PAGELLE SUDTIROL-LECCE
Di Maio 5,5 : leggermente insicuro. Dopo pochi minuti si perde Maritato che non riesce ad arrivare a rete. È il preludio dell’episodio che causa il rigore: contrasto veniale, dove anche la punta Maritato è abile e rubare il tempo al difensore ex S.Marino e Nocerina. Non accusa il colpo e regge bene la baracca nelle poche folate offensive successive di Pasi e compagni e prendendo le misure a Maritato. Al 30′ della ripresa prova il tiro della domenica senza buon fine.
Esposito 6,5: rientra al 1′ dopo tanto tempo e ben figura mostrandosi puntuale e tenace su ogni palla scottante che spiove nella trequarti leccese. Conduce la sua partita in un regime di massima concentrazione e sale in cattedra alla fine quando la pressione della Sudtirol è pesante.
Fatic 5: passo indietro per il terzino sinistro montenegrino scuola Inter. Ha sulla sua fascia l’insidiosissimo Turchetta (MVP della Sudtirol) ed a tratti lo perde. L’insicurezza lo porta ad imballarsi anche il fase offensiva arrivando in ritardo su palle che avrebbero potuto creare ancor più palle-gol per il Lecce. In ritardo anche a centro area alla fine del primo tempo quando non segue Iacoponi che a sua volta manca l’impatto col pallone per un nanosecondo. Fiore che sboccia dalle macerie la scoperta delle sue abilità di battitore di calci d’angolo e punizioni da lontano. Può andar meglio, ha le potenzialità.
De Rose 5,5: passo indietro anche per Ciccio rispetto alla partita con la FeralpiSalò. Complice anche il campo maledetto, sbaglia i 2/3 dei suoi appoggi e di conseguenza viene sovrastato dalla metà campo altoadesina sugli scudi oggi. Male in fase di costruzione, cerca di riscattarsi con la soluzione offensiva. Suo il tiro che Marcone respinge in occasione del 2-1 di Chevanton.
Giacomazzi 6,5: partita ostica per il capitano: il campo e la grande generosità di Furlan lo mettono in difficoltà e lo costringono agli straordinari in fase di copertura. Il centrocampo della Sudtirol sovrasta per lunghi tratti quello del Lecce e Giaco è costretto ad usare le maniere forti per contenere lo stesso Furlan e gli avanti altoadesini. Diffidato, salterà il match casalingo col Carpi. Unico squillo degno di nota in fase offensiva al 46’p.t. : tiro a pelo d’erba dove il bravo Marcone blocca.
Memushaj 7: una delle tante consacrazioni stagionali per Memu, che merita altri palcoscenici. Suo l’assist per il pareggio di Chiricò all’11’. Dopo dieci minuti sfiora il gol personale colpendo troppo debolmente di testa. In fase offensiva e di possesso ha una marcia in più dando l’impressione di prevedere prima degli altri la traiettoria dei palloni e costringendo i Cappellini e Iacoponi alle maniere forti. Altro squillo da lontano al 16′ della ripresa ma Marcone è ancora attento. Assist a non finire nel corso della ripresa e contributo a tener lontana la sfera dall’area leccese nel finale: la squadra gira bene grazie alla sua presenza.
Chiricò 6,5: primo tempo formidabile per l’esterno brindisino: all’11′(180 secondi dopo il vantaggio altoadesino giunto grazie al penalty di Bassoli) anticipa la difesa della Sudtirol ed insacca all’angolo sinistro della porta di Marcone. Il gol lo aiuta infatti sono insidiosi i suoi spioventi dalla trequarti sinistra del campo. Al 3′ della ripresa slalom gigante , ingresso in area, palla tesa nell’area piccola dove Jeda non ci arriva. Con i minuti cala il suo apporto sul match a parte una fiammata con una conclusione da fuori al 22′ che finisce di poco a lato. Lascia il posto a Chevanton.
Jeda 6: partita di grande cuore e di grande dispendio energetico per l’attaccante brasiliano ex Cagliari e Novara. Puntuale negli stacchi di testa e bravo a tener palla facendo salire e rifiatare la squadra. Manca purtroppo l’appuntamento com la zampata in zona gol ma è comunque autore di una prestazione positiva. Lascia il campo a pochi minuti dalla fine per permettere l’ingresso di Ferrario , utile ad alzare le barricate finali.
Bogliacino 5,5: prestazione leggermente sottotono per Mariano. Impalpabile e costretto all’aiuto a centrocampo nei primi 45 minuti. In fase offensiva, nella sua zona, Bassoli e capitan Kiem lo contengono bene. Accende la luce nell’ultima mezz’ora facendosi vedere di più nella manovra. Le sue aperture però non portano ad episodi interessanti.
Chevanton 7: le favole esistono, il litigioso Cheva è tornato re. Il suo ingresso mette subito apprensione al pacchetto centrale altoadesino ed alla prima occasione utile timbra un gol che può valere tanto nell’economia del campionato. È il più lesto ed il più rabbioso sulla respinta di Marcone dove scaraventa in rete tutta la sua rabbia mista di esclusioni ed infortuni. È poi parte attiva della gestione del vantaggio negli ultimi minuti. La sua esultanza raccoglie scampoli di romanticismo che in questo calcio non ci sono più.
Ferrario SV: partecipa alla difesa del fortino negli ultimi minuti di partita.
Toma 6,5: formazione quasi obbligata, azzecca il cambio di Chevanton e si gode una vittoria che vale l’aggancio alla capolista Trapani: il calendario e la differenza reti sono dalla parte dei siciliani , ma lo stato di forma delle due squadre è opposto: il Lecce, seppur tardi, si è calato nel campionato con l’atteggiamento giusto. Ciò è accaduto anche al diverso approccio tattico che il tecnico di Maglie ha dato alla squadra.
Gabriele De Pandis.
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