Musica, teatro, cinema, fotografia, editoria, danza, accessibilità: sono questi gli ingredienti principali della terza edizione di SoundMakers Festival che si svolgerà dal 18 al 23 giugno nella provincia di Lecce sul tema dei “Beni Comuni”. L’articolato programma del primo festival in Italia interamente progettato per una cultura accessibile e senza barriere conferma anche quest’anno l’impegno nell’offrire soluzioni e servizi in grado di consentire a tutti i suoi pubblici, senza esclusione alcuna, di partecipare e fruire degli appuntamenti culturali proposti. Tra gli ospiti chiamati ad interpretare il tema dei Beni Comuni ci saranno Moni Ovadia, Nada e Fausto Mesolella, Evgen Bavčar, Redi Hasa, Marco Bardoscia, Chiara Idrusa Scrimieri, Hermes Mangialardo e Massimo Donno.
Si parte martedì 18 giugno (ore 21.00 – ingresso gratuito) presso l’Istituto “Anna Antonacci” di Lecce con la proiezione in prima nazionale della versione con audio-descrizione di The Millionaire, film di Danny Boyle vincitore di otto premi Oscar. L’audiodescrizione della proiezione, in collaborazione con Lucky Red, è realizzata all’interno di un progetto di ricerca dell’Università di Macerata, coordinato da Elena di Giovanni, con la collaborazione di SubTi. Gli spettatori vedenti che interverranno alla proiezione leccese avranno inoltre la possibilità di seguire il film bendati allo scopo di sperimentare un’alternativa e suggestiva modalità di fruizione sensoriale.
The Millionaire (titolo originale Slumdog Millionaire) è tratto dal romanzo di Vikas Swarup “Le dodici domande” e narra la storia di Jamal Malik, un ragazzo di Mumbai cresciuto nelle baraccopoli che sta partecipando al quiz televisivo “Chi vuol essere milionario?”. Davanti a un pubblico incredulo il giovane sta per rispondere all’ultima e decisiva domanda che potrebbe fargli vincere ben 20 milioni di rupie quando viene arrestato e interrogato dalla polizia con l’accusa di frode. Dopo essere stato torturato tutta la notte la polizia gli mostra il video della sua partecipazione al quiz e gli chiede come facesse ad avere le risposte a tutte le domande; da quel momento il ragazzo ripercorre le tappe della sua vita da quando era un bambino di strada: ogni risposta data corrisponde ad una fase della giovane e turbolenta vita di Jamal. Commentando l’uscita del film negli Stati Uniti Danny Boyle ha raccontato così la scelta dell’India come ambientazione: “Mumbai è un coacervo di contraddizioni. La miseria convive con la ricchezza. Gli slum (le baraccopoli) sono vicinissimi ai grattacieli abitati dalle persone benestanti, ma a tutti va bene così. Se vuoi capire l’India, non devi cercare di risolvere i suoi contrasti, devi abbracciarli”. Il film ha ottenuto dieci candidature all’Oscar 2009, aggiudicandosi 8 statuette, tra cui miglior film e miglior regista.
Mercoledì 19 giugno l’appuntamento è alla libreria Liberrima di Lecce (ore 18.30 – ingresso gratuito) per una tavola rotonda sul tema “Beni comuni”; a partire dal libro “Teatro Valle Occupato. La rivolta culturale dei beni comuni” (Derive/Approdi) prenderà il via l’incontro che vedrà la partecipazione di Irene Strazzeri (docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e di Sociologia del mutamento e dei processi culturali, Università di Foggia), Airan Berg (Direttore artistico “Lecce 2019 – Capitale della Cultura”), Mauro Marino (operatore culturale Fondo Verri), Gigi Mangia (POIESIS). Introdurrà l’incontro il direttore artistico di Soundmakers Gian Maria Greco, modererà Ubaldo Villani-Lubelli, assegnista di ricerca in Istituzioni Politiche e Parlamentari presso l’Università del Salento e consigliere di amministrazione dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce. Nel corso dell’incontro si terrà un collegamento da Roma con i rappresentanti del “Teatro Valle Bene Comune”. La tavola rotonda sarà accessibile grazie al servizio di interpretariato in Lingua Italiana dei Segni. L’evento è organizzato in collaborazione con Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, Presidio del Libro – Copertino, Fondazione Moschettini, Liberrima, Teatro Valle Bene Comune – Roma.
