Il sindacato dell’ UGL sull’istituto penale per minori a Lecce

| 28 Gennaio 2013 | 0 Comments

Questa Segreteria Nazionale negli ultimi giorni ha avuto modo di apprendere dalla stampa di alcune considerazioni, espresse anche da parte di alcuni esponenti del panorama sindacale della Polizia Penitenziaria, relative alla attuale situazione dell’istituto penale per minorenni di Lecce, notoriamente non in funzione pure a seguito dei recenti ed onerosi lavori di ristrutturazione appena compiuti. Spiace dover constatare tuttavia che alcune delle predette considerazioni sarebbero viziate da alcune grossolane imprecisioni, suscettibili di ingenerare nel pubblico una errata percezione sia della reale condizione della struttura che dell’immagine professionale di coloro i quali vi prestano servizio.
In primo luogo, non risponde al vero che nella predetta struttura, che attualmente non ospita alcun detenuto, sarebbero in servizio quaranta poliziotti penitenziari, che alcuni sindacalisti poco informati avrebbero riferito essere di fatto pressoché inoccupati.
L’organico del reparto di Polizia presso l’Istituto penale per minorenni di Lecce annovera infatti quindici poliziotti, di cui uno (con qualifica di sovrintendente) titolare del comando, uno impiegato presso l’ufficio matricola dell’attiguo Centro di Prima Accoglienza, uno presso l’ufficio servizi e i restanti dodici che effettuano servizio a turno in due unità per turni di 6 ore e garantiscono i normali servizi di istituto compreso il centro di prima accoglienza, la portineria e le traduzioni di minori a seguito di udienze di convalida.
In merito alle prestazioni di lavoro straordinario, che alcuni avrebbero indicato come assolutamente abnormi rispetto alle effettive esigenze di servizio, è necessario precisare che le uniche prestazioni straordinarie sono conseguenti alle missioni effettuate presso l’istituto penale per minorenni di Bari, sia come supporto al personale di quella sede che in servizio di traduzione di minorenni verso quell’istituto o verso comunità, a seguito delle udienza di convalida dei minori tratti in arresto. Il servizio di prima accoglienza svolto dal personale di Polizia Penitenziaria di Lecce, inoltre, si estende lungo un bacino di utenza che comprende le province di Brindisi, Lecce e Taranto.
Per tutti i suddetti servizi, infine, non è prevista alcuna indennità di reperibilità per il personale, in quanto questa è stata abolita già da tempo.
Fatte queste brevi e doverose precisazioni, l’unica informazione attendibile fornita sulla situazione dell’istituto penale per minorenni di Lecce è quella relativa al suo inutilizzo, da ascrivere tuttavia alla sola responsabilità dell’Amministrazione Penitenziaria, la quale ha destinato consistenti risorse di denaro pubblico per l’effettuazione di lavori di ristrutturazione del complesso e ha costretto il personale ivi in servizio e qualificato per la gestione dei detenuti minorenni a compiti di mero presidio della struttura pure seguito della consegna della medesima a termine lavori.

L’aspetto che desta maggiore meraviglia, in ogni caso, è che alcuni esponenti sindacali, che per definizione dovrebbero tutelare l’immagine dei lavoratori che si onorano di rappresentare, lungi dal fare questo si abbandonino a dichiarazioni prive di riscontro concreto e persino suscettibili di ingenerare nel pubblico l’impressione che il personale di Polizia Penitenziaria dell’istituto penaleper minorenni di Lecce, incolpevole spettatore dell’ennesimo emblematico episodio di sperpero di risorse da parte della Pubblica Amministrazione, possa esserne in qualche modo corresponsabile.
Una informazione assolutamente scorretta fornita ad un pubblico all’interno del quale, non dimentichiamo, sono compresi familiari, amici e conoscenti di quegli incolpevoli servitori dello Stato.
Per queste ragioni la UGL Polizia Penitenziaria, nel prendere nettamente le distanze da quanti abbiano inteso offrire una errata interpretazione dei fatti che si auspica essere stata priva di malanimo, chiede oggi agli autorevoli organi di stampa in indirizzo di voler consentire la massima diffusione delle dichiarazioni di questa Segreteria Nazionale.

Category: Costume e società

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