LE PAGELLE DEL LECCE di Gabriele De Pandis

| 9 Giugno 2013 | 0 Comments
Benassi 6,5: se il Lecce rimane ancorato all’ultima speranza di rimonta è anche merito di super Max che, dopo aver svolto l’ordinaria amministrazione nei primi 45′ salva per due volte il risultato e le pur flebili speranze: al 48′ toglie la palla dalla rete sul colpo di testa ravvicinato di Concas ed ad una manciata di minuti dalla fine con un colpo di reni para a terra alla sua destra impedendo al Carpi il raddoppio. Sul gol del vantaggio è ingannato dalla deviazione fortuita di Tomi nella selva di gambe dell’area leccese.Tomi 5: involuzione per il terzino sinistro ex Foggia. Pecca proprio sui fondamentali che hanno assicurato la sua bella prestazione con l’Entella. Non azzecca nessun lancio ed ogni appoggio è semplice o sbagliato. La sua incertezza continua nella ripresa fino ad arrivare alla macchia della incolpevole deviazione nella propria porta sulla punizione di Kabine.Martinez 7: l’ultimo gladiatore. La difesa del Lecce ha un vero leader nel Tuma costaricense. Doma Della Rocca con efficacia e con un discreto stile anche nei periodi di maggior pressione del Carpi. Comunica molto, mostra gestualità da leader e guida il quartetto difensivo. Da urlo la scivolata al 29′ dove mette una pezza alla falla creata da Vanin. Sugli scudi anche nella ripresa fino a quando non deve alzare bandiera bianca dopo lo scontro con Esposito.Esposito 5,5: rozzo, dozzinale, ma all’inizio anche efficace. Non disdegna lo scontro fisico con gli avanti del Carpi avendone anche la peggio a tratti. Nel secondo tempo, forse sentendosi troppo sicuro, tiene troppo la palla tra i piedi ed incappa in due svarioni che Martinez e l’imprecisione di Di Gaudio e c non riescono a tradurre in occasioni. Nel finale, con il Lecce in 10, contribuisce ad allontanare palloni pericolosi.Diniz 5: quel bel ricordo della freccia nera vista nella partita contro la Virtus Entella. Soffre molto sulla destra a causa della presenza di “speedy” Di Gaudio che lo punta per più volte. Con le buone e con le cattive il brasiliano riesce ad evitare il tracollo sulla sua fascia. Nullo poi il suo apporto in fase offensiva: Sperotto lo vede poco e niente.Vanin 6: la riproposizione dell’esperimento di Gustinetti non ha portato i risultati eccellenti visti al Via del Mare. Vanin non riesce a tambureggiare tra i reparti del Carpi e decide di ripiegare dando maggiore attenzione alla fase difensiva: il risultato è soddisfacente ma per occupare quel ruolo ci vuole più completezza.

Giacomazzi 5,5: gioca con il freno a mano tirato a causa della spada di Damocle della diffida: ha il merito di mettere lo zampino nelle (poche) azioni costruite del Lecce ma si dimostra leggermente impacciato e lento di idee. Fine stagione in parabola discendente per Giacomazzi forse sovraimpegnato.

Memushaj 5: deve far legna e far ripartire l’azione: all’inizio sembra non avere difficoltà ma col passare dei minuti i metronomi carpigiani Bianco e Papini gli prendono le misure. Con il primo soprattutto ingaggia uno scontro che dura per tutto il match e che vede il capitano biancorosso vincitore: assurda l’ammonizione con la quale Memu si gioca la finale a causa della richiesta di sventolare il giallo a Poli. È appurato che siamo di fronte ad un regolamento, ma l’applicazione dovrebbe esser dettata anche dal buon senso.

Bogliacino 5,5: corrente alternata. Inizia la partita in modo barbaro, complice anche l’alternanza metereologica pioggia-non pioggia. Mariano non riesce a tessere ultimi passaggi utili per la finalizzazione: spesso le punte si devono prendere la palla in zone morte del campo. La ripresa sembra mostrarci un cambiamento radicale sancito da una serie di aperture che hanno acceso la manovra del gioco leccese. Pecca nella cattiva gestione dei pochi assalti per cercare di agguantare un insperato ed immeritato pari.

Chevanton 5: vuole fare tantissimo ma stecca anche lui. I suoi piedi parlano una diversa lingua rispetto ad i meccanismi di Gustinetti e rispetto ai movimenti senza palla dei suoi compagni. Accorgendoso prova la soluzione solitaria ma Sportiello c’è.

Jeda 6: caparbio, coraggioso ed ora dotato di grande abnegazione: vince molti contrasti aerei contro i teutonici centrali del Capri Poli e Gagliotto ma fallisce la palla dell’1-0’colpemdo di testa lentamente è permettendo a Sportiello di alzare in angolo, esce poco prima della fine del 1′ per guai muscolari.

Chiricò’4,5: l’emblema della stagione calcistica dell’anno corrente. Vede che con il suo stile fatto di percussioni laterali ed 1-2 non riesce ad incidere ma non opta per cambiamenti: risultato tante e innumerevoli sgridate dal Gus. Sbaglia clamorosamente poi nel primo terzo della ripresa un gol facile facile facendosi recuperare e superare da Poli dopo aver dribblato Sportiello.

Falco SV prova ad entrare per l’assalto finale ma oltre alla bella nazione del 93′ non fa niente: sarà auspicabile una sua candidatura per il ritorno?

Gustinetti 6,5: sempre presente, sempre vicino alla linea, il mister cerca di portare la squadra verso il pareggio che tranquillizzerebbe la situazione anche in chiave ritorno. Questa possibilità non ci sarà e ci vorrà la partita della vita. Deve isolarsi dalle critiche infondate e far quadrato con la squadra.

Gabriele De Pandis.

Tags:

Category: Sport

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.