CAMILLI INTERVIENE…SUL GOVERNO

| 17 Maggio 2013 | 0 Comments

Grandi manovre in vista di un’estate

particolarmente calda sia dal punto di vista

climatico che politico.

Il Capo del Governo rassicura i partners

europei ed esprime assoluta condivisione

nei confronti della linea Hollande,

corroborata dai recenti dati

sull’occupazione di provenienza U.S.A., e

nel contempo cerca di rassicurare i mercati

nazionali con provvedimenti di rinvio di

ogni decisione al prossimo autunno.

Già, il prossimo autunno, una sorta di

caricatore a tempo pronto ad esplodere per

salvaguardare la vita del Governo.

E se il Cavaliere, sotto la spada di Damocle

di una possibile (ma non probabile)

espulsione dall’emiciclo parlamentare per

ineleggibilità, spande ottimismo sulla

tenuta del Governo, i suoi colonnelli si

preparano ad un’imminente campagna

elettorale lavorando alacremente, con i

falchi del PD, ad una possibile legge

elettorale paracadute denominata “rete di

salvataggio”, che possa eventualmente

consentire elezioni anticipate senza dover

affidare l’esito del voto al porcellum.

Una situazione assolutamente opaca da

qualunque parte la si guardi, con il

Cavaliere ottimista in pubblico e pronto a

mimetizzarsi nella funzione di suggeritore

del suo collega parlamentare On. Renato

Brunetta che, di fronte al provvedimento di

sospensione dell’IMU, con rinvio della

soluzione ad ottobre, sembra contraddire il

suo stesso leader politico, preannunciando

la caduta del Governo se entro agosto lo

stesso Governo non dovesse provvedere alla

cancellazione dell’IMU.

Ma se il Governo emette un provvedimento

che rinvia ad ottobre la soluzione del

problema e nel Governo sono presenti

ministri del PDL, secondo quale logica il

PDL ne minaccia la caduta sapendo che

anticipare ad agosto la soluzione del

problema sarà praticamente impossibile?

E poi, il capogruppo al Senato del PD

preannuncia l’ineleggibilità del Cavaliere

proprio in concomitanza con la condanna in

appello dello stesso nel processo Mediaset,

della probabile ulteriore condanna per il

processo Ruby ed all’ancora più probabile

rinvio a giudizio dello stesso nelle vicenda

De Gregorio.

E come se non bastasse il Capo del Governo

fa orecchie da mercante e sotto la sua

campana di vetro si librano nell’aria, come

fiori di pioppo, annunci di riduzione del

costo del lavoro, rifinanziamento della CIG,

abolizione dell’IMU per i fabbricati delle

imprese classificati quali beni strumentali.

Nel caos più generale si erge roboante il

grido di dolore del M5S che, una volta

fallito il populistico atto di restituzione

degli emolumenti parlamentari ricevuti dai

propri eletti, focalizza la sua azione

politica sul reato di vilipendio, evidente

nodo focale della crisi economica che

attanaglia il Paese.

COMUNICATO

Ufficio Stampa

ALLEANZA DI CENTRO

V I C E P R E S I D E N T E N A Z I O N A L E

Dott. Fabrizio Romano Camilli

Viene da chiedersi se non sia il caso di

rimpiangere gli inciuci della prima

Repubblica, quella di Andreotti, Craxi,

Occhetto, D’Alema.

Non è nostalgia intellettuale ma è

considerazione pratica di una classe

dirigente che non avendo assolutamente

chiaro il momento politico ed economico del

Paese, in totale assenza di una proposta sia

pur solo credibile, continui ad immaginare

il popolo italiano come massa migrante da

impegnare nell’unico momento di

coinvolgimento vero cioè il momento

elettorale.

Tutti vogliono nuove elezioni ma non

vogliono esserne i promotori.

Tutti hanno gli occhi puntati sulla scrivania

dei sondaggisti e, nel trionfo degli interessi

particolari, si accapigliano come bambini al

campetto della parrocchia offrendo uno

spettacolo indegno ed indecoroso per quella

che fu terra di Santi e navigatori, statisti e

partigiani, capitani d’industria riconosciuti

a livello mondiale, scienziati, ricercatori…

Chi di inciucio ferisce, di inciucio perisce.

Ed allora, tra il campionato di calcio e gli

spaghetti, tra le spiagge popolari affollate e

le riviere offerte all-inclusive al turismo di

massa, prepariamo queste nuove elezioni

nella perfetta consapevolezza che, almeno

qui in Italia, la troppa democrazia uccide la

libertà.


Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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