Lecce-Cuneo
La Befana nella calza non ha portato subito i 3 punti ma il sapore agrodolce di un pareggio che poteva anche assumere le sembianze del carbone della sconfitta. Il Lecce ha aperto il nuovo anno con il pareggio contro la Cremonese che , seppur non risolvendo la crisi endemica di risultati, ha visto passi avanti sul piano del gioco soprattutto davanti. La giornata di domenica scorsa ha anche regalato il ritorno alla vetta alla banda Lecce a causa dello scivolone interno del Carpi (caduto a domicilio contro il Trapani) e del pareggio della rivelazione Sudtirol bloccata al “Druso” di Bolzano dall’Albinoleffe.
Al Lecce manca però la vittoria, quella vittoria che manca dalla sfida interna con la Reggiana, una vittoria che permetterebbe alla squadra di posizionarsi sui binari giusti per la risalita.
Domenica alle 14.30 nel primo match casalingo del 2013 al “Via del Mare” arriverà il Cuneo di Ezio Rossi. Difficile non ricordare la partita d’andata (vinta 2-1 dal Lecce con gol di Bogliacino, Esposito e Fantini) per i veleni del dopo partita, firmati dallo stesso allenatore Rossi e dalla punta di diamante Fantini, che lamentavano un trattamento di favore riservato dagli arbitri al Lecce a causa del blasone importante per la categoria. Il prosieguo del campionato ha inesorabilmente smentito le illazioni dei due uomini della squadra piemontese.
Il Cuneo fa leva su un gruppo di giocatori capace di due promozioni nelle scorse due stagioni. Per ora la scelta di non stravolgere il team a fronte di impegni sulla carta molto più proibitivi rispetto alle scorse stagioni per ora si è rivelata vincente infatti ,dopo buona parte del girone d’andata spesa nei bassifondi della zona playout, ora la classifica sorride ai biancorossi piemontesi che si trovano all’8°posto a quota 23 punti e più vicini al campo-base per la B dei playoff (3 punti dalla coppia al 5°posto Entella-Pavia) che dalla zona playout (vantaggio di 6 punti dal tris Albinoleffe-Portogruaro-Reggiana più staccato rispetto ai fanalini Tritium e Treviso). Anche i numeri relativi alle realizzazioni sono sufficienti infatti a 16 gol fatti seguono 15 gol subiti, non male per una squadra partita con l’idea di sudare fino all’ultimo minuto dell’ultima partita per guadagnarsi la salvezza.
Al contrario di molte compagini del girone il Cuneo raccoglie i 2/3 dei suoi punti lontano da casa infatti il bilancio dei nove incontri al “Fratelli Paschiero” ,che vede 2 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, è poca cosa rispetto al formidabile ruolino dei biancorossi a domicilio : alle 3 sconfitte subite per lo più nella parte iniziale della stagione rispondono 4 vittorie in cui spiccano i campi di Lumezzane e Como (dove il Lecce ha faticato non poco, capitolando nel caso della città bresciana) e completate dall’esordio trionfale di Treviso e dalla vittoria nell’ultima trasferta d’andata a Chiavari a casa dell’Entella. Siamo davanti ad una squadra compatta che magari non avrà l’individualità capace di spaccare in due le partite ma pur sempre una squadra dura a morire capace di far risultato ovunque. Il fatto che per ora il Cuneo stia superando ogni più rosea previsione può giocare a favore del Lecce a patto che Lerda riesca ad incattivire agonisticamente gli undici in campo ed a continuare sul leitmotiv offensivo avviato a Cremona magari integrato da una sufficiente concentrazione in difesa.
Ezio Rossi dispone i suoi uomini alternando il 3-5-2 , il 5-3-2 (preferiti ad inizio e nel primo terzo della stagione) e il 4-3-1-2 (usato ininterrottamente nelle ultime esibizioni).
Davanti al sempre presente portiere ventunenne Francesco Rossi (in prestito dal sempreverde vivaio dell’Atalanta) trovano posto i centrali Carretto e Scaglia ed i terzini Di Lorenzo a destra e Donida a sinistra, giocatore 20enne che tanto bene aveva fatto nel match d’andata dimostrandosi poi con il prosieguo del campionato il migliore dei suoi ed il giocatore di campo più impiegato in termini di minutaggio.
Nella linea mediana ai fianchi del centrale metronomo Ciro Danucci ex Catania e Taranto trovano posto Cristini ed il capitano di mille battaglie in ogni campo Matteo Longhi. A completare il reparto gli uomini di fascia Di Quinzio (impiegato molto ad inizio stagione a causa del grosso ricorso al gioco sulle fasce), il mediano Davide Lodi ed il promettente regista del vivaio locale Nicolò Palazzolo.
Tra le linee trova posto il 31enne Marco Garavelli, altra bandiera del Cuneo fin dai tempi della D nel 2009. Impiegato all’inizio nel quintetto di centrocampo, con il passare del tempo è stato spostato da mister Rossi a supporto delle 2 punte dove le maglie vengono contese dall’ex bomber dell’Arezzo Marco Martini, da Ferrario e dal 38enne di onorata carriera Enrico Fantini. I primi due si dividono il titolo di capocannoniere della squadra con 4 reti.
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