Da giovedì 20 fino a sabato 22 (ingresso gratuito, orari: 10.00/13.30 – 14.30/19.30) il MUST di Lecce ospiterà la mostra del fotografo sloveno Evgen Bavčar. Le sue opere sono una vera e propria sfida al limite fisico della sua cecità, le sue fotografie prendono forma dai ricordi e dalle suggestioni evocate dalla realtà circostante, che l’artista rielabora con grande profondità, creando “visioni dell’anima” oniriche ed emozionanti. Bavčar è uno degli autori più apprezzati del mondo della fotografia ma è anche non vedente dall’età di dodici anni, quando due terribili incidenti hanno gettato nel buio la sua vita. Costretto a fuggire dall’oscurità esteriore trova rifugio nei luoghi più nascosti della propria anima, percorrendo territori inesplorati ed indefinibili e restituendo il frutto della sua ricerca attraverso una serie di immagini mentali che attinge da un “presepe di ricordi”. Le sue fotografie hanno il profumo della Slovenia ed esprimono il ricordo di spazi, luci e forme della sua infanzia. Molti gli chiedono come faccia a fotografare. Risponde: “Mi dovete chiedere non come, ma perché fotografo. Scatto in rapporto ai rumori, ai profumi e soprattutto in relazione alla mia esperienza della luce. Poi scelgo le mie foto facendomi consigliare da amici con lo sguardo libero da ossessioni personali”. Ogni opera in mostra è audiodescritta e accompagnata da una quartina di endecasillabi e un verso sciolto che provano ad esprimerne il messaggio artistico. Il servizio di audiodescrizione è stato realizzato dagli studenti del corso di Traduzione Multimediale della facoltà di Lingue Moderne per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale dell’Università di Macerata: Letizia Anteni, Anthea Bottoni, Maria Francesca Di Nicola, Sara Maraschio, Patrizia Medori, Emy Mogetta e Luca Villani, con il coordinamento della professoressa Elena Di Giovanni. I versi sono di Francesco Manieri, la voce di Antonio Calò. La Mostra rientra nel progetto Lecce Capitale Europea della Cultura 2019.
Giovedì 20 giugno (ore 21.00 – ingresso 10 euro, + dp, prevendite Bookingshow) al Teatro Romano di Lecce sarà presentata in prima nazionale in LIS la conversazione scenica “Il registro dei peccati” di Moni Ovadia. L’attore teatrale, musicista e scrittore tra i più celebrati in Italia porterà per la prima volta in Puglia un recital-reading interamente dedicato al racconto del mondo e della cultura yiddish. Lo spettacolo teatrale prodotto dalla Promo Music di Bologna, è un racconto nel quale Moni Ovadia, attraverso stralci di Franz Kafka, Martin Buber e altri esponenti del chassidismo, conduce il pubblico alla scoperta di quella spiritualità che è alla base dell’opera di pensatori come Freud, Einstein, Marx, Trotsky e artisti come Marc Chagall, che hanno dato un contributo significativo al sapere moderno.
Venerdì 21 giugno (ore 21.00 – ingresso 10 euro + dp, prevendite Bookingshow), sempre al Teatro Romano, in concomitanza con la Festa Europea della Musica, Nada e Fausto Mesolella presenteranno il progetto “Musica Leggera da Camera” in prima nazionale con l’accompagnamento dei video artist Chiara Idrusa Scrimieri e Hermes Mangialardo. Il live sarà tradotto in tempo reale in LIS e comprenderà brani indimenticati come “Ma che freddo fa”, “Come faceva freddo” (di Piero Ciampi), grandi successi come “Il cuore è uno zingaro”, “Amore disperato”, “Ti stringerò” e i classici della tradizione popolare come “Maremma” fino ad arrivare alle canzoni più recenti (“Guardami negli occhi”, “Luna in Piena”) in cui oltre ad essere interprete Nada è anche autrice dei brani. Ad aprire il concerto la giovane cantautrice pugliese Elena da Ora e il cantautoreMassimo Donno, che proporrà per la prima volta i brani del disco d’esordio in uscita in questi giorni per “Ululati”, la sezione musicale di Lupo editore, accompagnato sul palco anche Morris Pellizzari (chitarre), Francesco Pellizzari (batteria e percussioni) e Stefania Fracasso (contrabbasso).
