LECCE: TANTO TUONO’ CHE PIOVVE
La debacle di domenica scorsa all’”Atleti azzurri d’Italia” di Bergamo con l’Albinoleffe, che ha visto definitivamente morire il sogno di una serie B diretta, ha portato il presidente Savino Tesoro a sollevare dall’incarico Antonio Toma.
Sulla bollente panchina del Lecce, con l’obiettivo della promozione in B attraverso i playoff, siederà Elio Gustinetti. L’allenatore bergamasco era fermo dal 03 ottobre 2011, data in cui è stato esonerato dallo Spezia dopo un’infausta partenza di campionato della Lega Pro della scorsa stagione. Lo Spezia poi, guidato da Fabrizio Castori, riuscì a conquistare la promozione al fotofinish in seguito ad una lunga rimonta perpetratasi ai danni del Trapani.
Gustinetti, ex attaccante di Udinese, Foggia, Atalanta e Spal, ha cominciato la sua carriera da allenatore nel 1988 nel Leffe mostrando sprazzi di buon gioco che gli sono valsi la chiamata al Lecco, squadra all’epoca più quotata e destinata alla promozione nella serie superiore.
Con i lecchesi Gustinetti riuscì a conquistare la promozione in C1 nella stagione 1996-97. Altra stagione in toni maggiori quella 1997-98, con Gustinetti che raggiunge i playoff alla guida di una squadra outsider come la Lumezzane.
Questi successi in serie valgono il banco di prova della B per l’allenatore bergamasco: c’è la panchina della Reggina. Non continuano però i successi e comincia una serie di toccate e fuga tra Reggio Calabia, Empoli e Treviso.
Il rilancio del “Gus” passa ancora per Leffe, è infatti l’Albinoleffe a chiamarlo in panchina nella stagione 2000-01. Isola felice la squadra orobica per lui: al primo anno riesce a vincere la Coppa Italia di Serie C, l’anno successivo porta per la prima volta l’Albinoleffe in B e nelle due stagioni successive raggiunge la salvezza portando in auge a livello nazionale il nome dell’Albinoleffe.
Il lavoro svolto a Bergamo gli valgono la chiamata ad Arezzo, squadra all’epoca con velleità non superiori alla metà classifica, ma Gustinetti riesce lo stesso a svolgere un grande campionato portando gli aretini ad un soffio dai playoff, non accedendo solo a causa di una peggiore differenza reti nei confronti del Cesena. Nell’estate del 2006 passa al Crotone ma viene poi esonerato nel febbraio 2007.
La stagione 2007-2008 vede il suo terzo ritorno sulla panchina dell’Albinoleffe ma, come è consuetudine nel calcio le minestre riscaldate non portano a conclusioni pacifiche, infatti, nonostante l’ennesima stagione positiva dell’Albinoleffe (sempre in zona playoff) viene esonerato all’ultima giornata per divergenze con l’alta dirigenza. Quell’anno l’Albinoleffe ha raggiunto il suo punto più alto arrivando alla finale di giugno 2008 con il Lecce di Papadopulo che si impose grazie alla vittoria dell’”Atleti Azzurri d’Italia” per 0-1 accompagnata dal pari del ritorno in Via del Mare bollente di gioia.
A giugno 2008 c’è il Grosseto per Gustinetti. Il rendimento dei maremmani è però deludente ed a febbraio 2009 (a seguito di un 4-0 incassato dal Parma) è esonerato per far posto ad Ezio Rossi. Verrà richiamato a marzo 2009 e riuscirà a ricomporre i cocci riuscendo a portare il Grosseto ai playoff per l’accesso alla A per la prima volta. I maremmani però saranno poi sconfitti in semifinale dal Livorno.
La stagione 2009-2010 consegna alla Serie B ancora un binomio Gustinetti-Grosseto che vale ai biancorossi toscani il terzo posto. Il corso del campionato però sarà poi squarciato dal fulmine a ciel sereno dell’esonero del 24 marzo 2010: Gustinetti viene esonerato a causa di dichiarazioni spinose proferite sul compenso dei giocatori.
Le ultime esperienze poi constano negli insuccessi di Ascoli e Spezia (già menzionato).
La missione per Gustinetti sarà molto difficile nel cercare di ricompattare un ambiente deluso e distrutto da una stagione infausta caratterizzata da due esoneri e da tanti insuccessi.
L’ultimo treno per la B consiste nella lotteria dei playoff che vedrà il Lecce opposto alla Virtus Entella nella semifinale. L’altra sfida sarà poi tra Carpi e Sudtirol.
I playoff non vedono il classico meccanismo delle coppe europee del computo dei gol in trasferta: in caso di parità avrà la meglio la squadra meglio classificata. Questa regola consente al Lecce di poter conquistare la Serie B per assurdo con quattro pareggi.
Finalizzato alla ricerca di soluzioni l’approccio di Gustinetti che nell’amichevole odierna contro il Copertino vinta per 7-0 ha mischiato le carte partendo con un 4-3-1-2 composto dal quartetto difensivo Diniz, Martinez, Di Maio (subentrato subito ad Espostito), Fatic. A centrocampo De Rose schermo davanti alla difesa con Memushaj e capitan Giacomazzi ai lati. A concludere poi la coppia d’attacco Chevanton – Pià supportata da Bogliacino.
Nel primo tempo un Lecce abbastanza in palla ma con le gambe visibilmente imballate dai carichi di lavoro ha trovato facilmente la via dell’azione offensiva grazie ai fraseggi offensivi guidati dal terzetto di centrocampo. Al 45’ punteggio di 4-0 con segnature di Chevanton, Pià, Chevanton e Giacomazzi.
Nella ripresa carte mischiate per Gustinetti che schiera un insolito 4-3-3 che vede Bleve in porta, D’Ambrosio e Tomi sulle fasce, coppia centrale formata da Esposito (poi sostituito da Vinicius) e Ferrario (molto presente nel coordinare i movimenti dei compagni). Spazio alle novitò a centrocampo con Zappacosta al centro, Vanin a destra e Bustamante a sinistra.
Davanti tridente Falco-Foti-Chiricò con il talento di Pulsano che ha iniziato la partita da trequartista. Altre tre segnature nel secondo tempo che fissano il punteggio finale del 7-0. A finire sul tabellino dei marcatori per due volte Foti e Vanin.
Gabriele De Pandis.
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