Le multe per velocità contestate dall’elicottero
Il controllo della velocità del traffico ora arriva anche dal cielo e per la prima volta al mondo, arrivano le multe aeree per eccesso di velocità. La Dirección General de Trafico, equivalente alla nostra Polizia Stradale, ha presentato giovedì un nuovo sistema radar, Pegasus, installato in uno dei dei suoi 19 elicotteri in grado di misurare con “estrema precisione” la velocità fino a 360 chilometri all’ora. InoltreEl estreno de este nuevo cinemómetro, el primero de este tipo en el mundo, coincide con la operación especial de Semana Santa, que empieza a las tres de la tarde de hoy. la sofisticata apparecchiatura dopo aver individuato gli automobilisti che corrono troppo, permetterà di trasferire in tempo reale le foto al Centro Statale Elaborazione Denunce Automatizzate, il quale a sua volta spedirà la multa a casa dell’automobilista. La prima di questo tipo di rilevazione coincide con l’esodo di Pasqua. Il radar, operando da una quota di volo di 1000 piedi (300 metri) e fino ad una distanza di un chilometro in linea retta, ha due telecamere installate sul pattino dell’elicottero.Il produttore del sistema, unico al mondo, è canadese, ma “l’idea, lo slancio, la leadership del progetto, la progettazione dell’algoritmo di controllo e la velocità di registrazione e certificazione finale sono spagnole.La nuova arma è stata sviluppata in “più di sei anni di lavoro” e testata e omologata dal Centro spagnolo di metrologia, un’agenzia del Ministero dell’Industria, Energia e Turismo. Il suo costo è simile a un radar fisso ma a differenza di questi, si controlla solo un punto specifico in mezzo alla strada, in grado di monitorare centinaia di kilometri in un volo in solo due ore. Enviar vídeoL’obiettivo è soprattutto ispezionare le strade secondarie, dove succedono il 78% degli incidenti mortali. In Spagna se l’automobilista supera la velocità permessa di 60 km in città ed 80 km nelle strade extraurbane, l’infrazione da multa diventa reato contro la sicurezza e fa scattare l’arresto. Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la misura è colma: l’automobilista non può continuamente venire penalizzato a suon di balzelli. Questo nuova apparecchiatura è uno strumento che sa di prelievo ingiustificato ai danni dei conducenti, che vengono già criminalizzati e tartassati in tutti i modi possibili.
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