GLI ASILI COMUNALI AFFIDATI AI PRIVATI/ Il M5S non ci sta
Dal Movimento 5 Stelle di Lecce riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di condanna e di denuncia contro la delibera che all’unanimità ha affidato la gestione degli asili comunali ai privati.
E’ una disfatta della politica, di maggioranza ed opposizione, quella che, durante lo scorso Consiglio, ha portato il Comune di Lecce a confessare di non essere in grado di amministrare le proprie scuole (direttamente e tramite cooperazione sociale), avviando una procedura d’ affidamento a PRIVATI.
Una scellerata decisione che porrà nelle mani di chi persegue logiche d’impresa e di profitto un servizio pubblico primario, un bene della e per la collettività, perseguendo l’ unico obiettivo della riduzione di spesa, travestita da “ottimizzazione del servizio”.
Se pur non dell’obbligo, riteniamo la scuola dell’infanzia un diritto inalienabile, un servizio indispensabile a supporto delle famiglie e a tutela delle pari opportunità. E’ chiaro, invece, che l’amministrazione comunale lo consideri solo un COSTO, da ridurre e da inserire nel sistema di quella particolare spending-review che non si cura di inutili sprechi, ma taglia la scuola.
A detta della Vice Sindaco C. Tessitore, la concessione in appalto delle scuole comunali dell’infanzia “Ilaria ALpi” e “Nicolas Green” , “consentirà non solo di risparmiare, ma creare un accesso eguale per tutti” . Permetteteci quantomeno di dubitare, lecitamente, di tale affermazione. Più realisticamente una simile scelta porterà a gravi disparità di trattamento e di costi, a enormi fratture sociali, a scuole per famiglie più e meno abbienti.
Mettiamo le carte in tavola per una volta: la procedura di affidamento nulla ha a che fare col “migliorare i servizi” ma è al solo fine di economizzare, risparmiare, tagliare.
Il Comune accoglie solo poco più di 200 bambini in città, e le scuole private, annualmente, sopperiscono alla grande richiesta d’iscrizione a fronte di un impegno economico che non tutte le famiglie possono sostenere. Doveroso sarebbe, da parte del Comune, attivare politiche sociali mirate a salvaguardare la continuità e la tradizione della scuola comunale, a garantire, migliorare e potenziare il servizio scolastico, cercando forme di finanziamento adeguate, a supporto della scuola e a salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti, non scomporla e disfarsene!
Ci dichiariamo totalmente contrari a questo tipo di “management” e non possiamo esimerci dall’evidenziare che, in totale contraddizione con le apprensioni e le perplessità palesate da quasi tutti gli intervenuti al Consiglio Comunale, il voto è risultato favorevole ed unanime: nessun contrario, nessun astenuto, perché, evidentemente, far quadrare i conti viene prima di tutto.
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