LECCE: TOUR ESTIVO DI DANIELE SILVESTRI
Venerdì 16 agosto (ore 22.30 – ingresso 18 euro) il cantautore romano si esibirà in Piazza Libertini a Lecce.
Una formazione che si preannuncia come una “superband”, successi, brani “storici” e anche inediti per fare in modo ogni sera di offrire un concerto unico e irripetibile. È questo il nuovo tour estivo “Live 2013” di Daniele Silvestri che approda a Lecce. Mai come questa volta Silvestri dimostra di avere una gran voglia di sperimentare e mettersi in gioco con l’ambizione di stupire e stupirsi, in un percorso totalmente inedito che si annuncia entusiasmante e imprevedibile. Se avesse un titolo questo tour, prodotto da Cose di Musica, sarebbe “Il bisogno di Rock”, parafrasando una delle sue canzoni più recenti. Perché è senz’altro questo l’ingrediente principale della nuova avventura live di Daniele Silvestri che dimostra di mettersi in gioco in un percorso totalmente inedito che si annuncia entusiasmante e imprevedibile. Molte le novità, a cominciare da una formazione allargata e “mutante”, in cui alla band storica si aggiungeranno più o meno stabilmente musicisti e polistrumentisti del calibro di Rodrigo d’Erasmo (Afterhours), Guglielmo Gagliano (Benvegnù, Negrita), Massimo Giangrande che, insieme ai veterani del gruppo, costituiranno una sorta di superband capace di tutto, compreso un continuo cambio e scambio di strumenti e ruoli. Tutto questo senza contare gli immancabili ospiti, tra amici e colleghi, che con le loro apparizioni a sorpresa renderanno ogni concerto un evento unico e – spesso – irripetibile e il contributo d’eccezione di Giancarlo Sforza (già collaboratore di Tiziano Ferro, Lucio Dalla, Jovanotti, tra gli altri) per l’allestimento scenico. Ma sarà anche il repertorio a segnare un cambio di passo evidente: ogni singolo arrangiamento sarà ripensato e rinnovato, col preciso intento di azzerare meccanismi e abitudini ben consolidate a favore di interpretazioni sorprendenti. Non mancano, ovviamente, molti dei principali successi di Silvestri, il quale però approfitta del nuovo sound per recuperare anche brani storici fin qui pressoché esclusi dalla dimensione Live, attingendo a un repertorio che in quasi vent’anni di carriera si è fatto davvero ricco, con più di 115 canzoni pubblicate, oltre alle tante collaborazioni e le cover. Il tutto confrontandosi costantemente col pubblico, anche grazie al continuo scambio di opinioni e consigli che arriva dal Web, dove in quest’ultimo anno si è enormemente arricchita la presenza di fan, che tra Facebook, Twitter e il nuovissimo danielesilvestri.it si avvicinano ormai alle 300.000 presenze, in costante aumento. Perfino il Merchandising si è scelto e realizzato consultando il popolo dei fan su internet. Ma il Tour sarà anche un’occasione per proporre, di volta in volta, “in esclusiva” per il pubblico dei suoi concerti, uno o due brani inediti, che potrebbero essere inclusi nel nuovo album al quale il musicista sta lavorando. L’intenzione è quella di farli vivere e crescere sul palco prima ancora di inciderli e pubblicarli, modificandoli, aggiustandoli e stravolgendoli. Normalmente quando musicisti e cantanti si ritrovano per le mani delle nuove canzoni, decidono di farci su un disco. Silvestri invece ci fa un tour.
“Storia di ecologia, coscienza e surreltà”, il manifesto “celebrativo” dell’edizione 2013, è un’opera dell’artista salentino Massimo Pasca. «C’era una volta un cantante di una famosa band. Nel suo periodo migliore aveva i capelli lunghi e la barba», sottolinea l’autore. «A un certo punto della sua carriera disse: “Siamo più popolari di Gesù Cristo. Non so chi morirà per primo. Il Rock and Roll o il Cristianesimo”. Morì prima lui, a testimonianza che a portarsi merda da soli ci vuol poco. Se i mostri sacri e il sacro si incontrano nell’arte, possono rinascere magari venendo a trovarci qui nel Sud Est d’Italia, il posto più surreale che ci sia», sottolinea Pasca. «John Lennon e Gesù sono tornati venendo fuori dai miei pennarelli. Questo cantante miracoloso è approdato con il suo sottomarino giallo sul Mar Adriatico accolto da un santo locale (San Giuseppe da Copertino), rigorosamente provvisto di mascherina antigas (sai com’è, qui lui ci deve stare). E appena sbarcato è stato sparato (e son già due volte) ai polmoni da un grosso cannone a fasce bianche e rosse». Cinquecento copie del manifesto (nel formato 70×100) firmate dall’artista saranno in vendita durante le serate del festival e in altri punti di distribuzione (tutte le info sul sito www.seifestival.it).
Fin dalla sua nascita, nel 2006, il Sud Est Indipendente ha dichiarato la sua vocazione a scegliere gruppi e progetti eterogenei, a trasformarsi di volta in volta allargando l’orizzonte delle proprie proposte per offrire al proprio pubblico una panoramica ampia e variegata della musica pescando nei diversi generi che vanno dal punk al cantautorato, dal rock allo ska, dal folk ai ritmi in levare. Nelle diverse location salentine che hanno ospitato il festival, si sono alternati artisti come Baustelle, Gogol Bordello, Bugo, Skatalites, Verdena, Tre Allegri Ragazzi Morti, Vallanzaska, Teatro degli Orrori, One Dimensional Man, Jon Spencer Blues Explotion, Mannarino, Calibro 35, Brunori Sas, Amor Fou, Lombroso, Dellera, Crifiu, Mascarimirì e molte altre realtà italiane e pugliesi. Questa edizione del festival è realizzata in collaborazione con TT Events, Molly Arts e Alta Fedeltà Produzioni, con il patrocinio del Comune di Lecce nell’ambito del progetto Lecce Capitale Europea della Cultura 2019 e con il sostegno di Svicat.
Category: Costume e società