27 gennaio 2013, ore 20.00 Duomo di Lecce Giuseppe Verdi MESSA DI REQUIEM

| 26 Gennaio 2013 | 0 Comments

Nel secondo centenario della nascita del grande compositore Giuseppe Verdi, la Cattedrale di Lecce apre le sue porte per accogliere l’esecuzione della Messa di Requiem del grande musicista. La Messa, composta dal grande Maestro per la morte di Alessandro Manzoni (1873), fu in realtà eseguita nel primo anniversario della morte del grande scrittore.

 

Non ho avuto difficoltà a permettere l’esecuzione di questo grande capolavoro verdiano nella Chiesa Cattedrale, per mettere insieme la bellezza e l’arte del nostro maggior Tempio, il carattere sacro della musica che si agita nelle note che accompagnano la stupenda cadenza del latino del formulario della Messa di Requiem e la meravigliosa scansione dell’opera verdiana.
Come non avvertire l’intensità drammatica delle note del Dies irae che suscitano e fanno sperimentare la piccolezza dell’uomo di fronte al giudizio dell’Onnipotente:

Possa l’esecuzione di questa grande opera far gustare a tutti noi l’arte straordinariamente eccelsa del grande Verdi.

È l’augurio, ma anche il mio grazie a quanti hanno promosso l’esecuzione di questo straordinario momento di grande musica.

+ Domenico d’Ambrosio
arcivescovo di Lecce

Puntuale ad un appuntamento prestigioso ed atteso, anche quest’anno la tradizionale Stagione Lirica, la 44esima, richiama chi crede alla bellezza ed alla grandezza della musica. Bellezza e grandezza che sono in special modo della nostra fulgida tradizione operistica: pagine che portano il senso ed il sentimento della italianità in tutto il mondo.

L’ottimo livello della direzione artistica e quello di cantanti ed orchestrali e di tutti coloro che hanno lavorato e lavorano alla realizzazione dell’evento assicurano una produzione di prestigiosa qualità. Questo nonostante le difficoltà che l’operazione presentava nel tempo di una crisi che continuiamo ad attraversare.

Un pensiero cordiale va a quanti, da spettatori competenti ed appassionati, partecipano alle rappresentazioni e ne sostengono le proposte artistiche.

A tutti l’augurio che il messaggio della grande musica sia sempre più accolto e rechi gioia e serenità nel cuore di tutti.

 Antonio Gabellone

Presidente della Provincia

Ancora una stagione lirica di prestigio, la 44esima, che quest’anno punta particolarmente l’attenzione su Verdi e Mascagni per celebrare degnamente i 200 ed i 150 anni dalla loro nascita.

Il programma verdiano presenta l’intensa Messa da requiem e due opere popolarissime come Traviata e Un ballo in maschera; quello di Mascagni la Cavalleria Rusticana e un’opera come Zanetto non frequente sul palcoscenico della lirica.

L’Assessorato alla Cultura da me gestito presenta con orgoglio questa nuova stagione alla quale ci si è accinti con qualche timore per le note difficoltà economiche ma con la risolutezza che l’impegno della stagione richiedeva. Sotto la guida del nuovo Direttore Artistico Sergio Rendine si apre una stagione ricca di promesse e di grande qualità nell’impostazione e nella realizzazione.

Ci auguriamo che la cultura sia messaggera di traguardi sempre più alti, di iniziative sempre più incisive nella nostra società.

Un augurio nel nome della musica.

Simona Manca

V. Presidente/Assessore Prov.le alla Cultura

 

 La 44ma Stagione Lirica Tradizionale della Provincia di Lecce mi vede impegnato per la prima volta a Lecce come Direttore Artistico. Sarà una Stagione nel segno della celebrazione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (uno dei più grandi geni musicali di ogni tempo). Pensare che qualche grande Teatro italiano abbia voluto ridimensionare questa festa dell’umanità fa sorridere di un sorriso amaro verso un provincialismo snob (nel senso di Sine NOBilitate) che alberga nel cuore di certi personaggi, al di là dei luoghi e delle patrie. A Lecce no. W Verdi, con determinazione e orgoglio.

Quindi, nel giorno della morte del Maestro, il 27 gennaio, nella Cattedrale di Lecce, eseguiremo il suo monumentale Requiem, che ci piace pensare, per una volta, non composto per la morte di Manzoni, ma per se stesso, un po’ come lo sono tutti i Requiem dei giganti della musica, da Mozart a Fauré, da Brahms a Britten. Direttore d’eccezione, Il grande John Neshling. Cast d’altissimo livello.

