DA ROMA A LECCE/ FINE SETTIMANA DI PASSIONE PER LA POLITICA SALENTINA/ Grande il disordine sotto il cielo, ma la situazione non è affatto eccellente, anzi…

| 29 Dicembre 2012 | 2 Comments

(RdL) Sarà così oramai fino a fine febbraio, alla data già fissata delle lezioni generali. Poi, per le inevitabili ripercussioni sugli enti locali, provincia e comune in primo luogo, di eletti e candidati e giochi di alleanze, maggioranze e minoranze, vecchie e nuove; e ancora per le elezioni regionali anticipate, determinate dall’impiego probabile a tempo pieno del Presidente Nichi Vendola, ci sarà tensione fra le forze politiche salentine almeno fino alla prossima estate.

Intanto, ci si prepara, ognuno come sa e come può.

Il Pd che conta di vincere a livello nazionale affila le armi e lancia oggi fra i suoi iscritti – come pure fa il Sel – e nelle sue sezioni la scelta dei propri candidati al parlamento.

Se non di vincere, almeno di convincere spera il Movimento 5 Stelle – che ha già scelto i propri candidati un mese fa su internet – e tutti coloro che ad esso guardano per manifestare dissenso e protesta, ma pure proposta e speranza: e in cuor suo, ognuno di essi auspica una clamorosa, ma non impossibile affermazione, che vada al di là di ogni speranza, esattamente quella che altri temono.

Coloro i quali apprezzano quanto ha fatto Monti – il bello della democrazia, no? – potranno votarlo, notizia delle ultime ore: così se ritornerà al potere non sarà un abusivo, come è stato fino ad adesso, per un anno, ma legittimato dal consenso popolare.

Siamo tutti davvero curiosi di capire quanti Italiani valutano positivamente le politiche adottate dal nostro capo del governo uscente, al di là dei partiti che lo sostengono – o che da lui sono sostenuti, dipende: Udc, Futuro e Libertà e Italia Futura, insomma Casini, Fini e Montezemolo.

Sorprende – e sorprende amaramente – la presa di posizione, sempre delle ultime ore- del capo dei vescovi italiani a favore di Mario Monti.

Ora, è vero che anche i vescovi, come tutti, possono esprimere il loro pensiero, tanto più il loro capo,  ma pure, con tutto il rispetto, allora è consentito criticarlo: ecco, non riusciamo proprio a capire dove l’arcivescovo Angelo Bagnasco (nella foto) abbia visto, letto o sentito  il riconoscimento comune delle capacità di Mario Monti. Certo, è vero, lo hanno fatto i giornali dell’alta finanza e i circoli massonici di vario tipo e stazza, ovvio, ambienti dai quali però la Chiesa dovrebbe essere distinta e distante; ma quale apprezzamento ha Mario Monti nella maggioranza dei poveri vecchi e nuovi, dei disoccupati, dei precari, degli emarginati, degli esclusi, tutte persone con le quali la Chiesa dovrebbe avere famigliarità?

Infine, il Pdl, o quel che ne resta, dopo l’implosione. Fra l’altro, ne attendiamo da un giorno all’altro l’effetto tsunami sulle coste salentine.

Implosione non sappiamo al momento quanto pilotata. Non è possibile al momento, in fatti,  quantificare la fetta del partito che seguirà le liste annunciate da Mario Monti e che quindi si staccherà radicalmente dal “caro leader”.

Non sappiamo ancora se il neo nato partitino ex missino di La Russa sarà invece ancora sotto l’egida di Berlusconi, come pure per quanto riguarda La Destra di Storace, diventando quindi insignificanti opportunismi tattici.

Sappiamo soltanto che Silvio Berlusconi, anche se con tre milioni di euro al mese in meno, che devolverà alla ex seconda moglie, oltre a tutti quelli che devolve ancora regolarmente alle varie amiche vecchie e nuove, sosterrà un nuovo tentativo di riconquista del potere, facendo leva oramai solamente sulla nostalgia di quella che fu Forza Italia nella sua stagione migliore degli inizi.

