LE PAGELLE a cura di Gabriele De Pandis

| 13 Maggio 2013 | 0 Comments

Di seguito le pagelle relative all’infausto 2-1 patito oggi all’”Atleti Azzurri d’Italia”:

Benassi 6: uno degli ultimi colpevoli della debacle odierna. Certo, il campionato di Max è stato costellato da incertezze e da divergenze rispetto alla splendida stagione scorsa, ma sembrerebbe troppo chiedere di più all’estremo difensore giallorosso. Comincia la sua partita positivamente intervenendo benissimo al 9’ su Pontiggia ed al 23’ su Maietti. Nei secondi 45’ è costretto a capitolare sul gol di Girasole nonostante il tocco. Forse un po’ sorpreso dal magistrale 2-1 di Pesenti ma ,oggettivamente, non poteva farci molto. Nei playoff servirà la sua massima concentrazione.

Vanin 5: ripescato dopo tanti turni di assenza per scelta tecnica, occupa la corsia destra difensiva facendo slittare Diniz a sinistra al posto di Fatic. Comincia bene, sembra attivo, preciso nelle imbucate per i giocatori del centrocampo lasciando presagire una bella prestazione. I presagi però si rivelano errati infatti il brasiliano ex Torino e Sorrento va poi in confusione regalando palloni a destra ed a manca e beccandosi un giusto giallo per un fallo tattico. Finisce in ulteriore parabola discendente.

Esposito 4,5: annus horribilis. Forse sbaglia l’approccio, forse è deluso per il posto da titolare perso a scapito di Di Maio, ma il difensore galatinese è autore di una prestazione infausta che dà il via al suicidio del Lecce. Non si capisce perché al 14’ della ripresa , dopo aver liberato l’area dagli attaccanti orobici, cerca di dribblare Pesenti con un improbabile veronica che ha l’unica conseguenza nell’avvio dell’azione dell’1-1 dell’Albinoleffe. L’errore al quarto d’ora della ripresa è il coronamento di una partita giocata in piena timidezza su ogni pallone. Troverà posto dal 1’ nelle sfide thriller dei playoff?

Martinez 6: è uno degli ultimi arrivati ma è anche l’ultimo a cui si possa rimproverare qualcosa. Granitico, cattivo agonisticamente, attento su ogni pallone, il Tuma guida la difesa ancora una volta dando anche leggere sensazioni di sicurezza al compagno Esposito. Mondiale un suo intervento su Pontiggia che vale mezzo gol. Dimostra per quasi tutto il match una gran proprietà di palleggio, decisamente insolita per un centrale difensivo. Alla lunga risente anche lui delle gambe pesanti dettate dal leitmotiv della giornata.

Diniz 5,5: non fa danni, mantiene un ordine di massima sulla sinistra dove dall’altra parte opera il bravo e pericoloso Salvi. Al 20’ rischia di dare all’arbitro Chiffi l’impressione del rigore ma il direttore di gara nota la malizia del trequartista bergamasco Valoti. Col passare dei minuti tiene bene la posizione. Il gol di Girasole viene dalla sua fascia ma il brasiliano non ha colpe. Partecipa inesorabilmente al tracollo della squadra perdendo palloni nella ripresa.

De Rose 5: il centrocampo dell’Albinoleffe è uno dei migliori, più esperti e più tecnici del campionato. Ne fa le spese Ciccio De Rose. In apertura di match ha tempo per provare la conclusione personale ma con scarso esito. Non riesce a trovare il bandolo della matassa per tutta la durata del match. Quando la palla passa dai suoi piedi l’azione si rallenta e non riesce neanche a mordere le caviglie dei suoi avversari che alla lunga ne hanno la meglio.

Giacomazzi 6: pronti, via e subito una gran percussione del capitano che al 4’ dribbla due giocatori dell’Albinoleffe e scarica in porta: dalla respinta corta di Offredi nascerà il vantaggio. Nella prima mezzora se le trame offensive del Lecce risultano ben costruite è tutto merito suo, ci mette lo zampino in ogni azione offensiva. Nella ripresa calano i ritmi e , colpevolmente, ci si aspetta di più dal capitano, anche in fase di inserimento. Non riesce ad incidere però. Deve essere l’allenatore in campo, deve alzare la voce nello spogliatoio per far serrare le fila ad una squadra molto ferita psicologicamente.