La Stagione, specificatamente d’Opera, comincerà nel segno di un’altra importante commemorazione: il 150° dalla nascita di Pietro Mascagni, con l’atto unico “raro” di Zanetto e con la “planetaria” Cavalleria Rusticana. Direttore Paolo Olmi, regista Michele Mirabella. Seguiranno, ancora nel segno di Verdi, Un ballo in maschera, diretta da un volto noto a Lecce, Filippo Zigante, mio predecessore alla direzione artistica, e con la regia di Antonio De Lucia, regista di fama internazionale. Infine chiuderà la Stagione La traviata con la regia di un mito assoluto, il coreografo, mimo, regista Lindsay Kemp, scopritore di David Bowie, autore dell’indimenticabile Flowers e dell’altrettanto indimenticabile successo mondiale, Alice (perdonate la vanità, con musica mia). Il direttore sarà il giovane Chung, figlio del grande Miun Chung, che sta avendo una fulminante carriera internazionale in Corea, Giappone, Cina, Stati Uniti. A Lecce, con tutta la risonanza internazionale che ne conseguirà, farà il suo debutto assoluto in Europa. Violetta e Alfredo saranno tra i più prestigiosi: Cinzia Forte e Massimiliano Pisapia.

Voglio inoltre annunciarvi una bella novità: ogni Opera da noi prodotta sarà portata e replicata al Teatro di Brindisi, nel segno di un Teatro di Lecce che vuole espandersi come servizio artistico e culturale anche fuori dai confini della città e della provincia. Con l’augurio di diffondere più arte possibile.

Per chiudere, voglio ringraziare i miei predecessori che tante cose hanno fatto per questo Ente Lirico, e tutto lo staff, il Direttore di Produzione Antonio De Lucia, il dirigente alle Politiche culturali, il dott. Antonio Lepore, quindi i funzionari Salvatore Viva e Francesca De Vito, e la segretaria di produzione Annalisa Nastrini. E tutti gli altri collaboratori, dentro e fuori il palcoscenico. Senza di loro la Stagione non avrebbe potuto prendere la forma e il livello che questa città, con la sua storica e gloriosa tradizione lirica, merita, e che speriamo di aver raggiunto. Un ringraziamento, infine, ma non per ultimi, al Presidente della Provincia Antonio Gabellone e alla Vicepresidente e Assessore alla Cultura Simona Manca, per la fiducia accordatami, ma soprattutto per il sostegno che hanno deciso di avere nei confronti dell’Arte, considerandola, finalmente e nonostante le difficoltà contemporanee, un bene primario della civiltà.

Vi auguro, dunque, buona lirica a Lecce, con la speranza di potervi offrire una sorpresa bella bella per l’estate, possibilità economiche permettendo.

 Sergio Rendine

Direttore Artistico
44° STAGIONE LIRICA TRADIZIONALE

DELLA PROVINCIA DI LECCE

27 gennaio 2013, ore 20.00

Duomo di Lecce


Giuseppe Verdi

MESSA DI REQUIEM

 

per soprano, mezzosoprano, tenore, basso, coro, doppio coro e orchestra

 Soprano Susanna Branchini

Mezzosoprano Elisabetta Fiorillo

Tenore Francesco Zingariello

Basso Bjarni Kristinsson

 Orchestra “Tito Schipa di Lecce”

Coro Lirico di Lecce

Coro Filarmonico Bulgaro

 Direttore

John Neschling 

 Maestro del Coro

Emanuela Di Pietro

 

 

 


 

CantantiSusanna Branchini

Nata a Roma, da padre italiano e madre caraibica, è protagonista da anni di una solida carriera costellata di successi, in patria e all’estero, sia nel teatro d’opera sia nella concertistica. Aida e Floria Tosca, Leonora e Mimì, Nedda  e Cio-cio-san, Lady Macbeth e Santuzza sono le eroine del melodramma nelle quali più sovente esprime il suo talento una cura dei dettagli molto apprezzata da direttori d’orchestra del calibro di De Bernard, Gelmetti, Oren e Renzetti e da registi quali Del Monaco, Menegatti o Zeffirelli, che l’ha voluta accanto in cinque memorabili produzioni. Il corrente anno ha visto Susanna Branchini impegnata al Teatro Regio di Parma, ancora una volta nell’interpretazione della giovane schiava etiope, Aida, regia di A. Fassini ripresa da J. Franconi Lee e direzione di A. Fogliani.

Elisabetta Fiorillo

E’ nel segno di Verdi che prende avvio la sua carriera, toccando fin dall’inizio importanti teatri italiani come La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Regio di Torino, il Comunale di Firenze, ovunque applaudita per le sue interpretazioni di Eboli (Don Carlos), Amneris (Aida), Preziosilla (La forza del destino), Ulrica (Un ballo in maschera), e soprattutto Azucena ne’ Il trovatore, interpretato in seguito anche a Vienna, Monaco con Zubin Mehta e all’Opernhaus di Zurigo con Riccardo Chailly. Sempre più frequenti anche le sue presenze in altri importanti teatri europei, come la Deutsche Oper di Berlino, la Staatsoper di Amburgo, la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, il Liceu di Barcellona.È inoltre una acclamata interprete del Requiem di Verdi eseguito in varie occasioni in Germania (Monaco, Stoccarda, Dresda), Italia (Ravenna, Napoli) e Spagna (Barcellona, Madrid) con direttori quali Giuseppe Sinopoli (esecuzione registrata dalla DG) e Riccardo Muti (in tournée con la Scala di Milano). Nella sua discografia si segnalano il Requiem di G. Verdi per Deutsche Grammophon diretto da Sinopoli, Gioconda per EMI e L’Arlesiana di Cilea per Bongiovanni.

