e guadagnare del danaro facendo l’elemosina. E’ stato lo stesso Assessore alle Politiche Ambientali del Comune, Andrea Guido, ad accorgersi di quanto accadeva e a richiedere l’intervento del corpo di guardie zoofile A.N.T.A., associazione a servizio dello stesso Assessorato. L’operazione di sequestro del cucciolo è stata condotta di concerto con la Polizia Municipale la quale ha preso in custodia l’animale e ne ha predisposto il ricovero presso il canile sanitario.
Esibire o utilizzare cuccioli di animali per la pratica dell’accattonaggio è vietato dal Regolamento comunale. La norma mira in primo luogo a tutelare la salute e il benessere degli animali, i quali, in queste circostanze, una volta diventati adulti – e dunque “improduttivi” per la questua – vengono solitamente abbandonati al loro destino.
“Non date soldi ai mendicanti che sfruttano gli animali per l’accattonaggio. E’ una pratica vietata che nasconde spesso ancor più gravi crudeltà”. E’ l’appello lanciato dall’assessore Andrea Guido dopo l’ennesimo intervento delle Guardie Zoofile. “Cani e gatti – continua l’assessore Gudo – sono gli animali più utilizzati per l’accattonaggio lungo le vie della città al fine di intenerire i passanti che, inconsapevolmente, lasciano la moneta allo sfruttatore di turno e finiscono per alimentare questa pratica illegale. Ieri un cucciolo è stato sottratto dalle mani di chi lo usava come macchina da soldi e portato in un luogo sicuro, dove ha già ricevuto una prima visita medica in attesa della sua sistemazione definitiva”.
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