Ha avuto a lungo le idee indecise e confuse. Dovrà andare contro Monti che ha lanciato in Europa, che ha sostenuto per un anno al governo e che fino all’ultimo avrebbe voluto con sé, sopra o sotto di sé che sia, non importa, ma comunque con sé: quindi, quanto basta fin dall’inizio, per apparire proprio del tutto improponibile. Ma egli non se ne cura, si fa forza e fa forza. Del resto sperare è l’uinica cosa che non gli costa nulla.

 

Category: Costume e società

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Comments (2)

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  1. Vincenzo Mannello ha detto:

    Nobilitare la politica ? Chi,Monti ? Solo il Vaticano poteva propinare
    una simile balla agli italiani. Gli stessi politici si guardano bene
    dal proclamarsi “nobili” spiritualmente. Ma Benedetto XVI, con Bagnasco e Bertone,evidentemente devono molto alle banche ed alla finanza mondiale. Forse cercano copertura legale in Italia agli affari dello IOR. Altro che lezioni etiche e religiose. Si tratta di soldi,ha ragione IRIB a pensar male. Se non fosse così come potrebbe il Papa definire “nobile” la politica di Monti ? Sta affamando il popolo ed arricchendo chi ha già tanti soldi. Benedetto XVI dovrebbe scomunicarlo,altroché beatificarlo!

  2. informarexresistere.fr ha detto:

    Son così forti le sirene che Monti ispira che, dal Vaticano alle Acli, da Repubblica ai tg nazionali, il coro è unanime: “che gesto generoso che fece per noi il sobrio Monti”…novello Cristo, in tempo natalizio, si “immola” per salvar noi miscredenti dalla crisi che lui stesso ha peggiorato.
    Mentre continuano a scorrere i dati di un anno a dir poco fallimentare, con un paese colpito da una crisi che non ha precedenti e affossato da un peso fiscale tra i più alti del mondo, il sobrio tecnico, il bocconiano professore, che voleva ritornar sulle cattedre, cambia idea e si candida a leader di un non identificato polo politico.
    In poche ore smentite dai fatti le dichiarazioni che lui e i suoi ministri fecero all’atto del loro insediamento…la trasformazione da tecnici a politici è avvenuta in men che non si dica…benché, sino a ieri, avessero tenuto a precisare la differenza tra i due “status” anche a giustificazione di decreti legge che prediligevano l’urgenza del risanamento a quella dell’equità, della giustizia sociale e della democrazia.
    Al solo sentir il suo nome gli aficionados alle poltrone parlamentari, di destra e di sinistra, si affrettano a correre alla sua corte, come italica usanza vuole. Ed è dell’usato non tanto sicuro di cui si riempie il codazzo del senatore a vita, dei vecchi delfini della balena bianca chiamata anche DC, dei fuggiaschi dal partito berlusconiano al crollo, dei deputati per caso infilati nelle liste del PD solo per raccogliere voti…unico vero progetto politico rimasto in quel partito, del “meglio” dell’ industria italiana e della sua squadra di governo.
    Son così forti le sirene che Monti ispira che, dal Vaticano alle Acli, da Repubblica ai tg nazionali, il coro è unanime: “che gesto generoso che fece per noi il sobrio Monti”…novello Cristo, in tempo natalizio, si “immola” per salvar noi miscredenti dalla crisi che lui stesso ha peggiorato.
    Il 2013 è alle porte e agli italiani non spetta solo decidere chi governerà il paese, ma soprattutto come affrontare l’ennesimo aumento dei prezzi dei beni necessari (causato da Monti), la nuova tassa (la Tares) che aumenterà il prelievo fiscale sulla raccolta rifiuti di un bel 25%, comprendendo anche quei servizi che ormai sono solo un ricordo (voluta da Monti), e i progressivi tagli su sanità e scuola che di fatto ne cancellano la propria funzione pubblica trasformandoli in catorci senza più neanche la benzina per camminare da soli (l’ agendo Monti).
    L’attacco ai diritti fondamentali, che la precedente agenda Monti ha portato al paese, ha anche colpito quelle fondazioni no profit che fanno della ricerca contro il cancro e contro la leucemia dei bambini il loro motivo d’esistenza…a loro l’Imu è costata migliaia di euro, migliaia di euro che saranno tolti alla ricerca…e alla speranza.
    Ma il salvatore della patria e pronto a “salire”…sulla montagna di macerie che lui stesso ha creato…

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