ASPORTANO MATERIALE METALLICO DA UN CAPANNONE INDUSTRIALE . ARRESTATI DALLE VOLANTI
Nel pomeriggio di ieri, personale dell’Ufficio Volanti interveniva in via Dalmazio Birago, presso Logista Italia S.P.A. (ex manifattura tabacchi), in quanto personale dell’istituto di vigilanza “Securpol Securyti”, durante il giro di controllo, aveva visto un individuo correre all’interno del giardino della struttura.
Giunti sul posto, gli operatori eseguivano un accurata perlustrazione all’interno della struttura, senza rilevare nulla, quando all’improvviso la loro attenzione veniva attratta da un forte rumore metallico proveniente da uno dei capannoni ivi esistenti.
Entrati nel capannone, notavano nel sottoscala tre individui intenti a spaccare un motore meccanico di ascensore formato da un grosso blocco di ghisa fissato al suolo, utilizzando un martello pesante con impugnatura lunga ed uno scalpello.
I tre, che non si erano accorti dell’arrivo degli agenti, continuavano nei loro intenti e, mentre uno reggeva un grosso scalpello puntato contro il motore, l’altro sferrava colpi di mazza sullo scalpello ed il terzo raccoglieva la ghisa frantumata ammucchiandola per un peso di circa 200 Kg.
Da un sopralluogo esperito nella struttura, emergeva che erano stati danneggiati e frantumati altri due motori di ascensore installati in due punti diversi della struttura e la ghisa era stata ammucchiata pronta per essere portata via per un totale di circa 10 quintali. Altri motori di ascensore presenti negli scantinati erano già stati smontati ed asportati.
I tre fermati venivano identificati per MITKOV Petar, nato in Bulgaria nel 1979, SLAVCHEV Valentin nato in Bulgaria nel 1987 e GAVRILOV Vasil nato in Bulgaria nel 1993.
I tre, a Lecce senza fissa dimora, avevano occupato abusivamente parte di uno dei capannoni della struttura, dove vivevano con altri familiari, tra cui una ragazza dell’89 all’8° mese di gravidanza.
Nell’alloggio di fortuna si poteva notare un lungo filo elettrico volante che entrava da una finestra all’interno dei locali e veniva utilizzato per l’illuminazione. Detto filo lungo oltre 200 metri era stato collegato ad un contatore di energia elettrica sito in un locale della stessa struttura, il cui ingresso era stato forzato.
A seguito di quanto emerso, si rintracciava telefonicamente il responsabile di zona della predetta Società Logistica, il quale sporgeva denuncia per furto, danneggiamento e occupazione abusiva di edificio.
I tre venivano tratti in arresto per furto aggravato di materiale elettrico, danneggiamento, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e occupazione abusiva, mentre le rispettive mogli, un ragazzo e la donna in stato di gravidanza (successivamente affidata ad una casa famiglia), venivano indagati in stato di libertà per essersi resi responsabili del reato di occupazione abusiva di edificio.
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