LECCE-CREMONESE : APRIRE BENE IL 2013 LASCIANDOSI ALLE SPALLE IL PASSATO
Il nefasto 2012 del Lecce si è chiuso nel peggiore dei modi: alla doppia retrocessione dalla serie A alla Lega Pro e al roboante inizio dei giallorossi nella terza categoria nazionale è seguita una crisi di risultati spaventosa tanto da addensare pericolose nubi sulla pronta risalita del Lecce verso il calcio che conta.
Il Lecce ha certamente un organico una spanna sopra a tutti in un campionato di Lega Pro che pare anche impoverito rispetto a campionati di anni passati con bei valori in campo.
Come ogni fine anno ai soliti bilanci vengono affiancate le trattative di mercato della sessione di gennaio. La società del presidente Tesoro si è mossa subito con l’acquisto (e conclusione di una telenovela che durava dalla scorsa estate) del difensore centrale 33enne Gilberto Martinez Vidal che ha all’attivo 232 presenze tra A e B con le maglie di Brescia, Roma e Sampdoria. Le solite voci di mercato inoltre hanno accostato al Lecce l’attaccante classe 1994 Cortellezzi e gli illustri ritorni di Fabiano e Di Michele.
il primo impegno del 2013 per la truppa di mister Lerda sarà l’insidiosa trasferta al “Giovanni Zini” di Cremona. La Cremonese è stata il primo avversario del Lecce quest’anno all’esordio in Lega Pro e la partita di settembre al “Via del Mare” sembra esser stata un preludio del girone d’andata poi disputato dai giallorossi: partenza fulminea con totale dominio del primo tempo, dominio a tratti imbarazzante, seguito poi da una ripresa di totale vuoto tattico e amnesia dove solo il rigore parato da Benassi a Le Noci ha salvato la vittoria.
La Cremonese era partita con l’appellativo di anti-Lecce per antonomasia ma un avvio stentato con sole 2 vittorie nelle prime 12 giornate ha affievolito gli entusiasmi della città di Cremona che si è dovuta accontentare di un posto a metà classifica. Di seguito nelle ultime giornate , complici una miniserie positiva nelle ultime 4 partite e la classifica corta al centro, la Cremonese almeno sulla carta di è avvicinata alla zona playoff piazzandosi a quota 20 punti a meno 3 dalla coppia Entella-Pavia che condivide il quinto posto , l’ultimo utile per partecipare al rush finale per la B.
I grigiorossi per ora non sono riusciti ad imporre la legge dello “Zini” infatti sono solo 3 le vittorie della squadra di mister Scienza sulle 8 esibizioni totali. In trasferta anche il rendimento non è da promozione infatti nelle 8 partite disputate spiccano i 5 pareggi poi completati da 2 sconfitte e da una sola vittoria (2-0 a Portogruaro alla 14°) con una media perfetta di un punto a partita. La differenza reti gioca a favore degli uomini di Scienza se si guardano i numeri infatti a 17 gol fatti rispondono solo 9 subiti ma i numeri vengono poi un po’ smentiti dal fatto che delle 17 segnature 5 sono state siglate nel trionfo casalingo contro la piccola Tritium. Certo il Carpi comanda il campionato con un ruolino di reti di 18 fatte e 8 subite ma nel calcio i numeri devono essere sempre accompagnati da valori in campo. Giuseppe Scienza guida i grigiorossi dal 26 settembre dopo esser subentrato a Oscar Brevi , artefice di un avvio disastroso.
Scienza schiera i suoi uomini alternando l’offensivo 4-2-3-1 (modulo riproposto più volte) ai più accorti 4-3-1-2 e 4-4-2. Il chiaro intento di Scienza è valorizzare le buone qualità tecniche presenti nella sua squadra dalla cintola in su.
Davanti al portiere scuola inter Alfonso (sostituito negli ultimi match dall’esperto Grillo causa infortunio del titolare) la linea difensiva si compone prevalentemente , stando ai gettoni di presenza accumulati, dei centrali Tedeschi e Moi (alternato con Cremonesi), e dai terzini destri e sinistri Sales e Armenise che hanno vinto rispettivamente i ballottaggi con l’ex Gallipoli Cangi (ora ceduto al Perugia) e Visconti.
A centrocampo spicca l’assenza per motivi disciplinari di Previtali , messo fuori rosa. Il regista di centrocampo è però in procinto di accasarsi al Grosseto in serie B. Nella zona nevralgica del campo spiccano la sapienza dei decani Baiocco e Fietta che fanno da chioccia all’emergente regista 20enne Degeri , elemento da tener d’occhio. Qualche metro più avanti l’uomo più pericoloso è il talento austriaco Marcel Buchel , stra-impiegato da Scienza e con addosso gli occhi di molte squadre di serie superiori. Da non trascurare è l’apporto del trequartista Antonio Filippini, autore di due gol negli ultimi match, e del centrale di scorta Julien Magallanes. Sulle corsie laterali c’è la vera forza della Cremonese infatti è di questi giorni l’acquisto dell’esterno destro ex Mantova e Spezia Gaetano Caridi, soldato di mille battaglie nei piani alti della serie B e giocatore capace di giocate spacca-partita in ogni momento del match. Caridi va a rimpolpare un reparto già forte delle presenze di Carlini, Martinez e del capocannoniere di squadra Giuseppe Le Noci (all’occorrenza seconda punta in caso di 4-4-2). A completare la formazione la punta 26enne ex Bari Alessandro Marotta che nella gestione Scienza ha superato nelle gerarchie il lungagnone bosniaco Djuric.
La Cremonese è inoltre in movimento sul mercato e nelle pagine dell’agenda del d.s. Zocchi spiccano i nomi dei tre portieri Donnarumma (l’anno scorso al Gubbio in B), Russo e Viotti per sostituire ed affiancare Alfonso nel suo recupero. Inoltre per i grigiorossi urge ulteriore linfa in mezzo al campo per ovviare alla partenza di Previtali.
Quest’impegno mette il Lecce davanti ad un utile banco di prova per cercare di capire se la sosta natalizia abbia ricaricato le batterie e riordinato le idee dei giallorossi, che a loro volta necessitano di maggiore amalgama e nuove idee di gioco. Su questo leitmotiv infatti in settimana più volte è stato provato un equilibrato 3-5-2 da proporre forse domenica allo “Zini”. Sarà l’ennesima prova per Lerda e per la sua capacità di far funzionare una macchina più che attrezzata per la categoria. A favore dei giallorossi gioca il rientro di bomber Foti ,con il dente avvelenato a causa della lunga e stupida squalifica.
Gabriele De Pandis.
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