Falco 6,5: il talento di Pulsano c’è, è maturo, si fa sentire in ogni azione offensiva del primo tempo facendo vedere i sorci verdi ad un Regonesi che fa parte di un’altra generazione calcistica. Al 6’ serve un perfetto pallone per Giaco che spreca. Al 23’ altra occasione quando riceve palla da Bogliacino e tira fuori. Oltre ai piedi dimostra anche gran cuore ripiegando fino alla sua area più volte. Al 23’ inquadra lo specchio ma trova una grande parata di Offredi. Esce stremato per far posto a Bustamante.

Bogliacino 6,5: quando il gioco si fa duro sale il talento dei senatori. È un calciatore sprecato in Serie C e lo dimostra all’Italia intera. Al 2’ firma il temporaneo 0-1 raccogliendo di testa la respinta di Offredi. Il gol lo galvanizza infatti la partita di Mariano è un crescendo di gemme di pura tecnica. Meriterebbe la doppietta ma il suo destro a giro in chiusura di primo tempo fa la barba al palo. Al 7’ cerca la via del gol anche di testa riuscendo ad anticipare l’estremo difensore orobico. Anche dopo il vantaggio inaspettato dell’Albinoleffe è l’unico pericoloso che riesce a salire in cattedra. Sua l’ultima palla-gol del Lecce al 44’ della ripresa ma alla sua conclusione Offredi risponde da campione.

Jeda 5,5: al Lecce è mancata la torre d’area per gran parte di campionato. il brasiliano, ormai deputato da mesi a fare la prima punta,  non riesce a dare quell’apporto pazzesco che ha regalato nella partita casalinga contro il Carpi. Ondei e Allievi gli prendono ben presto le misure ed, a parte qualche sponda ad inizio partita nella fase di dominio leccese, non si registrano acuti della punta ex Novara e Cagliari. Ha ancora i playoff per riscattarsi e dire la sua in questa annata d’inferno caratterizzata anche da innumerevoli infortuni che lo costringono anche oggi ad alzare bandiera bianca anzitempo, sarà sostituito da Pià.

Memushaj 5: non incide sul più bello. Il voto è basso proprio perché si è sicuri del reale valore dell’albanese. Chiamato a fare il solito doppio gioco centrocampo-attacco, ha di fronte Salvi che lo contiene bene. Prova invano il gol da calcio piazzato. La sua partita negativa forse lo innervosisce e pian piano esce dalla manovra. Ci mette tanto cuore ma da lui ci si aspetta altro, da lui ci si aspettano le giocate illuminanti.

 

Sostituti:

Pià 5,5: prende il posto di Jeda e fa la punta, ruolo che quest’anno non ha mai ricoperto. Qualche bella discesa ma niente di più, non riesce a mettere il naso nella zona clou dell’area bergamasca.

Bustamante 6: prende il posto di Falco, è giovane e promettente, lo dimostra senza dubbio. Non è la partita in cui la tua squadra si gioca la serie B diretta però l’occasione in cui devi incaponirti in azioni personali a scarsa utilità. Il cileno ha tanta voglia, lo dimostra. Da applausi due suoi traversoni per la testa di Ferrario che non riesce a trasformare.

Ferrario 5: entra per fare la punta e per mettere paura ad Allievi ed Ondei sui calci piazzati. Impatta per ben tre volte il pallone ma non riesce ad inquadrare lo specchio. L’occasione del 44’, su cross di Bustamante, però era clamorosa.

 

 

All. Toma 5: insufficienza non tanto per la gestione del match ma per la mancata strigliata eventuale al 45’. In chiusura del primo tempo il Lecce ha pensato troppo a commentare ciò che accadeva allo “Zini” senza preoccuparsi di mettere in ghiaccio la sua partita, un po’ è anche colpa sua. Obbligato il cambio di Bustamante per Falco, poteva forse ridisegnare meglio la fase offensiva del suo Lecce quando Jeda ha lasciato il campo. Un Bogliacino così oggi avrebbe inciso anche come terminale offensivo forse. Ora i playoff con 15 giorni per recuperare i cocci ed integrare anche i non-presenti oggi. Il lavoro è arduo, la posta è alta. Nessuno vorrebbe essere al suo posto.

 

Gabriele De Pandis.

 

 

 

 

 

 

 

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Category: Sport

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