DOPO AVERLO RUBATO GETTANO IPHONE 5 IN UN POZZO
SANNICOLA – Nel tardo pomeriggio di giovedi 08 agosto,il personale della locale Stazione Carabinieri riceveva la segnalazione da parte di una dipendente di un’agenzia di case in affitto la quale affermava che, nella mattinata di ieri, mentre si trovava al lavoro in una delle case da dare in affitto sita in Sannicola – Contrada Canali, improvvisamente si era accorta di non avere più con sé il nuovissimo IPHONE 5 acquistato da pochi giorni. Immediate attività informative e di indagine permettevano agli uomini dell’Arma nella tarda serata di ieri di acclarare le responsabilità dell’episodio ed attribuirlo a due donne, F.O. classe 1972 di Casarano e T.D. classe 1982 di Gallipoli, incaricate di fare le pulizie per conto dell’agenzia di affitti nella casa in cui il furto si era consumato. Ulteriori approfondite investigazioni hanno inoltre consentito di appurare che, accortesi del fatto che la malcapitata aveva dei sospetti nei loro confronti ed era intenzionata a denunciare il fatto ai Carabinieri, le due donne, allontanandosi dall’abitazione dove lavoravano in modo precipitoso ed ingiustificato e senza portare a termine le pulizie del giorno, seriamente preoccupate dell’epilogo che ci poteva essere per loro, avevano gettato in un pozzo poco lontano dalla casa l’IPHONE sottratto.
Considerato che il reato era stato commesso in orario diurno e che non erano stati rilevati segni di effrazione sulla porta d’ingresso né sulle finestre dell’abitazione, trovate regolarmente chiuse, le indagini si sono da subito concentrate su chi era presente, unitamente alla vittima, nella casa, cioè soltanto le due addette alle pulizie.
Rintracciate, identificate e messe alle strette dai Carabinieri le due hanno ammesso quanto contestatogli ed indicato il pozzo, di circa 20 metri di profondità, ove il telefono era stato gettato nella fuga. Con la collaborazione del S.A.P. dei Vigili del Fuoco di Lecce i militari hanno quindi provveduto a recuperare la refurtiva e porla sotto sequestro per il successivi rilievi dattiloscopici di rito, le due donne sono state quindi denunciate in stato di libertà per furto aggravato e continuato in concorso.
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