Francesco Zingariello

Pugliese, si diploma giovanissimo in Canto, Viola e Violino con il massimo dei voti e la lode. Ha tenuto diverse tournèe all’estero (Jugoslavia, Spagna, Francia, USA) cantando in importanti Festival quali: Festival Internazionale di Musica Sacra di Cuenca (Spagna), Festival Internazionale di Le Chais Dieu (Francia), in Russia, nella storica sala grande “D. Shostarkovic” di San Pietro Burgo, con la Philharmonia di San Pietro Burgo, accanto al soprano Katia Ricciarelli e di recente ha cantato nel ruolo di Pang nella “Turandot” di G. Puccini, accanto al tenore Nicola Martinucci e il soprano Giovanna Casolla con la regia di Katia Ricciarelli presso Stejong Center di Seoul (Korea). Con il soprano Katia Ricciarelli ha effettuato una tourneè negli USA nella città di Miami. E’ attualmente docente di canto presso il Conservatorio di Musica E.R. Duni di Matera e docente dell’Accademia Lirica Internazionale di Katia Ricciarelli.

Bjarni Kristinsson

 Ha studiato canto presso il Söngskolinn di Reykjavik con Helene Karusso e Curt Malm a Vienna. Ha cantato in diversi teatri d’opera: Staatsoper di Amburgo, Semper Opera di Dresda, Bayrische Staatsoper di Monaco, Deutsche Oper am Rhein, Badische Staatstheater Karlsruhe, Lyric Opera di Chicago, Opera Bastille di Parigi, Liceu Opera di Barcellona, Lisbona, Roma, Verona, Palermo, Firenze, Venezia, New National Theatre Tokyo, Liegi Royal Opera, l’Opera de Monte Carlo, Theater an der Wien. Il repertorio lirico di Bjarni Thor Kristinsson include molti ruoli importanti: il barone Ochs, Osmin, Sarastro, Komtur, Gurnemanz, Daland, König Heinrich, Wotan (Rheingold), Fasold, Fafner, Hunding, Pogner, Kaspar, Pimen, van Bett, Rocco e Dulcamara. Nel 2006 Bjarni Thor Kristinsson ha ricevuto il Theatre Award Iceland per la sua interpretazione di Osmin al Teatro dell’Opera islandese di Reykjavik.
Direttore

John Neschling

 Pronipote di Arnold Schönberg e del Direttore Arthur Bodanzky, il brasiliano John Neschling segue la tradizione musicale di famiglia e studia a Vienna con Hans Swarowsky frequentando contemporaneamente masterclasses con Leonard Bernstein e Bruno Maderna sia in Europa che negli Stati Uniti.

Inizia giovanissimo la carriera che lo ha visto collaborare con Orchestre quali i Wiener Symphoniker, la London Symphony, l’Orchestra della Tonhalle Zürich, la Warsaw Philharmonic, la Pittsburgh Symphony, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Residentie Orkest di Den Haag etc. e in campo operistico, dirigere in Teatri quali la Wiener Staatsoper, la Deutsche Oper Berlin, il San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona, l’Opernhaus Zürich, la Washington Opera.

E’ stato Direttore Musicale di entrambi i principali Teatro brasiliani (l’ Opera di Rio de Janeiro  e quella São Paulo), del Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, del Teatro Massimo di Palermo, dello Stadttheater di St. Gallen e dell’Orchestre National de Bordeaux

Nel 1997 decide di occuparsi attivamente della rinascita musicale del suo Paese, si trasferisce in Brasile e prende la guida della OSESP (Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo) della quale resterà Direttore Musicale sino al 2010 compiendone la radicale trasformazione da un’Orchestra locale ad una delle principali Orchestre dell’America Latina, con la quale compie numerose tournée (tre in Europa), registra oltre 30 CD, riscuote vastissimi riconoscimenti dalla critica e ottiene numerosi premi (svariati Diapason d’Oro e il Diapason d’Oro dell’Anno per la registrazione completa di Villa-Lobos “Choros”).

La rivista Gramophone Magazine ha indicato la OSESP come “…una delle più intraprendenti orchestra del mondo, tra le migliori del suo genere”, Alain Lompech di Le Monde ha scritto “John Neschling è certamente il più importante musicista brasiliano dai tempi di Villa-Lobos”, e della registrazione di Hindemith scrive Pizzicato “…la lettura di Hindemith di Neschling sa combinare con un suo stile particolare le analitiche linee di Abbado con l’interpretazione emozionale di Bernstein, dimostrando così che la OSESP può registrare questa musica al livello delle migliori Orchestre”

Nel 2011 ritorna in Europa dove ha diretto numerosi concerti in Italia, Svizzera, Spagna, Belgio, Polonia, Francia ed è nuovamente salito sul podio all’Arena di Verona.

Ha recentemente inciso La traviata con Dessì e Armiliato a Parma ed imminente è la registrazione del suo secondo album di Respighi con la Orchestre Philarmonique Royal de Liège.

Category: Costume e società

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