Crisi sempre più nera, a marzo vola la cassa integrazione

| 17 Aprile 2013 | 0 Comments

Il report della Uil Lecce segna un +21,3% rispetto a febbraio nelle ore di cig complessivamente utilizzate. Giannetto: “Siamo in pieno dramma sociale”.
Continua l’emergenza lavoro. Se nei primi due mesi dell’anno il quadro era già critico, a marzo la situazione nel Salento è precipitata. Ad evidenziarlo è il report mensile della Uil di Lecce sull’andamento della cassa integrazione, che presenta ancora una volta dati sconfortanti: 644.586 le ore complessivamente autorizzate dall’Inps, con un aumento del 21,3% rispetto al mese di febbraio.

 Nello specifico, le richieste di cig ordinaria sono cresciute del 60,3%, passando da 294.359 a 472mila ore autorizzate. Preoccupante anche il balzo in avanti della cig straordinaria, passata da 16.017 a 90.626 ore, con un aumento percentuale del 465,8%. Capitolo rovente è poi quello relativo alla cassa in deroga, che segna un rallentamento, apparentemente positivo, di -62,9 punti percentuali su febbraio scorso (da 220.823 a 81.960 ore autorizzate), ma le insidie sono numerose. “A cominciare dall’evidente insufficienza delle risorse stanziate a livello nazionale – osserva il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto – fino ad arrivare all’incertezza futura di questo strumento. La crisi economica si sta inasprendo sempre più ed il mancato intervento circa il concreto rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga da parte del Governo Monti ancora in carica, nonché del nuovo Parlamento, rischia di determinare nuovi licenziamenti che si sommano alla moltitudine di quelli già in essere: in Puglia, si stimano già 32mila lavoratori in cassa in deroga, che si sommano ai circa 18mila in mobilità in deroga”.

 

Che la crisi colpisca duro lo confermano anche i dati trimestrali sulla cassa integrazione: sono state complessivamente autorizzate 1.332.698 ore, in calo del 41,3% rispetto allo stesso trimestre del 2012. Anche in questo caso, però, la lettura del dato non è positiva: “Molte aziende non possono più ricorrere alla cassa integrazione perché hanno già chiuso i battenti – spiega il segretario generale della Uil di Lecce – e tante altre sono sull’orlo del baratro. Numeri alla mano, nel Salento, per ogni nuova attività che si è aperta altre due hanno chiuso per sempre”.

 

Se continuerà il trend in atto, secondo la Uil, in tutta Italia undici lavoratori su cento del settore privato conosceranno nel corso dell’anno l’amara esperienza della cassa integrazione. “Da qui – incalza il segretario generale della Uil provinciale – la necessità di istituire subito una cabina di crisi, come richiesto da tutti e tre i sindacati confederali nella manifestazione del 16 aprile scorso davanti a Montecitorio, per condividere l’entità delle risorse concrete da stanziare in favore delle regioni italiane ed evitare la reiterazione di quanto sta accadendo, un vero dramma sociale”.

 

“Di fronte a questa crisi profonda – conclude Salvatore Giannetto – si può e si deve reagire proteggendo le persone, tutelandole con integrazioni salariali e alleggerendo loro il carico fiscale. Insieme a vere ed urgenti politiche per la crescita per evitare che solo sul sistema degli ammortizzatori sociali si scarichi l’effetto di una crisi violenta e (troppo) duratura”.

Category: Costume e società

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.