Peccato davvero!
Brindisi Capitale Culturale d’Europa 2019: più che un obiettivo era proposta da Mimmo Mennitti come una sfida, ed anche come uno scatto d’orgoglio. Dovrebbe essere un emozionante viaggio verso l’Itaca e – come dice Costantinos Kavafis nella sua famosa omonima poesia – non importa tanto raggiungere Itaca, non è questo importante, importante è invece il viaggio stesso: “e se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso. Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare…”.
Peccato davvero che, con una semplice delibera della giunta a sorpresa, la comunità sia privata di questo viaggio. Personalmente sono molto deluso ed amareggiato. Non voglio entrare nel merito delle polemiche di questi giorni, che si concentrano su chi sia il vero responsabile dell’inerzia politico-intellettuale che ci ha messo fuori gioco. È vero, però, quello che dice l’attuale Sindaco: l’amministrazione Mennitti ha avuto l’idea ma ha fatto relativamente poco per elaborarla, svilupparla renderla credibile e fattibile. Ma è anche vero che l’amministrazione attuale ha fatto ancora meno per recuperare il tempo perduto. Uscire poco prima delle ferie estive, con la scadenza della presentazione ufficiale per le candidatura a settembre, e dire non ce la si fa, non autorizza alcun alibi politico e nemmeno giustifica la cosiddetta “candidatura del Salento tramite Lecce”. L’Europa onora “la Città”, scegliendola a rappresentare per un anno la Cultura Europea, non i territori! E, si sa, ogni città è una realtà diversa: per storia, cultura, potenzialità intellettuale, capacità di proporre con orgoglio, responsabilità e determinazione le proprie caratteristiche e peculiarità sociali, culturali, intellettuali ed anche logistiche ed infrastrutturali. Ogni città è unica, è la Polis per eccellenza che va valorizzata e attraverso essa il suo territorio più vasto, non il contrario!
E in questo discorso non c’entrano campanilismi e sterili contrapposizioni territoriali. Non si mette una città candidata contro le altre! Ogni comunità cittadina si propone per quello che è, per le sue idee e per la sua storia culturale e l’Europa sceglie!
Noi della Comunità Ellenica abbiamo creduto in questo viaggio ed essendo anche un’associazione di vasto territorio (Brindisi Lecce e Taranto) abbiamo scelto di appoggiare Brindisi. Per noi Brindisi è la città simbolo, quella che si affaccia sul Mediterraneo, che si apre all’Oriente e alla nuova Europa Balcanica: è il vero interlocutore storico-culturale con tutta questa vasta area che è la base dell’identità culturale dell’Europa.
Nel nostro piccolo abbiamo fatto delle proposte e abbiamo avuto anche qualche risultato importante. Al convegno da noi promosso a Brindisi, a Palazzo Nervegna, il 27 settembre del 2009 dal titolo “Dalle rotte di guerra alle rotte di pace” i rappresentanti di Istanbul Capitale della Cultura Europea 2010 dichiararono ufficialmente l’appoggio della Turchia alla candidatura di Brindisi!
Fatto di estrema importanza fu anche la collaborazione offerta dal direttore per l’Urbanistica e l’Architettura di Istanbul 2010 Korham Cumu per l’allestimento a Brindisi di mostre e contenitori culturali di altissimo valore e pregio.
Poi le nostre proposte, tuttora valide, ne accenno solo due senza entrare nei particolari degli eventi proposti:
– il gemellaggio mirato con il comune dell’antica Olimpia (Grecia), per promuovere la nostra città come città detentrice e custode degli ideali olimpici proponendo la donazione della fiamma Olimpica per farla ardere perennemente vicino alle colonne della scalinata Virgilio.
– la concreta proposta della città di Brindisi come “Città Internazionale per il Dialogo e l’Ecumenismo tra i Cristiani”. Per noi non è casuale la visita del Papa a Brindisi il 2008 ed il fatto che è stato invitato, in quell’occasione da lui stesso, il Metropolita Ortodosso d’Italia Gennadios per partecipare ai riti assieme a tutti i vescovi cattolici. Questo fatto pone il sigillo sul lavoro che si è fatto negli ultimi 12 anni a Brindisi per promuovere ulteriormente ma concretamente l’avvicinamento tra i cristiani.
Il Santo protettore di Brindisi Teodoro d’Amassea, dei quale vantiamo la custodia delle reliquie ma pochi in Europa lo sanno, farebbe il resto… forse anche il miracolo per essere scelti come Città della Cultura Europea 2019.
Peccato. Dobbiamo imparare a credere di più sulla bellezza e sull’unicità della nostra polis. Per ora Itaca sembra molto lontana.
Ioannis Davilis
Presidente Comunità Ellenica Brindisi, Lecce e Taranto
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