Sabato 22 giugno giornata ricca di appuntamenti tra workshop, proiezioni e incontri: si parte alle 9 al MUST con il workshop nazionale “Cultura, diritti, disabilità: criticità e nuove proposte”. L’incontro sarà supportato dal servizio di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana. A seguire (intorno alle 13.30) si terrà la proiezione del cortometraggioMatilde di Vito Palmieri, unica pellicola italiana in concorso nella sezione “Generation” della 63esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino. Il cortometraggio, interamente interpretato da attori sordi è prodotto dall’Agfa/Fiadda (Associazione genitori con figli audiolesi) in collaborazione con Maxman Coop., Elefant Film e Immaginarium ArtComStudio. Per la prima volta sarà proiettato con audio-descrizione, a cura di Gian Maria Greco (Poiesis) con la collaborazione di Elena Di Giovanni.
La giornata si concluderà alle 20.30 presso lo Spazio Sociale Zei che ospiterà la presentazione, tradotta in LIS, del libro “America in bianco e nero” di Giovanna Pajetta. All’incontro parteciperanno l’autrice, giornalista corrispondente da New York, Claudia Mancina (Università di Roma “La Sapienza”), Daniele De Luca (Università del Salento), Antonio Galati (consigliere Regione Puglia), Luigi Del Prete (Fondazione Moschettini), modera Anna Caputo (Arci Lecce). La presentazione è realizzata collaborazione con Il presidio del libro, Fondazione Moschettini e Arci Lecce.
Domenica 23 giugno (ore 21.30 – ingresso gratuito) l’appuntamento è presso la Chiesa del Monastero di Casole a Copertino. Protagonisti dell’ultima serata il violoncellistaRedi Hasa e il contrabbassista Marco Bardoscia che prima si esibiranno ciascuno in un concerto solo e, in chiusura, proporranno insieme in prima nazionale lo spettacolo “Le Basse Sfere”. Il concerto sarà accompagnato dalla performance danza a cura della danzatrice e coreografa Stefania Mariano, in conclusione della residenza-laboratorio Tracce d’azione.
Su Eppela, inoltre, è attiva una campagna di crowdfunding per sostenere SoundMakers e finanziare, in questo modo, tutte le soluzioni tecniche e le professionalità impegnate per rendere il festival un luogo di partecipazione e d’ispirazione per tutti, nessuno escluso.
SoundMakers Festival è il primo evento in Italia interamente progettato per una cultura accessibile, portavoce di istanze internazionali (art.27 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo) e nazionali (Manifesto della cultura accessibile) a favore di un modello culturale socialmente inclusivo, democraticamente partecipativo ed eticamente più responsabile; un progetto culturale diretto da Gian Maria Greco, ideato e organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Poiesis, rientra nella rete “Social Sounds” sostenuta dal progetto Puglia Sounds – P.O. FESR Puglia 2007 – 2013 Asse IV, e tra le iniziative “ArteInsieme 2013 – cultura e culture senza barriere”, un appuntamento con l’arte e la solidarietà promosso dal Museo Tattile Statale Omero in numerose città italiane e che annovera artisti testimonial come Nicola Piovani e Michelangelo Pistoletto. Realizzato in collaborazione e/o con il sostegno di Comune di Lecce, MUST, Comune di San Cesario di Lecce, Comune di Porto Cesareo, Istituto Comprensivo di Porto Cesareo, Università di Macerata, Master in Accessibility to Media Arts and Culture (Macerata), Lucky Red, Istituto Antonacci, Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, Sub.Ti. Access, Arci Lecce, Presidio del Libro, Fondazione Moschettini, Fondazione Fitzcarraldo (Torino), BCC Leverano, Isiviù (Messina), Studio Grafico FM, Laboratori Musicali, Radio Kaos ItaLIS, Teatro Valle Bene Comune (Roma).
POIESIS si distingue dal 2009 come uno dei soggetti più attivi nella produzione culturale e nella progettazione sociale in Puglia. Ha all’attivo, oltre a SoundMakers, la progettazione di sistemi di accessibilità turistica, museale e culturale, lo sviluppo di soluzioni per l’accessibilità intellettuale, rassegne di successo e la collaborazione con festival ed eventi di rilievo nazionale e internazionale. È formata da un gruppo di giovani operatori e operatrici culturali provenienti da differenti background che spaziano dalla organizzazione e produzione di eventi artistico-musicali alla progettazione culturale accessibile e inclusiva, dall’economia della cultura al marketing territoriale, dalla ideazione e conduzione di percorsi formativi alla didattica museale e comunicazione del patrimonio.