TUTELA DELL’AMBIENTE: INASPRITE LE SANZIONI…il Comune punta a fare cassa?

| 24 Aprile 2013 | 0 Comments

Il provvedimento è stato approvato oggi dalla giunta comunale. L’obiettivo è quello di arginare l’abbandono incontrollato dei rifiuti sul territorio comunale.  “Non vogliamo fare cassa – spiega l’assessore Guido –  ma educare il cittadino al rispetto dell’ambiente”.
La giunta comunale ha approvato  questa mattina la delibera n.298 che prevede l’adeguamento delle sanzioni previste dall’art.80 del Regolamento Comunale per la Gestione dei Rifiuti. Le ammende in vigore fino a ieri sono state sensibilmente inasprite per assicurare una sempre maggiore tutela dell’ambiente, il controllo del territorio e la vigilanza in ordine a comportamenti scorretti da parte dei vari utenti sia privati che commerciali. La deliberazione, proposta dall’assessore alle politiche Ambientali, Andrea Guido, è stata predisposta come strumento essenziale per perseguire uno scopo preciso: arginare il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti di ogni genere sull’intero territorio comunale e prevenire e combattere ogni forma di inquinamento e ogni azione contraria al rispetto della normativa in vigore in tema ambientale e di igiene e sanità pubblica.

“L’adeguamento e il conseguente aumento delle sanzioni – ha fatto sapere Andrea Guido –  non è da leggersi come azione puramente repressiva, ma come strategia di prevenzione. Sono misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti. Assieme al mio staff informeremo la cittadinanza riguardo quelli che sono i corretti comportamenti, spesso non perfettamente conosciuti, di cui talvolta si ignorano le conseguenze negative. Faremo ricorso alle sanzioni, dunque, come ultima ratio nei confronti di chi viene colto in flagranza e soprattutto quando viene ravvisata la malafede del trasgressore”.

Le nuove sanzioni, così come stabilite nei valori minimi e massimi previsti per ogni voce presente nelle tabelle del riformato art. 80 del Regolamento dei Rifiuti della Città di Lecce – così come chiesto dall’assessore Guido – sono state riformulate in maniera tale da prevedere un severo inasprimento, soprattutto delle misure minime. Laddove, per esempio, si prevedeva una sanzione di minimo € 25 per la mancata riduzione volumetrica degli imballaggi o per il conferimento di rifiuti diversi da quelli per cui i contenitori sono destinati o, ancora, per l’esposizione di contenitori e sacchetti contenenti rifiuti al di fuori dei giorni e degli orari di raccolta del servizio porta a porta, oggi si prevede una contravvenzione che parte da € 100 e può arrivare fino a € 300. In luogo di una multa di € 50 per la mancata pulizia delle deiezioni solide degli animali domestici, invece, il rischio, oggi, per i contravventori, è di essere sanzionati per un importo che va da un minimo di € 200 ad un massimo di € 600 mentre, per l’abbandono di rifiuti di qualsiasi genere si partirà da € 300 per arrivare fino a € 1.200.

“Il numero di sanzioni effettuate finora – ha concluso l’assessore Andrea Guido – potrebbe sembrare troppo esiguo rispetto all’impegno profuso ma, in realtà, è giusto sottolineare che gli sforzi dell’Ufficio degli Ispettori Ambientali sono indirizzati non tanto all’applicazione delle sanzioni previste quanto ad una sempre maggiore opera di sensibilizzazione ed educazione del cittadino: un vero e proprio richiamo ai doveri che ognuno ha nei confronti della tutela dell’ambiente, in tutte le sue svariate forme. Il provvedimento votato dalla Giunta, quindi, non è fine a stesso, non mira di certo a incrementare le casse comunali e spero che i miei concittadini ne afferrino il vero senso e ne condividano le vere finalità”.

 

(ndr)

A giudicare da come si sono comportati i vigili urbani negli ultimi mesi a Lecce, si ha la netta sensazione che questo sia un altro modo di fare facilmente cassa.

Category: Costume e società

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