RAPINATRICE ARRESTA IN VIA TRINCHESE
Alle 0re cinque di questa mattina si è presentato presso la Questura di Lecce, un giovane che dichiarava di essere stato vittima di una aggressione, subita poco prima mentre, a bordo della sua vettura, transitava su via San Cesario.
L’uomo riferiva, che si era fermato per visionare un messaggio giunto al suo cellulare, nel frattempo veniva affiancato da un individuo, travisato dal cappuccio nero, che, dopo avergli spruzzato qualcosa sul viso con una bomboletta spray, lo derubava del suo cellulare per poi allontanarsi a bordo di un’autovettura MATIZ di colore grigio
Il giovane subito dopo veniva accompagnato al pronto soccorso per le cure mediche.
Poco dopo l’auto veniva ritrovata, da un’altra volante, in via Fazzi (in prossimità di Piazza S.Oronzo) regolarmente parcheggiata e chiusa a chiave, senza occupanti a bordo.
La vettura si presentava agli operanti con gomme e motore ancora caldi e, da un primo sommario sopralluogo, si poteva notare al suo interno, precisamente sul sedile anteriore destro, ben visibile, un cellulare con batteria tolta e custodia staccata, simile a quello descritto dalla vittima, con accanto una bomboletta di insetticida spray.
Poco dopo veniva individuata una persona che usciva da dietro un’edicola in via Trinchese e che, alla vista della Volante, cercava di allontanarsi a piedi frettolosamente in direzione opposta.
L’individuo, travisato con il cappuccio di una felpa e un foulard di colore nero che gli copriva praticamente tutto il volto, veniva immediatamente raggiunto e bloccato, appurando che celava sotto il braccio il “crik” di un’autovettura.
Fatto togliere il foulard dal viso, si constatava trattarsi di una donna, identificata per ROSSI Giuseppa, leccese del’63, già nota alle forze di polizia.
I poliziotti procedevano ad un controllo della donna, rinvenendo nella tasca destra del giubbotto, dove teneva la mano inserita, un pugnale con lama aperta, mentre nella tasca dei pantaloni veniva rinvenuta una chiave risultata essere quella della vettura rinvenuta.
La ROSSI Giuseppa veniva dichiarata in stato di arresto per rapina aggravata, porto di arma bianca e lesioni e, al termine degli atti di rito, sentita l’A.G. competente, veniva tradotta in carcere, mentre il foulard di colore nero, la bomboletta spray ed il coltello venivano posti sotto sequestro, in quanto oggetti utilizzati per compiere il reato.
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